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Questo gruppo si prefigge di creare una organizzazione politica che abbia come obiettivo il bene comune, da raggiungere unicamente tramite il buon senso, al di fuori di ogni ideologia, colore, schieramento.

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3.2. Partecipazione ad assemblee Rete dei Cittadini e Cristiano Riformisti

Post n°13 pubblicato il 16 Febbraio 2011 da InsiemeSullaTerra
 

PROVIAMO A FARE VERA POLITICA

3.2. Partecipazione ad assemblee Rete dei Cittadini e Cristiano Riformisti

Creato il 16/02/2011
Ultima modifica il 22/03/2013

Urgente!

Ho ricevuto due inviti a partecipare, come singolo o come gruppo "Proviamo a fare vera politica" / "Insieme Sulla Terra",  rispettivamente alla assemblea della Rete dei Cittadini, una lista civica che si è presentata alle ultime regionali nel Lazio,  alquanto vicina alle impostazioni del gruppo in quanto dichiaratamente equidistante dagli attuali schieramenti politici, il 27/02/2011 a Roma, e al secondo congresso nazionale dei Cristiano Riformisti, un movimento che si rifà al PDL, quindi ben schierato, e già per questo lontano dalle nostre posizioni, sempre a Roma ma il 26/02/2011.

Non conosco al momento il programma riguardo alla RdC, mentre su quello dei Cristiano Riformisti so che parteciperanno Antonio Mazzocchi, Maurizio Belpietro, Mariastella Gelmini, Gatano Quagliarello, Annagrazia Calabria, Gennaro Malgieri, Gianni Alemanno, Renata Polverini, Maurizio Gasparri, Fabrizio Cicchitto, Gennaro Sangiuliano, Raffaele Bonanni, Giorgio Guerrini, Luigi Marino, Silvano Moffa, nonchè Silvio Berlusconi.

Ritengo sia opportuno discutere insieme sulla opportunità o meno di accettare questi inviti, ovviamente, in caso positivo,  in qualità unicamente di osservatore.

Inoltre, se qualcuno è interessato a partecipare ad uno o entrambi degli eventi, può farlo, a patto che me lo indichi in tempo e sempre dopo conferma della disponibilità dei posti.

Ho già partecipato ad una riunione di RdC, ed una dei Viola, quando formai il gruppo, e mi è servito molto per acquisire informazioni su quei movimenti. E' passato molto tempo dalla riunione RdC, e credo sia interesante osservare la loro evoluzione.

Ancor più quindi credo sia interessante e particolarmente formativo partecipare come osservatore ad un congresso di un movimento di un'area più o meno opposta ai precedenti, dove saranno presenti alcune tra le personalità protagoniste della politica attuale.

Ovviamente, nel caso si decidesse di partecipare, verrà poi presentato un resoconto dal nostro punto di vista e successiva discussione riguardo agli aspetti che possiamo ritenere interessanti.

Vi chiedo quindi gentilmente, ma urgentemente,  di esporre al più presto i vostri pareri su queste richieste.

Per maggiori informazioni:

Rete dei Cittadini
http://retedeicittadini.it

Assembela Nazionale della Rete dei Cittadini
http://retedeicittadini.it/?p=8414

Cristiano Riformisti
http://www.cristianoriformisti.it/

2° Congresso Nazionale dei Cristiano Riformisti
http://www.cristianoriformisti.it/News/2CONGRESSONAZIONALE/tabid/611/Default.aspx

Aggiornamento importante:

Riguardo a Rete dei Cittadini, ho ricevuto questo messaggio da un suo esponente, che cambia le carte in tavola, perchè investe la presenza del gruppo in prima persona, al pari di altri gruppi, ed anche con possibilità decisionali:

Tommaso Orazi
ciao Silvio.. non sembra ma vi seguo.
vorrei precisare che l'assemblea nazionale del 27 feb non è della RETE DEI CITTADINI ma promossa dalla RETE DEI CITTADINI per fare incontrare persone, gruppi e associazioni disponibili al confronto. ci sarà spazio per tutti secondo metodi veramente democratici.
Ci saranno tavoli a disposizione delle associazioni per esporre materiale informativo e ci sarà spazio per le proposte da sottoporre al voto dell'assemblea dei partecipanti. quindi se verrete, approfittatene.
Ognuno potrà portare i propri striscioni, spillette, bandiere e mantenere la propria identità. Sarà una festa colorata.
Seguiranno aggiornamenti sul sito http://retedeicittadini.it/

Questa assemblea quindi richiede molto di più di quanto mi sembrava in origine. E quindi dobbiamo discutere ulteriormente le modalità di partecipazione!

Bozza del programma di RdC
http://retedeicittadini.it/?page_id=7629

Altri dettagli
http://retedeicittadini.it/?page_id=8547
 

26-02-2011 - Resoconto sulla partecipazione al II Congresso dei Cristiano Riformisti.

Volevo andare munito di videocamera, fotocamera, e pure taccuino e penna.
Ma all'ultimo momento ho deciso di andarci senza.
Non avrei avuto il tempo di trascrivere e pubblicare tutto, nonchè poi di commentare adeguatamente.
Dovete quindi "fidarvi", del mio più che sintetico riassunto che renderò il più obiettivo possibile.

Sono arrivato alle 10 circa, quando ha cominciato a parlare Gasparri.
E sono andato via alle 13:30 circa, dopo che Berlusconi aveva cominciato a parlare già di circa 15 minuti, o forse 30.

La sala dell'Ergife era piena. Cinzia (caterpilarcinzia), che mi ha invitato al congresso, e che però non sono riuscito ad incontrare, nè lei nè Vito (Witog), che i cellulari non prendevano lì, mi ha detto il giorno prima che sarebbero stati sui 1.600. Forse erano anche 2.000.
Gente di tutti i tipi. C'erano donne di una certa età in pelliccia e lampadate e con grande bandiera in mano pronte a sventolarla con fervore, rispettivi mariti in giacca e cravatta, molti ragazzi, ragazze al seguito dei genitori, addirittura bambini di 8/10 anni in giacca e cravatta, ma anche uomini o gruppetti di ragazzi in jeans, piumino, e orecchino.
Ogni tanto notavo qualcuno vestito alquanto eccentricamente: gessato grigio chiaro con strisce bianche alquanto stretto, scarpe di pelle di serpente a punta, cappello e "chiodo" alla far-west, ecc...
In ogni caso c'erano molte persone della mia età (quasi 50) e molte anche più avanti con l'età.
La prevalenza comunque era, a occhio, di persone che al gusto estetico ci tengono.
Una "reception" all'ingresso della sala composta di una decina di ragazze del movimento, ed altre sparse nella sala.
Più tutte le persone del servizio d'ordine fornito dall'hotel forse, o privato, composto di molte ragazze, almeno una ogni 5 metri lungo tutto il perimetro della sala, e alcuni ragazzi posti nei punti chiave, a controllo della situazione, e devo dire molto attenti a che tutto funzionasse al meglio.
Schermi dapertutto per non perdersi nulla.
Sul palco, due salotti stile Porta a Porta (bianchi) ai lati, e il pulpito per l'oratore di turno.
Simbolo dei Cristiano Riformisti ovunque, che richiama volutamente quello del PDL.
I presenti sono molto attenti, partecipi.

Scriverò di preciso chi ha detto cosa solo ove lo ricordo chiaramente.
Per il resto, tutti gli oratori hanno esposto gli argomenti a loro consoni in base agli argomenti, sulla carta tutti "classicamente" giusti, e adattati ai tempi correnti.
Elenchi dei massimi valori che tutti conosciamo, encomi per quanto si è fatto, esposizione di buone intenzioni per il futuro, critiche all'operato dell'opposizione...
In soldoni, il succo della prima tavola rotonda, "Contributo dei cattolici per una nuova classe dirigente", è che la destra si identifica, tra l'altro, con i valori del cristianesimo, ed in particolare del cattolicesimo, ed il movimento politico dei Cristiano Riformisti ne è un valido pilastro.
E' necessario che questi valori, pur nel rispetto delle altre religioni, siano rafforzati sia nella scuola (Gelmini), sia nella politica (Gasparri), sia rispetto alla ancor più massiccia immigrazione (Cicchitto?), che se pur deve essere accettata come inevitabile, avendo rispetto di quelle religioni e culture, non deve mettere a rischio i fondamenti cattolici della nostra cultura ed identità.
L'opposizione invece, con la sua apertura totale, e la sua base "anticlericale", approfitterebbe della immigrazione per attuare il suo "piano di distruzione" dei valori cattolici.

Gasparri, tra l'altro, si pone il problema di chi può rappresentare i cattolici nel panorama politico italiano.
E secondo lui non è certo la minoranza cattolica della sinistra, che ha anche appellato in un modo che ritengo non rispettoso, ma non ricordo le parole esatte.
Al proposito, ognuno degli oratori, anche dopo, è riuscito in qualche modo a tirar fuori almeno un attacco dei soliti alle parti avverse (sinistra e Fini), puntualmente applaudita dal pubblico.
Attenzione, non è una critica che rivolgo solo alla destra.
Quando partecipai ad una manifestazione dei Viola che leggevano gli articoli della Costituzione a P. SS. Apostoli non furono da meno, ci furono addirittura dei "vaffanculo" indirizzati a Berlusconi sulla falsariga del tifo da stadio.
Il fastidio che percepii allora nel trovarmi tra loro fu anche superiore di quello che ho provato oggi ogni volta che attaccavano l'opposizione.
Se non altro oggi sono stati più "educati". Ma il succo non cambia.

Il succo della seconda tavola rotonda invece, "Il rispetto dell'uomo e del lavoro nell'eticità dell'impresa", ricalca la precedente. :-)
Ottime tutte le elencazioni dei soliti ideali ed obiettivi, tutti d'accordo che si devono abbandonare gli obsoleti e polemici oltrechè inutili vecchi valori e schemi comunisti e della CGIL, e che i nuovi accordi raggiunti tra lavoratori ed imprese, in particolare nell'artigianato (Guerrini), hanno dimostrato la validità di questa nuova visione.
Ovviamente Bonanni era lì a confermarlo come "controparte".

Insomma, i soliti argomenti che la destra porta avanti e che già conosco e conosciamo, sia chi li condivide sia chi no, e che a seconda dei punti di vista trovano o non trovano riscontro nella realtà.

Quando è arrivato Berlusconi, non so darmi una spiegazione, ho notato anche il concomitante arrivo di ulteriori nuguli di ragazzi moda jeans e piumino, provenienti anche da lontano (Sicilia). Boh.
Anche lui coi soliti argomenti che tutti conosciamo.
Difesa della famiglia concepita unicamente come uomo e donna per fare figli, no ai diritti come famiglia alle coppie gay, ecc..
Non poteva mancare il racconto di quando a 12 anni il suo prete scappato dalla Russia gli raccontava che una sua ex compagna di scuola, poi entrata nella "milizia" del partito o roba simile, gli uccise davanti gli occhi padre, madre e fratelli perchè lui, non sapendolo oltretutto, non confessava il nascondiglio del suo vescovo.
E neanche la benedizione di sua madre, che pur era contraria, quando decise di "lasciare tutto", per scendere in politica.
Quando ho capito che anche Berlusconi non mi avrebbe detto nulla di nuovo, data l'ora, e la famiglia che mi attendeva, ho deciso di andarmene.

Niente di nuovo insomma.
Come allora, come 30/40 anni fa, discorsi belli e pieni di ideali, tante bandiere colorate, slogan e parole chiave, simboli sui quali rafforzare il senso di appartenenza e l'identità, consolidati dall'individuazione di un unico pericoloso nemico.
Stesse parole, stessi toni, stesso modo di fare ciò che loro definiscono politica, ora come allora.
Contemporaneamente nello stesso hotel c'erano il congresso dei repubblicani e addirittura quello di Fini, se ho ben sentito.
Se ci fossi andato non credo che avrei trovato nulla di diverso.

Solo due volte, in 3 ore 3 mezza, ho ascoltato le due parole chiave: "bene comune".
Una volta usata direi appropriatamente da Annagrazia Calabria, coordinatrice nazionale Giovane Italia, non a caso una giovane, molto giovane.
E l'altra neanche mi ricordo chi l'ha detto, ma mi ha dato l'impressione di essere buttata lì, mentre la ragazza invece si sentiva che ci credeva.

E solo una volta ho sentito qualcosa che stuzzicava la mia ragione, quando qualcuno, forse la Polverini, o la stessa Calabria, o la Gelmini, non ricordo, ma comunque una donna, disse: "se scambi una banconota con un altro, ognuno si ritrova con una banconota, ma se scambi una idea, ognuno si ritrova con due idee".
Ma inserito nel resto del discorso, rapportato a quanto accade nella realtà, mi lascia il tempo che trova.

Le intenzioni del movimento sono buone, ovviamente, e sulla carta è tutto ok.

Ma i metodi, e le alleanze, lo portano su binari che non credo porteranno nella stessa direzione di questo gruppo.

Grazie Cinzia di avermi invitato.
Scusami se il mio commento è succinto e sicuramente parziale (se vuoi puoi ampliarlo tu).
E scusami soprattutto se la mia conclusione non è positiva, nei confronti dei CR.
Specie avendo percepito quanto ci tenevi a che io venissi, e la confidenza che riponevi nella possibilità che io trovassi spunti per un possibile dialogo con il tuo movimento.

Ma ti avevo avvisata da prima, che già il fatto che i CR si appoggiassero ad un partito dell'attuale schieramento, addirittura poi il partito di maggioranza, è un vincolo che lasciava ipotizzare la situazione che infatti ho trovato.
Le contraddizioni che io ritengo siano presenti nella attuale classe politica, e che ritengo siano la causa dei nostri mali, le ho forzatamente viste oggi.
Sono venuto proprio a causa della tua foga, sperando di trovare anche io ciò che ci hai trovato tu, qualcosa che io possa ritenere in linea con quella del mio gruppo.
Ma a parte alcuni degli ideali, in tutto il resto non trovo ciò che cerco.
Probabilmente perchè ciò che cerco non è ancora stato creato.
Ed è questo il mio scopo.
Crearlo.

Tuttavia, questo è stato solo un incontro conoscitivo, che per il mio gruppo, nella situazione ancora embrionale in cui si trova, non porta alcuna conseguenza.
Rimandiamo il tutto a quando saremo riusciti a buttar giù un programma.
Allora avremo una base per confrontarci seriamente, e allora metteremo consistentemente la testa fuori dalla tana.

 .

27-02-2011. Resoconto sulla partecipazione all'Assemblea della Rete dei Cittadini

Anche oggi non ho portato videocamera, taccuino, ecc...
Sono arrivato tardino, alle 14 circa, mi pare, e son dovuto andare via alle 17:30 circa, causa il piccolo che si era stancato (oggi mi sono portato appresso pure la famiglia).
Ambiente completamente diverso.
Il tutto si svolge nel ristorante di un camping, tra Roma e Ostia.
L'unico nome conosciuto ai più presente è Giulietto Chiesa, oltre a Marzia Marzoli, ovviamente, che sempre ovviamente pochi sapranno che era la terza candidata a presidente nelle regionali del Lazio, a causa dell'anticostituzionale comportamento di tutti i media, in particolare RAI3 (Bianca Berlinguer) e Mediaset, pure multate ma per pochi spiccioli.
Siamo in tutto sicuramente meno di 100, ma non è una classica assemblea come quella di ieri, è una giornata di lavoro, fondamentalmente si tratta di rappresentanti di rispettivi gruppi.
Per quanto ne so al mattino hanno riempito un questionario, e in base alle risposte si sono formati tre gruppi, uno che doveva buttar giù delle proposte operative, di contenuti, un altro che si occupava delle possibili organizzazioni interne che permettessero efficace operatività tutelando la democrazia, e l'altro sinceramente non me lo ricordo.
Io, appena arrivato, mi sono buttato sul primo, dove convergeva la maggioranza dei presenti.
Ognuno parlava per una decina di minuti, presentando la propria proposta.
Dato che appena arrivato mi sono subito fatto notare interrompendo per fare domande, mi hanno dato subito la parola per dire la mia. :-)
Ho avvisato che non avevo proposte da portare, in quanto come gruppo siamo ancora in embrione, ho comunque presentato il gruppo, poi sono andato a ruota libera con tutto quello che mi passava per la testa, ma quando hanno cominciato a pressarmi per dare qualche proposta e lamentarsi del tempo che stavo sottraendo agli altri (preso dalla foga), ho velocemente concluso invitando a discutere sui primi due punti votati nel gruppo, ovvero il degrado delle istituzioni e il lavoro, ritenendoli le prime urgenze attuali.
Gli altri interventi convergevano principalmente sulla richiesta di democrazia diretta, richieste di partecipazione ad iniziative di altri gruppi, contro il nucleare, per l'acqua, contro il legittimo impedimento, per il ritiro dall'Afghanistan, per la definizione di un sito dove si accentrino tutte le iniziative in modo da unificare quelle simili così da dar loro più forza, ed oltretutto essere documentate, ed altre minori, come per esempio la lotta contro le iniziative prima di Veltroni e poi di Alemanno riguardo alla costruzione massiccia di box sotterranei sparsi per tutta Roma.
Mi ha colpito la proposta di uno, di essere attenti al vocabolario, nel senso di smetterla di usare termini che evocano concetti "obsoleti", come "rivoluzione", "onore", a richiamare vecchie ideologie.
Mi ha colpito perchè anche io sento la stessa necessità, di usare termini semplici, usati comunemente, soprattutto neutri, piuttosto che quelli abitualmente usati da una parte o dall'altra.
Per esempio, il termine "piattaforma", spesso "politica", non mi è mai andato giù. Oppure "stati generali".
Può sembrare stupido, ma non lo è per niente.
Non si poteva intervenire in quel momento a discutere sulle proposte presentate, perchè lo si sarebe fatto dopo, alla riunione finale tutti insieme.
Mi sono quindi alzato, ipotizzando che le successive proposte fossero sull'onda di quelle che già conosco riguardo a questo tipo di gruppi, e fondamentalmente condivisibili, se pur con vari distinguo, in fase di approfondimento, per andare a sentire di cosa parlavano negi altri gruppi.
Purtroppo quando mi sono avvicinato al secondo gruppo, quello sui metodi democratici, che essendo più piccolo da lontano li vedevo discutere fitti fitti tutti insieme intorno ad un tavolone, e quindi mi sembrava più dinamico e interessante, avevano concluso.
Ma riuscii ad intavolare, mentre gli altri facevano pausa prima della riunione finale, un lungo discorso con uno di loro che proponeva con foga una legge che obbligava alle primarie aperte tutti i partiti, con possibilità di scelta dei candidati quindi solo direttamente dei cittadini votanti.
Non sto quì a raccontarne l'evoluzione, che tanto affronteremo nel gruppo prima o poi, presumo.
Nel frattempo fuori tre o quattro discutevano sui retroscena della vicenda Bisaglia, nonchè di quella di Sindona, fino a proporre la statalizzazione delle banche, che per chi non lo sa, se pur regolate in qualche modo, sono fondamentalmente private, compresa la Banca d'Italia e la Federal Reserve.
Nella assemblea finale ci si prenotava a parlare, ed ognuno aveva un tempo prestabilito, con il contatore che decrementava spietatamente nello schermo alle spalle dell'operatore.
Dopo aver ascoltato le proposte del primo oratore, dovetti andar via, perchè il piccolo proprio non ce la faceva più a star lì.
Comunque, riassumendo, in qualche modo, in una sola giornata, credo che alla fine dovrebbero essere riusciti a buttar giù una serie di punti per un possibile programma di azione comune dei gruppi che hanno partecipato.
Qualcosa di simile, di base, a quanto cerco di fare col mio gruppo, ma molto sintetizzato, velocizzato, e quindi anche poco approfondito e discusso.
I risultati finali immagino che li vedremo a giorni nel sito della Rete dei Cittadini.
Da notare che ogni dove c'era sempre qualcuno che filmava un pò di tutto, sia gli interventi, sia le discussioni nate per caso al bancone del bar tra due qualsiasi su un argomento qualsiasi.
Forse apparirò pure io, da qualche parte... Sigh!

Le mie considerazioni:
Ho trovato un ambiente dinamico, in fervente confronto, proliferare di proposte, tentativi di strutturarle, insomma, un ambiente positivo.
Ma c'era un problema, che riscontrai anche nella riunione precedente, molti mesi prima.
Il tutto è sempre limitato dal tempo.
A scapito dell'approfondimento completo ed esaustivo, e del chiarimento delle diverse posizioni.
Mi viene in mente la critica che mi fece giorni fa Sergio o Tommaso, non ricordo bene, che preferiva riunioni dal vivo al blog.
Beh, questo del tempo però è un limite, un grave limite secondo me, che il blog invece risolve nel migliore dei modi.
Ognuno nel blog scrive i suoi commenti quando vuole, quanto vuole, non è assillato dal tempo o dalla necessità di rispondere immediatamente senza aver riflettuto ed assorbito a sufficienza la proposta dell'altro che a luirisulta nuova, e quindi necessitante di analisi...
La discussione è automaticamente documentata.
Si può rivedere il flusso del discorso e quindi ulteriormente riflettere, insomma, è un vero e proprio laboratorio di idee senza stop, a saperlo e volerlo usare.
C'è più possibilità di creare una coscienza comune in un blog, che in varie riunioni dove non si riesce mai ad approfondire e risolvere nodi complicati.
Oserei definire il blog come il luogo dove le migliori condizioni per la riflessione individuale, ovvero la calma, il silenzio, l'assenza di assillo del tempo, la mancanza di interruzioni, diventano possibili anche per la riflessione di gruppo, ovvero uno strumento enormemente potente, se si è consapevoli di cosa vuol dire, e lo si usa correttamente.
Non è possibile analizzare a fondo i problemi e risolverli quando si è limitati dal tempo.
E quel che è peggio, per forza di cose chi ha la responsabilità e quindi l'autorità di definire il programma di riunioni di quel tipo, si trova prima o poi, pur non volendo, a fare scelte non puramente democratiche, e talvolta autoritarie, incanalando il tutto in direzioni in qualche modo già prestabilite.
Che è quello che invece cerco di evitare nel mio blog.
Anche per questo è lento, ma finora sono riuscito a dare il massimo della democraticità, permettendo a chiunque di fare le proposte di discussione che vuole, e mettendo a votazione qualsiasi decisione, senza alcun limite di spazio o di tempo.
Anzi, questa mia attenzione radicale alla democraticità del metodo è stata pure scambiata per perdita di tempo, in alcuni casi, tanto si è abituati invece ad essere guidati almeno in certe fasi.
Rispetto all'anno scorso, di nuovo vedo il tentativo di coinvolgimento di altri gruppi con RdC, cosa importante, perchè oltre che a confrontare aggrega, e rende quindi più forti.

Confronto tra le due assemblee:
Non lo dovrei fare, perchè sono di tipologie e momenti storici per i rispettivi movimenti totalmente differenti.
Ma a me è bastato un episodio, oggi, che descriverò, per far comprendere la differenza di mentalità tra le persone di ieri e quelle di oggi.
Dopo un bell'intervento, oggi, mentre l'oratore si apprestava a riprendere posto, qualcuno ha accennato tentativi di applauso.
Ma lui subito si è schernito, infastidito, dicendo "ma de che, non è il caso, lasciate stare, che non serve"...
Uno è un movimento ben inserito nel potere, ed efficiente, nel quale gli input mi sembrano provenire direttamente dall'alto, e la possibilità di trasformarsi in output sono alte.
L'altro è un cantiere in continuo fermento, dove gli input vengono dal basso, anzi, da dentro.
Ma la possibilità che si trasformino in output realizzati la vedo ancora lontana, essendo lontani dalle posizioni di potere istituzionali che lo permettono.

Conclusione:
Le due esperienze ritengo siano state relativamente utili, se pur non indispensabili, in quanto non mi hanno dato particolari spunti rispetto a quanto già conoscessi delle problematiche che il nostro gruppo andrà via via incontrando nella sua evoluzione.
Ma mi hanno mostrato due diversi modi di organizzazione, uno vecchio e collaudato, l'altro nuovo, sperimentale, ognuno con i suoi limiti.
La soluzione che elimina quei limiti deve quindi ancora essere trovata, ma confido che ci riusciremo, a patto che si vada avanti col nostro programma.
Quello che accomuna realmente questo gruppo più ad RdC che non ai CR, è la volontà di realizzare la democrazia direttamente a partire dai cittadini, senza la necessità di supporto da parte di altri poteri che vincolano e in pratica corrompono, e la ricerca di nuovi metodi per realizzarla, che possano anche superare, se opportuno, il concetto di "partito", visto che i vecchi metodi li conosciamo tutti e abbiamo sotto gli occhi la loro inefficacia.
Al proposito ricordo che è tuttora aperta la prima discussione, sul degrado dello Stato e della democrazia.
Sto lavorando ad un mio intervento sull'argomento con approccio più strutturato, ma ci vuole del tempo per completarlo.
Nel frattempo, ogni contributo è vitale.
Come disse uno, la democrazia è partecipazione.
Ci sono molte persone che, come me, come i membri più attivi di questo gruppo, stanno lavorando alla ricerca di una nuova via alla democrazia, che superi i limiti che attualmente ci impediscono la realizzazione politica di noi cittadini sovrani come da Costituzione.
Non siamo soli.
Ma dobbiamo partecipare a questo laboratorio!
Dobbiamo avere fede in noi, nella nostra possibilità di diventare realmente i protagonisti che dovremmo essere, come cittadini sovrani del nostro paese pur ancora democratico, checchè se ne dica.

 

 
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Rispondi al commento:
InsiemeSullaTerra
InsiemeSullaTerra il 17/02/11 alle 23:42 via WEB
Serena Ceccarelli
A me non contate , i figli pensano alle donne , tocca a voi della tua età
mercoledì

Sergio Mazzanti
http://retedeicittadini.it/?page_id=8547
mercoledì

Tommaso Orazi
sono arrivati i dettagli
mercoledì

Silvio Perroni
Ok.
23 ore fa

Lino Sotgia
Interessante La discussione con La rete dei cittadini, Improponibile discutere con il PDL finchè accettano e "Incensano" il loro Capo Arrogante, impunito e "malato"!
Per discutere con loro dovrebbe esserci la precondizione di liberarci dallo "Squalo"!Complimenti per la tua incessante opera di discussione politica! Buon Lavoro! Lino
13 ore fa

Serena Ceccarelli
Di politica non me ne indento , voi della mezza eta' e studiosi , ne sapete piu di me .Devi sapere che dgt dalle marche , non posso partire da sola , Silvio mi conosce , sembro una donna giovane , c'è l'eta' che non mi permette di fare lunghi viaggi .Se avevo la vostra eta' non mi fermava nessuno per come son fatta se volete il voto io lo do , ma non riesco a trovare dove votare !?!saluti sery
10 ore fa

Roberta Messina
Non contare su di me, ho troppo da fare ora, da tempo abbiamo queste mail, poi non si è sentito più nessuno, ora con questa proposta....mi dispiace vi auguro un bel in bocca al lupo...pugno chiuso...
8 ore fa

Serena Ceccarelli
Non ha torto Roberta Messina
di quando a scritto , ora vi facciamo comodo , sono poche parole ma ben dette
4 ore fa

Silvio Perroni
Lino, grazie per i complimenti, ma devo farti notare alcune cose.
Innanzitutto uno stralcio delle regole del gruppo:
"... Invito inoltre tutti i partecipanti a non utilizzare offese, ingiurie, provocazioni, ironie, ma avere sempre il massimo rispetto ed educazione con chiunque, fosse anche il peggior nemico.
Invito quindi anche a non rispondere a offese, ingiurie, provocazioni, ironie con lo stesso tono, ma mantenere sempre il massimo rispetto ed educazione, pur chiedendo puntualmente ragione delle provocazioni. ..."
Non ho definito molte regole, il minimo necessario, ma queste, in questo gruppo, per gli obiettivi che si è prefissato, devono essere rispettate.
E ti spiego perchè:
Immagina che tra coloro che votano a destra ci sia qualcuno che è in buona fede, se pur, secondo la tua opinione, sbagliando, e magari pure educato, rispettoso, e disposto al confronto con chiunque.
Arriva quì e trova il tuo commento, con tutti quegli appellativi nei confronti del loro leader: "Capo Arrogante, impunito e malato... squalo".
E non bastando, per confrontarti con loro metti pure una condizione, ovvero che si liberino del loro leader.
Quale pensi che sia, la sua reazione?
Se riesce a controllare l'aggressività immediata che il tuo commento suscita in lui, neanche ci perde tempo, clicca e cambia pagina.
Ovviamente la sua opinione su coloro che "tifano" per l'opposizione non può che essere negativa.
E dato che in molti si comportano come te, ad ogni "incontro" con quegli altri verrà ulteriormente rafforzata, e l'aggressività accumulata.
Fino a che, un giorno, non si deciderà a risponderti per le rime, accettando che il livello del confronto si abbassi a livello di scontro, quindi di degrado.
Ovvero, quello che possiamo osservare ogni santo giorno in tv, nei media, nelle dichiarazioni dei politici.
Se segui il gruppo, la discussione attuale riguarda proprio il degrado, in particolare relativo ai valori dello Stato e della democrazia.
(E se contribuissi anche tu, te ne sarei grato.)
Non credi che con questo tuo commento contribuisci al diffondersi del degrado, nonchè della imperante incomunicabilità?
E non credi che siano proprio questi, fondamentalmente, i problemi che ci hanno portato alla crisi italiana, a parte quella globale?
Inoltre, anche tralasciando i termini da te usati, perchè dovremmo mettere la condizione di liberarsi del loro leader, per confrontarci con loro?
Non ti sembra un ricatto?
Chiunque rifiuta un confronto contribuisce alla incomunicabilità, alla radicalizzazione delle rispettive posizioni, portando alla fase di stallo nella quale stiamo.
Infine, se ci rifletti, il tuo discorso non è logico.
Se tu ritieni realmente di essere nella ragione, e chi vota a destra nel torto, come pensi di fare in modo di far capire loro che stanno nel torto?
Con le offese? Con le condizioni capestro?
Ti ricordo che al momento loro hanno la maggioranza, quindi, se tu non vuoi confrontarti con loro, se ne possono fregare altamente.
Puoi pensare che tanto prima o poi le elezioni le vincerà l'opposizione, specie ora.
E poi che si fa, si cambia tutto fregandosene dell'opinione loro, visto che continuano a tenersi il loro capo?
Ma questo lo ritieni un comportamento democratico?
Una delle accuse che vengono rivolte alla destra è che vogliono fare da soli.
Beh, se restiamo in questa logica anche loro avranno da fare le stesse accuse alla sinistra, così come ora, leggendo il tu commento, possono benissimo dire che con quelli della sinistra è impossibile confrontarsi.
E' dal 94 che c'è questa situazione, centrata su Berlusconi. Da molto prima invece riguardo agli schieramenti destra/sinistra.
Questo gruppo vuole andare oltre, semplicemente affidandosi al buon senso nonchè all'educazione e al rispetto, semplici valori che prima ancora di essere democratici sono valori di vita comune.
Ma anche senza andare a pescare valori particolari, e comunque sacrosanti, anche solo volendo essere opportunisti fino in fondo, il tuo comportamento non mi risulta logico.
Se io ritengo di avere ragione, più persone sono dalla mia parte e meglio è.
Mi do da fare quindi per cercare di far comprendere ad ognuno le mie ragioni, soprattutto a chi ne è più distante.
Mi sembra il modo migliore per raggiungere i miei obiettivi, no?
E allora, che senso ha comportarsi in questo modo?
Quello di sfogarsi?
Non quì.
In questo gruppo non è previsto sfogarsi e diffondere aggressività.
In questo gruppo si cerca di raggiungere il bene comune.
E a me non risulta che si raggiunge con l'aggressività e con i ricatti.
Ti chiedo quindi gentilmente di migliorare il livello dei tuoi interventi.
Puoi mantenere la tua posizione, ovviamente, e ne discuteremo a fondo, se ancora ne sei convinto dopo aver letto la mia risposta, e se riesci a spiegarmi perchè non ci si dovrebbe confrontare con chi ha un capo del quale non condividiamo idee ed azioni.
Ma sempre mantenendo il livello nei limiti dell'educazione e del rispetto verso chiunque, fosse anche un essere umano della peggior specie.
Un saluto Lino.
3 ore fa

Silvio Perroni
Roberta, ok, non conto su di te, ma se mi accusi di non essermi fatto sentire da tempo, e sono 4 mesi, è perchè anche io ho da fare, proprio come te.
Questo non è un gruppo di persone che fanno i politici di mestiere e i soldi per campare gli vengon dall'eredità o chissà da dove altro.
Questo è un gruppo di gente come te e come me, abbiamo tutti da fare. COsì come tutti possiamo contribuire a portare avanti il progetto di questo gruppo.
Ti lamenti che non si è sentito più nessuno. C'è una discussione aperta da 4 mesi. Potevi portarla avanti tu, quando io non potevo (e ancora adesso no potrei).
Ci hai pensato a questa possibilità?
Questo gruppo serve anche a farci comprendere che è ora di smetterla di essere portati per mano, ma cominciare a partecipare attivamente.
Tu dici che "ti dispiace", come se ormai ho perso una occasine con te.
Io ti rispondo che dispiace più a me, per te, e per tutti noi.
E ti invito invece a riflettere su quanto ti ho appena scritto, e quindi a cambiare idea.
In bocca al lupo a te Roberta.
... stretta di mano...
;-)
3 ore fa

Silvio Perroni
Serena, non puoi venire, ok, ho cpaito, non ti preoccupare! :-)
Ma se dici che le parole di Roberta sono giuste, non ti condivido.
A chi fate comodo? A me? E per che cosa? Per cercare di migliorare il mondo in cui viviamo? Sì, per questo mi fate comodo, così come ritengo vi faccia comodo questa mia forse malsana idea di aprire questo gruppo. Se hai dubbi puoi sempre toglierti dal gruppo, ricordalo.
Un saluto Serena.
3 ore fa

 
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