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co_lori
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dopo giorni di pioggia oggi c'era un po' di sole..
pare che l'asciugatore di nuvole abbia funzionato e non solo nel paese della tristezza..un bel sole forse un po' timido ma efficace ha riscaldato con il suo tepore anche l'umore di chi come me soffre di metereopatia..
a parte i grafici umorali della sottoscritta che potrebbero essere utilizzati benissimo per un nuovo progetto di montagne russe, questa mattina mi sono dedicata al bucato..
lo sapete che il termine bucato ha riminescenze derivanti da un termine germanico dal suono onomatopeico molto simile a quello in italiano.. significa immergere...
comunque tra una faccenda e l'altra ho fatto andare la lavatrice per ben due volte..certo che chi si accorge della quantita' di biancheria stesa sul mio balcone potrebbe pensare che siamo una famiglia numerosa...caspita mi verrebbe da pensarlo anche a me se non fossi la diretta interessata, soprattutto se guardo cio' che ancora è rimasto nel cestino della biancheria da lavare aggggght!!!
si, si è fatta la pigna perchè il tempo non faceva asciugare nulla e non c'era verso di trovare asciutte le cose che soggiornavano gia' da un po' sullo stenditoio...
sono stati giorni davvero travagliati.. nulla è andato per il verso giusto..sembrava che oltre alla pioggia anche la mia arca facesse acqua da tutte le parti ...situazioni che andrebbero strizzate da tutto cio' che io ritengo inutile e invalidante per la quotidianita' mia e di mio figlio...impossibile scendere a compromessi..anche se in un certo senso quello sarebbe l'unico sistema di quando si cerca di mediare cio' che irragionevolmente prende posizione ai poli opposti...è difficile..
ora sto guardando lo stenditoio dalla porta finestra, quasi arranca da quanto è pieno...
lo spazio è terminato e non c'è più posto per nulla.. pero' forse un angoletto per il mio cuore riesco a trovarlo...
per il resto ci pensero domani..
lori
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l'orologio del folletto
è preciso e non sia detto
che si perda un sol secondo..
lo ricerca in tutto il mondo,
lo ritrova in un cassetto,
è tempo di auguri
per Rob il folletto!!!!
lori ;_@
buon compleanno!!!!!
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le parole hanno sempre un senso, anche se sono messe li' senza un motivo..
vivono del loro suono del loro colore della loro forma..
sono belle le parole quando non vogliono uscire...
le vedi in un fumetto di pensiero negli occhi di chi non riesce a dirle..e,
profumano di viola quando chiudi gli occhi e pensi al cielo...
lori
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tanto tempo fa esisteva un posto il cui cielo non era mai stato azzurro..c'erano sempre e solo nuvole di un colore indefinito...
non proprio nere.. quel colore stranamente privava il posto di vitalita' e lo rendeva triste e buio..anche gli abitanti erano sempre tristi e bui e vagavano di una quotidianita' assoluta e di pioggia, abituati a condividerla e a regalarsi sempre le stesse parole..adulazioni di pensiero..
una sorta di autocompiacimento che andava a sostituire la spontaneita' di cio' che era davvero la gioia di chiacchierare un po'..
un giorno un omino piccino piccio' penso' che forse gli abitanti avrebbero avuto bisogno di un radicale cambiamento..
ci penso' giorni, e notti e settimane..finche' l'idea che sembrava ormai solo una delle solite parole di eco, composte e ricomposte a volte per qualcuno e altre volte per qualcunaltro, si materializzo' in un marchingegno davvero semplice e forse un po' scontato..
l'asciugatore di nuvole..
s'impegno con l'aiuto di molti altri omini piccini piccio' ..et voila' l'asciugatore divenne ben presto una concreta composizione di condutture che avrebbero dovuto togliere l'umidita asciugandola veicolando verso il cielo il calore generato dal fuoco..
il sistema funziono' benissimo e ben presto la nuvole cariche di pioggia si asciugarono e il cielo divenne azzurro, ma di un azzurro cosi' azzurro da sembrare un mare al contrario...ops!!!
non dovevo dire questa cosa ..infatti il mio cielo _mare si è accorto di essere fatto di acqua...la forza di gravita' lo ha fatto cadere giu'...ora non si capisce più qual'è il verso giusto ...
effetto clessidra?
si ..il tempo è terminato e io non ho ancora un finale per la mia storia...
lorichehapersol'ultimoombrellononsisadove...
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Fuoco - Roberto Mizzon
fuoco, fuoco ...brucia ancora un poco
ti cerco e per magia appari e non vai via..
avvicino le mani....ricordi lontani
mi accorgo e mi scotto
l'incanto si è r_otto..
numero bifronte simbolo infinito,
brucia fuoco dal colore ardito!!!!
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Se io avessi un mondo come piace a me,
là tutto sarebbe assurdo:
niente sarebbe com'è,
perché tutto sarebbe come non è
e viceversa!
Ciò che è non sarebbe e ciò che non è sarebbe!
da: Alice nel paese delle meraviglie
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una tradizione quasi rituale quella di dedicare un albero ad un bambino che nasce..
quando nacque Gabriele avevo gia' deciso l'albero che nel tempo avrebbe potuto ricordarne l'evento..un albero che anno dopo anno festeggiasse con noi il compleanno con le nuove gemme e fiori bianchi da sembrare pioggia di neve al soffiare del vento marzolino..
lo comprai al vivaio ancora arbusto una settimana dopo il parto..
piccoli rametti sul fusto acerbo e delicato ma radici forti e gia' desiderose di attecchire quelle del mio ciliegio.. un bellissimo sole ci tenne compagnia quel pomeriggio mentre decidevamo la posizione più favorevole..sud/est.. poco più in la' un cespuglio di gelsomino faceva da back-stage anche a due alberi di oleandro e alle rose..
pazienza e amore e cure hanno aiutato a crescere il ciliegio forte e rigoglioso anche se esposto agli eventuali problemi tipici e probabili di un ciclo vitale di pianta ...una trasposizione simbolica quasi metaforica alle fasi di crescita di un bimbo...
ieri Gabriele ha compiuto dieci anni .. è ancora piccolo ma ben presto diventera' come il suo albero che ogni estate si riempie di ciliege...
con tutto l'amore che posso..
lori
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parlo da sola con le cose e i gatti,
loro mi rispondono ..sara' come per i matti
mi estraneo da tutto e mi approprio di niente
ho bisogno di silenzio..
per un po' restero' assente...
a presto
lori
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Fernando Graziano -Il burattino dispettoso
muto il mio pensare
puo' esser privo di ragione
quando pretendo
che i colori
si compongano da soli sulla tela...
lori
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sara' che è primavera ma tutti parlano d'amore..parole che si compongono in poesie di sogni e di sorrisi e di battiti di cuore..metafore assolute che avvicinano il desiderio all'incanto..del risveglio..della rinascita..
leggo e mi approprio di entusiasmi che di riflesso spiegano la gioia di vivere l'attesa..l'incontro..la passione..l'illusione...l'incontenibile leggerezza di esserci per qualcun'altro..
mi accorgo tornando poco più indietro nel tempo di aver vissuto anch'io tali sensazioni..ma in un modo confuso quasi offuscato dall'integrita' di un funzionamento troppo rigido che non concede e che si è arrampicato su simboliche superfici riflettenti alla ricerca di una possibile consecutio ..superfici lisce e cosi' perfette nell'autocompiacimento da far scivolare giu' senza possibilita' di appiglio..senza alternative..
mi chiedo.. a distanza di tempo, se la mia scelta di rompere quel piano cosi' liscio e perfetto, e assoluto nella propria capacita' di rimandare immagini bifronti non abbia lasciato traccia indelebile..
forse si o forse no..ma la cosa che mi fa riflettere è un'altra.....
mia nonna citava i sette anni di sfortuna nel caso della rottura di uno specchio..retorica e catastrofica credenza quella dei sette anni ...ma c'è un altro detto popolare identificabile forse più come morale di leggende mitologiche ma molto più romantico del primo: con la rottura di uno specchio muore per sempre una parte dell'anima di chi ci si è specchiato.....
lori
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Esiste un posto che si chiama Isla de las Munecas…
ci si arriva attraversi i canali navigabili che caratterizzano il sobborgo Xochimilco di Citta’ del Messico..
Xochimilco si compone di bellissimi giardini semigalleggianti ricchi di fiori, farfalle, uccelli variopinti …lembi di terra disegnati da canali ricchi di pesci tropicali…non esistono strade e l’unico modo per muoversi sono le trajineras (folcloristiche imbarcazioni utilizzate dalla gente del posto come usuale mezzo di trasporto non solo da chi viene a visitare questi luoghi… mentre si attraversa questa meravigliosa zona lagunare si respira aria di mistica serenità che diventa inquietante quando si arriva nei pressi di la Isla de las Munecas..Isola delle bambole.. è un lembo di terra dall’ atmosfera surreale per la presenza di centinaia di bambole appese agli alberi o appoggiate a grosse pietre che hanno la funzione di altari.. sono bambole rovinate dal tempo e dagli agenti atmosferici tipici dei quella zona… l’isola è nata in seguito ad un’antica tragedia che aveva sconvolto gli abitanti del luogo e che raccontata dalle memorie dei vecchi nel corso degli anni si trasformo’ in leggenda quella dello spirito senza pace di un bimbo inghiottito dalla laguna e condannato ad errare fino a quando il suo corpo non avesse trovato sepoltura.. Negli anni 60 Julian Santana Barrera ossessionato da questa storia, decise di creare qualcosa che potesse calmare quello spirito..un operazione artistica ai limiti della follia riempire quella zona di bambole..del resto Santana era un personaggio bizzarro, pittoresco analfabeta ma straordinario nella sua genialità artistica un po’ psicotica ..l’isola divento’ ben presto oggetto di curiosita’ o addirittura di studio da parte di artisti famosi che ne intravedevano un nuovo modo di fare arte.. La leggenda anche se ha delle fonti di cronaca attendibili ha assunto un significato quasi di venerazione diventando parte integrante della storia di quell’angolo di mondo il cui tempo sembra essersi fermato…le bambole trasmettono sensazioni e reazioni diverse secondo l’animo con cui ci si avvicina ma sono sempre sensazioni di tristezza, paura, repulsione, stupore, angoscia, raramente di serenita’…ma la gente del posto crede che abbiano anche proprietà taumaturgiche…e quando occorre si va in pellegrinaggio per la celebrazione di riti che solo li possono dare esito miracoloso…la leggenda che genera un’altra leggenda… ma una mente geniale è consapevole della propria follia? lori
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tanto tempo fa una delle cose che mi piaceva fare era dipingere..riuscivo a trasportare sulla tela gli status che mi appartenevano in quel momento..mi piaceva regalare le mie emozioni anche se magari le percepivo solo io..
amare i colori e sentirli prender vita tratto dopo tratto ..movimento dolce quello della mia mano quando accompagnava il pennello nel racconto..
a volte prediligevo una consistenza quasi plastica del colore.. desideravo vederla e sentirne l'odore e la pastosita' quando ricercavo le tonalità e la luce..la difficolta' di quella tecnica mi entusiasmava quasi quanto l'acquerello..due tecniche diverse, opposte se vogliamo ..una plasticita' visibile nel tratto in rilievo quando usavo l'acrilico...percepibile in modo delicato e trasparente quella di acquerello...ho amato i miei lavori anche quando venivano criticati in negativo..li difendevo a spada tratta ma cio' non mi impedi in qualche caso di ripudiare e di annullare tutti i miei pensieri che quelle immagini avevano raccolto durante la loro creazione...
l'impulsivita' spesso fa recepire in modo sbagliato anche le critiche costruttive..o forse non c'è consapevolezza del messaggio trasmesso che andrebbe riletto mille volte prima di considerarne i significati..
le parole quando si incontrano hanno spesso una sorta d'indipendenza tale da farle muovere secondo toni e cadenze prive di espressione..sembrano, e invece non sono.. esercizi di intonazione imparati da ragazzina durante un corso di mimo che prevedeva anche la fonetica nonostante questa forma d'arte corporea non ne attui l'utilizzo..tutto puo' avere mille sfumature e mutare il significato durante la trasmissione effettiva del messaggio..
bisognerebbe rileggere prima d'interpretare ma la mia essenza riflessiva a volte non è sufficiente ad evitare pasticci introspettivi e di esprimerli sempre in modo troppo diretto..
lori
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