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Intercettazioni, via al ddl dal Consiglio dei ministri

Post n°10 pubblicato il 15 Giugno 2008 da perollegart
 

Il consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge sulle intercettazioni. Lo si apprende da fonti ministeriali. Secondo il ministro per le Politiche Ue, Andrea Ronchi, «il ministro Alfano ha fatto un ottimo lavoro». «Continua il lavoro fatto - ha aggiunto Ronchi - soprattutto con un grosso mastice culturale. Da qui si vede che le cose vanno con grande concordia». A quanto si apprende, il ddl è stato approvato senza subire modifiche. Saranno quindi autorizzati gli ascolti solo per reati che hanno il massimo della pena edittale dai dieci anni in su, ma saranno intercettabili anche i reati contro la pubblica amministrazione, come corruzione e concussione. Resta quindi anche la previsione del carcere da uno a tre anni, commutabili in una sanzione, per chi pubblica conversazioni coperte da segreto. «Le misure annunciate dal governo in materia di intercettazione imbavagliano di fatto magistratura e libera stampa – dice Pino Sgobio, della segreteria nazionale del Pdci -. Con questo governo il Paese rischia di scivolare verso una china sempre più autoritaria. Siamo certi che l'Ue farà sentire la sua voce critica anche su questa delicata materia. Speriamo che almeno su questo punto l'unicum indistinto che anima l'attuale Parlamento italiano non rimanga ambiguo e nebuloso». «Oggi circa il 70 per cento delle indagini sulla criminalità organizzata si fonda sulle intercettazioni telefoniche - ha detto il sostituto procuratore della Dda di Palermo Antonio Ingoia- , qualsiasi limitazione nell'ambito dei reati è una minaccia all'efficienza di questo strumento investigativo».

Fonte: http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=76257

 
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