Gruppo Scout Pesaro2

In questi giorni in cui l'autunno si affaccia impertinente, il nostro mitico ERRI, valoroso aiuto capo Reparto del nostro Gruppo, torna con la mente alle avventure estive del Campo E-G e ci consegna questi frammenti di ricordi:

"Il luogo: bello l'ambiente circostante e molto bello il panorama soprattutto al tramonto; unica pecca le zecche… ma non sono riuscite a fermarci!!!

I ragazzi: è andato tutto bene, a parte qualche lamentela e piantino di troppo (da parte delle guide!!! J); comunque sono stati tutti bravi e hanno partecipato attivamente alle attività proposte.

Le attività: non dovrei giudicarle io, il mio parere è di parte, comunque sentendo i ragazzi sono stati soddisfatti di ciò che abbiamo proposto loro. Forse il torneo era un po’ difficile, ma .... va bene uguale, no???

Una curiosità: la Moni era l'unica che si spalmava tonnellate di repellenti per insetti… ed è stata quella che si è presa più pizzichi di tutti!!!

Un commento mio: molto bello anche se un po’ stancante!!!"

...

D'altra parte, caro Erri, i panorami più belli sono sempre in cima alle salite più faticose, no?

Cari colleghi genitori,
sono sicuro che molti di voi sentiranno, come me, la pesante responsabilità che ricade sulle nostre spalle per ciò che concerne il futuro dei nostri figli. Abbiamo visto gente che riesce nella vita, e altri che non riescono. Vogliamo che i nostri ragazzi siano tra coloro che riescono, e sappiamo che il loro fallimento o il loro successo dipendono in larga misura dal tipo di educazione da essi ricevuto e dalla personalità che si sono formati.

E quest’educazione e personalità dipendono in larghissima misura da noi. Molti di noi sono consci della nostra responsabilità in questo campo, e al tempo stesso del fatto che manchiamo di risorse. Non abbiamo nessun addestramento specifico come educatori, abbiamo poco tempo libero, non possiamo permetterci spese scolastiche elevate. Eppure queste temporanee incapacità da parte nostra rischiano di mettere a repentaglio il futuro dei nostri figli. Li mandiamo alle scuole migliori che possiamo permetterci, ma la formazione scolastica dà loro tante ore di leggere, scrivere e far di conto, e ciò non basta per assicurare la riuscita nella carriera di un uomo.

Guardate ai molti uomini famosi che si sono fatti dal nulla. Non è stato il «leggere, scrivere e far di conto» che ha fatto far loro strada. E allora, cos’è stato? È stato il loro carattere. Come possiamo ottenere la formazione del carattere? Gli esperti più autorevoli ci dicono che il carattere non è cosa che possa insegnarsi a una classe in una scuola.

Il Movimento scout è stato espressamente concepito in modo da venir incontro a questa esigenza, e nei dodici anni della sua vita ha dimostrato la sua capacità di agganciare il ragazzo e, tramite attività che lo attirano, farlo crescere in quattro aree principali:

• carattere e intelligenza

• salute e sviluppo fisico

• abilità manuale e hobbies

• servizio disinteressato per gli altri.

Un ragazzo, a seconda della sua età, tra gli 8 e i 18 anni, entra in una delle tre branche del Movimento, la branca cadetta (i Lupetti), quella di mezzo (gli Esploratori), quella degli anziani (i Rovers). Egli vi trova una sana compagnia e sane attività, sotto il controllo personale del Capo, cosicché il suo carattere si sviluppa nel senso giusto per il suo bene e, ciò che più conta, anche per quello di tutta la comunità.

Baden Powell

Siamo arrivati in fondo… lo zaino contiene ormai quasi tutto l’essenziale…. Ma c’è rimasto un posticino per le ultime 4 lettere?

T = TU. Sei importante per noi, sentiti amato, accolto, apprezzato. Questo campo è stato pensato anche per te: il nostro desiderio è che tu sia felice, possa incontrare Gesù, faccia nuove amicizie.

U = UBBIDIRE. Se un giorno vorrai comandare impara ad ubbidire. Le indicazioni che ti vengono date sono per il tuo bene e del gruppo. Se non sei d’accordo chiedi spiegazioni, ma nel dubbio, se non hai degli argomenti validi, prova ad ubbidire. Chi ti dice le cose le ha pensate e lo fa per te.

V = VERITÀ. Sceglila sempre. Anche se questo può costare fatica. Uno sbaglio si perdona sempre, una bugia crea una ferita nel cuore, uccide la fiducia, genera problemi.

Z  = ZZZ. Un campo è fatto per gente sveglia. Che dorme di notte ed è viva di giorno per non perdere un istante di quanto si fa insieme.

Ora lo zaino è veramente pronto… dentro ci abbiamo messo tutto il necessario e nulla di più di quello che realmente serve!

Stringi bene le cinghie… zaino in spalla… ora si che è arrivato il momento di partire!!

E buoni Campi a tutti!

Far QUADRARE i RUOLI… non è uno SCHERZO!!! Avanti con la Q, la R, la S!!!!

Q = QUADRARE. Il conto giusto di un campo è: più amici, meno nemici, con–diviso con tutti, moltiplicato grazie all’amore di Dio. Il risultato? La tua, la nostra, la gioia di Dio!

R =  RUOLI. Come una canzone è fatta di tante note e parole, così tutti abbiamo bisogno del contributo gli uni degli altri. Ciascuno secondo quello che sa fare, capi, don, tutti quelli che danno una mano, tu! Nessuno comanda senza far nulla, tutti lavorano per il meglio, come in un alveare.

S = SCHERZI. Si fanno per essere più amici, non alle spalle di qualcuno che ne soffre. Le risate di chi ti sta intorno non valgono la sofferenza della vittima di turno, mai. Se lui non ride, hai toppato!

Malgrado si stia riempiendo, lo zaino è sempre più… leggero!