Creato da: protagoradgl il 22/02/2006
SCACCHI - LIBRI - POLITICA - ATTUALITA' - ED ALTRO
|
Area personale- Login
Cerca in questo BlogTagMenuI miei Blog AmiciCerca in questo BlogTag CloudTagUltimi commentiChi puņ scrivere sul blog
Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
|
Inquinamento della falda acquifera di Tito, del torrente Tora e del fiume Basento. Nel marzo del 2001, a Tito (PZ), è stata sequestrata un´area di 27000 mq di proprietà del Consorzio Asi di Potenza. Il sequestro fu disposto dalla Procura della Repubblica di Potenza perché era stata rinvenuta una discarica abusiva di Fanghi industriali tossico nocivi, interrati in "trincee" all´interno di contenitori in HDPDE e ricoperti di fosfogessi. Il 18 settembre del 2001, con il D.M. 468, l´area industriale di Tito Scalo viene dichiarata "Sito di Bonifica di interesse nazionale". Con il D.M. dell´8 luglio del 2002 viene stabilito il perimetro del sito e parte la fase di caratterizzazione. A distanza di otto anni dal rinvenimento della discarica abusiva e dall´istituzione del "Sito di Bonifica di interesse nazionale", l´area in oggetto non è stata ancora bonificata, nonostante le preoccupanti notizie che emergono da una relazione firmata dai dottori Alessandro Iacucci e Mauro Sanna. Una recente video-inchiesta realizzata sul sito in oggetto il 16 luglio del 2009, documenta che il contenuto dei fanghi, a causa della rottura dei contenitori, sta già da tempo inquinando la sottostante falda e da lì, il torrente Tora e il fiume Basento. Nell´area sono stoccate oltre 250.000 tonnellate di fanghi industriali, contenenti veleni quali: Arsenico, Mercurio, Cadmio, Cromo, Piombo, Selenio, Rame, Nichel e Zinco. Ritenendo fondamentale la tutela dei fiumi, dei laghi e di ogni corso d'acqua, e la complessiva salvaguardia delle risorse ambientali e della salute pubblica, dico che di tale danno devono occuparsene, immediatamente, con urgenti verifiche tecniche: la Regione Basilicata, la Provincia di Potenza, il Consorzio Asi, l'Arpab, il Ministero dell'Ambiente e la Commissione Europea (quest'ultima verificando anche inadempienze italiane), ogni Istituzione nell'ambito delle sue competenze: e' in concreto pericolo il diritto alla salute tutelato dall´art. 35 Carta dei diritti fondamentali dell´UE. (Da un articolo di Luigi De Magistris)
https://blog.libero.it/petrolio/trackback.php?msg=7651888 I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio: Nessun Trackback Commenti al Post:
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero. |
Inviato da: Elio De Carolis
il 11/08/2022 alle 02:33
Inviato da: Juvenal Nunes
il 31/12/2018 alle 18:13
Inviato da: Mgs
il 12/06/2013 alle 08:18
Inviato da: Mgs
il 12/06/2013 alle 08:16
Inviato da: angela
il 11/06/2012 alle 13:58