PETRONIUS ARBITER

13 novembre 2015


Lo scorso fine settimana l'attentato in alcuni locali di Parigi ha prepotentemente riportato in primo piano delle paure che accantoniamo periodicamente (credendo di seppellirle) e che periodicamente tornano a galla, in occasione di qualche evento di richiamo.Non voglio fare qui la disamina di cause, conseguenze, occasioni e pretesti, la quale richiederebbe una preparazione e una finezza di analisi che non ho. Voglio solo ricordare che anch'io ho una persona cara a Parigi, che una volta di più ha dimostrato di essere un adulto a dispetto della giovane età, un uomo con la maiuscola.Finite le superiori, scelte per necessità, questo ragazzo ha deciso di seguire le sue inclinazioni ed è andato in Francia a studiare danza. Lo sapevo a Marsiglia, era invece a Parigi. Appena possibile, ha scritto ad un'amica comune dicendo che stava bene e chiedendole di rassicurare anche me. Ammetto, così sul momento sono rimasta stupita, non mi aspettavo che fosse lì; con il passare delle ore e dei giorni, ogni volta che parlo o sento parlare di questo attentato, la preoccupazione si rinnova e il suo sms acquista sempre più valore.    Sì, sono egoista, lo so.