INVENTA UNA STORIA
un po' libro, un po' gioco di ruolo, un po' soap opera, un po'...« Messaggio #11 | Messaggio #13 » |
I brividi erano passati. Era fradicio ma una calda sensazione di sicurezza si stava diffondendo partendo dai suoi piedi. Jamie non riusciva ancora a capire se la troppa pioggia gli aveva mandato il cervello in standby o se vi erano realmente quattro incappucciati seduti davanti ad una sfera luminosa di vetro e una donna anziana che avrebbe inquietato chiunque. E le uniche parole che riuscì a pronunciare per lo sbigottimento furono:” Non capisco.. cos’è il terzo guardiano?”.
Nessuna risposta e nessuna espressione comparve nei volti di quei strani cinque soggetti che Jamie si trovava di fronte. La sua attenzione si concentrò sull’ambiente in cui si trovava.
Una grande libreria in fondo alla stanza oscurata dalla presenza di solo alcune candele vecchie e consumate disparse qua e là.. il pavimento di granito nero lucentissimo che creava un immagine lussuosa della visuale. Alcune sedie disposte disordinatamente alla sua destra creavano poi strane ombre nel muro simmetrico che era completamente vuoto. Al centro della sala, un tavolo a forma di triangolo i cui spigoli corrispondevano alla posizione dei quattro incappucciati, della vecchia signora e, nel lato vuoto, soltanto una catena ingarbugliata. Jamie iniziava a capire il significato delle parole “terzo guardiano” e il terrore inizio a prendere il sopravvento su quella calda sensazione di sicurezza. Voleva fuggire e tornare alla sua vita.. alla sua professoressa di latino.. alle sue ricerche in biblioteca… ai suoi cari nonni.. all’odore di frittelle che lo svegliava al mattino. Non voleva sapere nulla di questa situazione.. avrebbe rimosso dalla testa appena uscito dalla casa. Più i pensieri si rincorrevano nella mente di Jamie più si sentiva sopraffare dal misterioso silenzio della stanza e non riusciva a muoversi.
La vecchia signora spostò la sfera luminosa, che prima era custodita sotto le vesti dei incappucciati, al centro del tavolo. La scena sembrava ridicola ma Jamie aveva la sensazione che era solo lui a non capire il senso di tutta quella situazione..
Una forza involontaria spinse il piede destro di Jamie in avanti.. e poi il sinistro.. e poi di nuovo il destro, ritrovandosi a completare il triangolo già iniziato...Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
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Inviato da: ambrosiadossi88
il 25/08/2016 alle 01:25
Inviato da: lottergs
il 25/03/2009 alle 04:56
Inviato da: toorresa
il 24/03/2009 alle 20:27
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il 24/03/2009 alle 20:25
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il 24/03/2009 alle 20:18