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°°°°ATTENDENDO LA TEDOFORA °°°°

Post n°8 pubblicato il 27 Marzo 2005 da phiIalethes

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La direzione dell'analisi del linguaggio; non è determinante dal punto di vista del metodo, così come non è determinante l'inelegante eccentricità di certe parafrasi, che vanitosamente ci concediamo.
Ciò che conta è la loro perspiquità, ovvero che esse consentano di stabilire un nesso chiaro tra le parole che usiamo e le cose di cui parliamo, con tutti ...... (intento ardito).
L'eleganza, non dimora nell'arroganza vanitosa degli specialismi, dobbiamo lasciarla all'artista che dimora in noi, custode dell'eleganza, non la sa negare, la offre in dono a quella parte che l'ha smarrita.

°°°° L'UNO °°°°


Dedicato all'iper specializzazione e volutamente postato dopo L'URLO della fantasia proscritta.

Eccovi/mi, l'origine della "tua/mia/nostra" scienza, che al pari di molte altre; arroganti, s'avvitano su se stesse nel gioco dell'iper specializzazione che tutto frammenta, fino a non sapere, non poter più cogliere, non solo l'intero, l'UNO; ma neppure le sorelle dirette e vicine.

Al "loro" cospetto; è come ascoltare un direttore che fa esegure tutte le melodie di tutti i sommi, suonate da mille e mille strumenti che emettono una singola nota, sono in luoghi diversi, suonano in tempi differenti, le note; non scorrono fluide, non hanno più la melodia che le ha generate, non si colglie l'ovetur d'un Beethoven che t'accompagna con languore lento d'un folle Paganini ai preludi d'un Liszt che sa condurti all'allegra maestosità d'un Chopin che si rifugia in una fuga di Bach per rinascere nel trionfo marziale di Verdi.

Le note; non sanno creare s'accavallano in un'infinita cacofonia, nell'invana ricerca delle sorelle vicine, non le sanno più trovare, non sanno più qual'è la melodia inscritta nello spartito, ora sono singole su singoli spartiti, custoditi in luoghi diversi che hanno tempi differenti.
Vanitose del loro singolo suono, non sanno più essere dirette, con l'arroganza della vanita hanno cacciato l'unico intero che le può riunire, vagano, arroganti, sole; in se stesse.

°°°° LA VOLONTA' VOLENTE °°°°

La VOLONTA' che tenta d'autoconoscersi, nonessendo un soggetto sussistente per sé; non appena tenta di porre in atto il suo VOLERE, con l'intento di trovare risposte piene e definitive presso se medesima, si perde in un vuoto senza limiti, nel vuoto, ode la sua voce, ma non sa individuarne la causa, se tenta d'afferrarsi per non cadere, non trova da ghermire.

La VOLONTA' che VUOLE conoscersi, deve fare come l'occhio, che; vede tutto ma non se stesso.

Deve volgere il suo sguardo conoscente, presso la "cosa" che le indica la via, fino alle sorgenti delle imperiose indicazioni che sgorgano impertinenti da ogni "cosa", interna ed esterna, per celarsi in luoghi intimi e segreti.

In quei luoghi; timidi e arroganti, trova i frammenti del libro inscritto in noi, rapita; si ferma presso le sorgenti, sfoglia i frammenti sparsi, non sa dove iniziare, mille e mille sono le sorgenti, ognuna custodisce il suo frammento, lascia spaziare lo sguardo, soffermandosi presso le sorgenti più gelose che; vedendosi scoperte, non sanno più celare ed offrono allo sguardo, il loro frammento.

Ce ne sono di giovanissimi, alcuni hanno la nostra età, altri, rammenta d'averli visti or ora, passare "fuori", eppure sono già li con l'inchiostro ancora umido, ne coglie di più antichi, soffermandosi presso quelli che l'hanno generata con amore, coglie l'amore dei nonni che l'hanno vista giovinetta, financo i frammenti dei fortunati bisnonni che l'hanno fista infante, affascinata da queste parole scritte dalla carne nella carne con l'inchiostro della vita; non sa più fermarsi, avidamente, bussa a tutte le porte finchè non le vengono aperte, mostrandole il luogo celato, nella nicchia d'ogni luogo v'è un frammento, lo coglie affascinata con curiosita avida per consegnarlo a sua sorella MEMORIA, s'avvede che la memoria pone questi preziosi frammenti incisi nella carne, caoticamente, li porge casualmente alla FANTASIA, all'INTELLETTO, alla COSCIENZA, alla RAGIONE, come alla FOLLIA.

Tutti questi frammenti sparsi nella MEMORIA, si cercano danzando da un luogo all'altro, trovandosi e respingendosi, danno vita alla danza stellare, nella ricerca del nucleo che le congiunga in un sole splendente.

La VOLONTA', vedendo la danza; decide di farsi essa stessa sole, chiama presso di se la FANTASIA che le indica fantastiche forme donandole i suoi frammenti, chiama presso di se L'INTELLETTO che chiama in suo soccorso la RAGIONE, seguita da sua sorella gemella FOLLIA, tutti porgono i loro frammenti, vengono ordinatamente posti con la fantasia della ragione anche quelli della dispettosa follia, solo allora viene chiamata la COSCIENZA, anche lei offre i suoi frammenti, depositandoli nei luoghi indicatole.

Ora dentro la MEMORIA, c'è quiete, i frammenti sono ordinati, non resta che sfogliarli ordinatamente, così come sono ordinatamente posti, facendo attenzione ai dispetti della follia, anche lei legge offrendo agli altri la sua lettura, cosi come fanno tutti abbracciandosi alla VOLONTA che li ha richiamati al compito.

Quell'abbraccio sempre più stretto, man mano che prosegue la lettura, li fonde assieme, stupiti si guardano lun l'altro, non si vedono più, stanno svanendo, non si trova più la volontà come la ragione, neanche gli altri si vedono più, si sono tutti trasformati in CONSAPEVOLEZZA che li contiene tutti, sono divenuti il SOLE, finalmente UNO, il solo e l'unico che sa leggere i frammenti, che sa ordinare le note, e la melodia avvolge cullando la lettura unita e consapevole.

°*°*jouant le jeu du soleil °*°*


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Commenti al Post:
davincen
davincen il 28/03/05 alle 00:57 via WEB
Sei un mito! Neanche Biscardi si sarebbe espresso meglio!
 
 
phiIalethes
phiIalethes il 28/03/05 alle 04:12 via WEB
Ciao davincen, ti rispondo subito, appena rientrato e un pò .... data la tua brevità penso di farcela ......... la sinteticità del tuo commento, non è nutrita dall'arte sofistica, ma non è sufficente per farmi avvicinare ad Orazio ed il suo "Odi profanum vulgus et arceo", la pubblicazione impone la correttezza di fornire risposte esaustive a chiunque onori con la sua presenza questo ed altri blog ............... L'assenza interpretativa è data dalla pigra cristallizzazione delle personalità consuetudinarie, chiuse nel loro steccato incrostato dal tempo; impediscono l'accoglimento di personalità differenti, e dello scambio conoscitivo-evolutivo nella comprensione di se medesimi ................ Se oltre questi fattori; ci mettiamo l'abitudine di "sfogliare" il Biscardi nazionalpopolare; ci viene un blocco che impedisce di cogliere, financo la propria euristica sviscerata con l'ausilio di terminologie elementari ................ certo non pretendo che venga colto l'aforisma dell'intero rivolto all'iperspecializzazione, non era quello il mio intento, è dedicato alla figura della tedofora .......... Essendo votato alla maieutiké; posso solo confermare la mia disponibilità ad offrire spiegazioni sull'esplicato.
 
soulplace
soulplace il 29/03/05 alle 14:58 via WEB
Trovo la tua descrizione della Volontà volente molto bella, oltrechè molto aderente a ciò che sento possibile accadere nel processo di consapevolezza... e trovarlo scritto con una danza di parole così elegante è stato veramente un bel regalo... il discorso sull'iperspecializzazione lo condivido appieno... ma quale coscienza avremmo della necessità di una visione dell'Uno se non avessimo così tanto stratificato le modalità di scienza fino a farle diventare aridi rami di un albero di ricchezza? :o) un abbraccio, P.
 
 
phiIalethes
phiIalethes il 29/03/05 alle 17:32 via WEB
Ciao tenerissima soul ....... non smetto di raccomandarti di vivere i tuoi anni, sei oltre, è oltre ci sono le ombre che alla tua età non devono esistere, t'è sufficente sapere che ci sono. ----------------- Ero certo della comprensione così privata dei tecnicismi comprensibili solo agli adepti della setta specifica. ------------ Per quanto riguarda l'iperspecializzazione, non chiederti quale stimolo dell'UNO avremmo senza, ogni tanto volgi il tuo sguardo indietro, non ci sono più le ombre, il tempo le ha fatte scemare, li ci trovi il concetto di UNO, concetto che il metetricio economico sta dissolvendo al punto che discipline sorelle non sanno comprendersi. ------------- Rammenta che per sapere dove sei, DEVI sapere da dove vieni, solo dopo puoi presumere dove andrai, anche se il sistema vigente impone SOLO di guardare avanti.
 
odietamoforever
odietamoforever il 31/03/05 alle 11:24 via WEB
ciaoooooooo grazie di essere passato dalle mie parti anche se solo di sfuggita...
 
 
phiIalethes
phiIalethes il 31/03/05 alle 13:06 via WEB
Ciao tenerissima bimba .......... mi soffermo sempre volentieri in chi sa ascoltarsi ..... la "brevità" fuggente è data dal bocciulo d'ascolto colto, non voglio che i rami della mia pianta antica le facciano ombra
 
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