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Non v'è pensiero tanto eccelso che: non supponga più verità di quante ne stabilisca

 

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Post n°190 pubblicato il 27 Aprile 2009 da phiIalethes

 

♂  ♀

dalle ♪ missive ♫ ai reality
dalla metafisica sull'esistente conosciuto
alla metafisica dell'immedesimarsi nell'inconosciuto
dall'albero in giardino
al fotomontaggio dell'albero nel giardino trasformato in parcheggio

a differenza dell'uomo
il cane che non pensa
non alza la zampa al fotomontaggio


♀  ♂

 

 

 

 

 CLIKKAMY

Commenti al Post:
loscrigno10
loscrigno10 il 27/04/09 alle 10:00 via WEB
Hai dimostrato apertura mentale con questo post!hai dato una possibilità anche al cane che non pensa,infatti invece di continuare la corsa e batterci la testa,ha pensato bene di farci i suoi bisognini,come vedi anche i fotomontaggi hanno una sua funzione,io direi che quel cane ha avuto fantasia!una buona giornata!
 
 
phiIalethes
phiIalethes il 27/04/09 alle 18:46 via WEB
nb> il cane a differenza dell'uomo; NON alza la zampa
ora però non dire che ho delle chiusure mentali
tuttalpiù non sono dotato della tua fantasia ^__^
 
   
loscrigno10
loscrigno10 il 27/04/09 alle 19:01 via WEB
allora diciamo che il cane che pensa alza la gamba!..non oserei ma dire che hai delle chiusure mentali!!quello che non pensa che fa?secondo me si gira e cerca un albero vero!!ma poi alla fine il risultato è sempre lo stesso!
 
     
phiIalethes
phiIalethes il 28/04/09 alle 15:57 via WEB
questo tuo mi ha fatto balzare alla mente Groddeck, uno strampalato tizio che ha spiegato a Freud la teoria dell'io, teoria non sua, ma appresa da Nietzsche, ed il "sommo" Freud lo ha prontamente nominato suo primo aiutante
Groddeck come Giobbe era solito affermare che la copula è il surrogato della masturbazione
come dire che la realtà è il surrogato dell'illusione
la regola che cambiando i fattori il risultato non cambia NON è applicabile al soggetto, ma solo all'oggetto
 
     
loscrigno10
loscrigno10 il 28/04/09 alle 17:01 via WEB
se torno indietro con la mente,i miei ricordi più belli,non fanno alcuna differenza tra quelli che erano i miei sogni, che poi tra l'altro ti procurano anche emozioni,a quelli che erano i miei vissuti realmente,che vita sarebbe senza sogni o illusioni!inizialmente anche a me sembravano che le rsposte che ti ho dato non avessero senso,ma ora mi rendo conto che instintivamente ho definito il punto..che apparentemente sembrava illogico.
 
     
phiIalethes
phiIalethes il 29/04/09 alle 00:00 via WEB
i ricordi non sono mai il fatto ma un'interpretazione del fatto, perdipiù depurata dalle parti meno gradite se non addirittura modificati
lo stesso racconto del sogno non è il sogno ma un'interpretazione del sogno adattata dal momento che ti abita, momento che soggiace all'intento del momento
il punto che hai definito è l'innato desiderio di ciò che vorresti fosse su ciò che effettivamente è o è stato^__*
 
     
loscrigno10
loscrigno10 il 29/04/09 alle 07:25 via WEB
Comunque sia,è il nostro patrimonio di vita,qualsiasi cosa è nata per rafforzare l'altra,non sapresti qual'è la realtà se non ci fosse il sogno a distinguerla,non sapresti cos'è il buono se non ci fosse il cattivo,non distingueresti la vita dalla morte...per quanto riguarda la religione ,non lo considero un argomento di discussione ,ma un atto di vita,a nulla serve se non si mettono in pratica le basi fondamentali di quello che realmente vuole significare,per me è un atto d'amore,per la vita che ci circonda,ecco perhè puntualizzo e rispondo come testimonianza di fede la mia stessa vita.
 
     
phiIalethes
phiIalethes il 29/04/09 alle 18:19 via WEB
chissà perchè questo discorrere sulle fedi mi fa venire in mente uno dei prodotti della nuova religione, quei derivati che con allegria son stati distribuiti nelle nuove cattedrali come santini durante le liturgie, santini in cui molti riponevano la loro fede
la fede fa parte dell'essere, senza fede non ci sarebbero stati i vari Michelangelo, Einstein, Platone ecc. ecc.
quindi l'oggetto dei miei dubbi non è la fede, bensì le religioni con le loro norme, i loro riti, le loro cattedrali
pensa a quanti avendo fede nei derivati si sono ripromessi di elargire parte dei loro benefici ai paesi poveri, il risultato è che oggi le elargizioni sono crollate ed ancora più bimbi muoiono di fame
non esiste nulla che sia solo "buono", anche la fede ha il suo lato negativo, l'importane è esserne consapevoli per limitarlo
lo stesso vale per i ricordi, sono come una fiction autoprodotta fiction di cui siamo autori, interpreti, registi, scenografi, pubblico ed anche distributori, distributori che si adombrano se quelle persone che credevamo gradissero, mostrano gradire limitatamente o addirittura impongono uno scambio alla pari
anche se a molti piacerebbe scambiare la realtà con la fiction, non so quanti ripongano fede nelle fiction
altra cosa è il tentare di realizzare parti della fiction, questo tentativo risponde al nome di autorealizzazione
 
     
loscrigno10
loscrigno10 il 29/04/09 alle 18:48 via WEB
Sono d'accordo con te sù quanto dici,come te la ripongo nell'essere,e i miei post ne sono una testimonianza,è difficile!credimi..sempre più difficile riporre fiducia nel genere umano,quando nemmeno lui si fida di se stesso costruendo sulla sua persona un mucchio di bugie,ma d'altronde non riconosceresti la verità se non ci fosse la bugia!anche se francamente ti dirò che non giustifico più l'ipocrisia!non andrò a tentoni cercando una verità camuffata sotto congetture,io credo semplicemente a ciò che realmente mi si vuole dimostrare,per il resto mi astengo da qualsiasi giudizio,la fede per me è amore,e l'amore per me è desiderare di far felici le persone che si amano,dove regna questo..lì stà l'amore autentico,l'amore cristiano..l'uomo nasce per un atto d'amore,un completazione di due esseri diversi,l'uomo e la donna!e per me ha un solo significato,il resto è pensato solo dal mondo per fare pubblicità,o per idolatrare anche un credo.
 
donnadaipassiperduti
donnadaipassiperduti il 27/04/09 alle 15:42 via WEB
forse sbaglio,ma in questa poesia leggo un amaro rifiuto verso una realtà sempre più falsa,che nel trasformarsi sembra andare verso inesistenti profondità,dimenticandosi dell'essenza delle cose e delle persone:sarebbe giusto ribellarsi.Ciao
 
 
phiIalethes
phiIalethes il 27/04/09 alle 18:48 via WEB
solo il pensiero ideologico chiuso in se stesso rifiuta a priori,
l'essere deve esperire per decidere in quale contesto rifiutare ed in quale accogliere il pensiero prima rifiutato
non manifesto nessun rifiuto
molto più semplicemente annoto una sorta di ritualità collettiva che si rifà alla metafisica che ha partorito le religioni come le ideologie
comportamenti pre-costituidi dall'idea rafforzati attraverso rituali collettivi
la sublimazione dell'idea di per se non è deleteria, ho più dubbi sulla sublimazione collettiva dato che non siamo tutti uguali
il naturale desiderio di omologarsi alla collettività, se vissuto ignaviamente può condurre all'inumanitudine, ad un idea di vita che in forza della sua irreale costituzione, non può che risolversi nella realizzazione di una irrealtà
cosa che non succede al cane, difatti non alza la zampa alla vista del fotomontaggio dell'albero
ma non siamo cani, non siamo neppure solo idea, siamo animali con le idee
 
   
donnadaipassiperduti
donnadaipassiperduti il 27/04/09 alle 20:19 via WEB
nel rifiuto volevo racchiudere la consapevolezza che l'individuo-uomo non è più tale se non riprende coscienza della sua perduta umanità nel momento in cui smarrisce la sua identità omologandosi alla massa informe,dove crede di essere protagonista mentre in realtà altro non è che un essere la cui individualità risulta dormiente nella pacificazione di non essere "diverso" Fotomontaggi di vite non vere.Se,comunque siamo degli animali con le idee,dovremmo levare i veli che impediscono di vedere,dare libertà alla comunicazione,infrangendo ciò che sembra vero,ma vero non è..
 
     
phiIalethes
phiIalethes il 28/04/09 alle 15:58 via WEB
uno dei veli più pesanti è costituito dal pensiero morale che richiede coerenza verso il pensiero stesso, annichilendo la coerenza con il sé soggettivo
 
algheazzurre.s
algheazzurre.s il 27/04/09 alle 16:18 via WEB
il reale e il fotomontaggio, e chi può assicurare con certezza che tutto è fotomontaggio oppure che tutto è reale? Io posso assicurarlo solo per me stessa, sarebbe una grande presunzione dire che altri lo siano, ed ognuno vede e ascolta con il proprio vedere e sentire........ e spesso ho sbagliato ascoltandomi.......
 
 
phiIalethes
phiIalethes il 27/04/09 alle 18:50 via WEB
ci sono moltissime realtà racchiuse in ogni persona, e poi c'è una realtà ineludibile, quella della natura, stai pur certa che le rondini non faranno mai il nido nel fotomontaggio di un tetto, mentre noi grazie al pensiero abbiamo più possibilità di variare, ingannandoci se cerchiamo di escludere la natura, meno se la teniamo doverosamente presente, nel tempo delle lettere scritte, profumate e spedite, si era in possesso di un rapporto più vincolante con la natura, oggi le medicine, la prevenzione, le tecniche di comunicazione ecc. ecc. ci distolgono in misura maggiore, così ci ritroviamo a discutere sulla realtà delle irrealtà, un tempo tali discorsi "disdicevoli" erano monopolizzati dal sesso degli angeli, abbiamo semplicemente cambiato angeli e religioni, però sono sempre irreali
 
   
algheazzurre.s
algheazzurre.s il 28/04/09 alle 16:26 via WEB
Con la bronchite sono costretta a stare a letto, non tanto per la febbre, quanto per la debolezza che mette, e stamani ho visto un programma molto interessante, in cui si discuteva di un nuovo libro (come al solito dimentico i titoli e gli autori, scusa)l'autore ha detto una cosa molto interessante secondo me, ha detto: "l'uomo per dare i propri regolamenti nella vita, si è iventato la religione" mi fa molto riflettere questa affermazione, e l'ho associata al tuo post.......
 
     
phiIalethes
phiIalethes il 29/04/09 alle 00:03 via WEB
l'uomo è un animale sociale, ma è anche l'animale più feroce, in assenza di accordi socializzanti vi sarebbe la legge della giungla con l'aggravante che l'uomo uccide per il piacere di uccidere
dimenticando questo, invalidiamo il pensiero sociale
l'esigenza d'un pensiero socializzante è nata con il fine di preservare la comunità da certe inclinazioni soggettive
il pensiero religioso è quello che ha avuto più successo, diffondendosi nelle varianti locali e culturali, ha creato una società che va oltre le persone conosciute, oltre le culture locali
il pensiero religioso è stato soppiantato dal pensiero economico, perciò era ed è inviso dalle religioni come dalle ideologie, che è bene ricordare discendono TUTTE dai pensieri religiosi
si può affermare che oggi la religione più diffusa è quella economica che come tutte le religioni sottomette tutti gli altri pensieri rendendoli religiosi nei suoi confronti, così abbiamo l'arte, la scienza, la cultura ecc. ecc. trasformati in sotto religioni della religione del pensiero economico
questo è stato reso possibile dal pensiero economico che abita il nostro inconscio, la partita doppia del nostro libro mastro è scritta dal principio di piacere e dal principio d'equilibrio che sottomettono gli altri principi
originariamente questi due principi rispondevano al principio di salvaguardia, principio che il pensiero sociale ha fatto in buona parte abdicare in favore della religione economica
è saggio riconoscere che la religione economica durante il secolo breve appena concluso, ha quasi raddoppiato la popolazione mondiale, migliorando la qualità della vita e allungandola, e a differenza delle vecchie religioni; al cospetto di un cataclisma naturale come di una pandemia, al posto di indire liturgie come solitamente fanno sia le religioni che le ideologie; agisce operativamente con le sotto-religioni, anche derogando momentaneamente alla religione prettamente economica
certamente la religione economica come tutte le altre religioni e ideologie; produce anche le guerre che tengono conto della sola religione sull'essere, ma essendo una religione fluida, non vincolata a dogmi auto referenziali come tutte le altre religioni e ideologie, è possibile modificarla, regolarla, criticarla e migliorarla in corso d'opera, proprio come fa l'essere con se stesso, che è bene rammentare, non è statico come le ideologie o le religioni datate impongono
un altro fattore di modificazione sociale è dato dall'assenza del pensiero sessuofobico appartenente alle religioni e ideologie
al pensiero economico non importa il sesso dell'officiante, questo apporta delle modificazioni sociali nel rapporto tra i generi, elevando "anche se lentamente" il genere femminile al rango di officiante
cambiando uno dei fattori, l'altro non può rimanere uguale, si modifica, inizia con il rifiutare certi lavori che prima era obbligato ad assolvere per poi intercambiarsi le mansioni all'interno del nucleo e nella società
leggi tutta la nuova serie di norme che vanno dall'affido condiviso ai reciprochi permessi per l'allattamento o la cura delle persone, norme che non stabiliscono a priori i comportamenti ma che sono scaturite da esigenze esistenti in parti sempre più cospique della società economica
la fluidità del fattore economico si riflette nella fluidità sociale, certo i miti fluidi non possono avere lo spessore e l'affinamento secolare dei miti statici, l'interscambio è oggi evidenziato da Obama che si comporta come Lenin nazionalizzando ed i molti Lenin cinesi che imitano il mercato di Bush, così non abbiamo di meglio che eleggere a mito le veline o il grande fratello, ma sappiamo bene che sono miti costruiti in funzione del pensiero religiotico del mito fine a se stesso, l'effige dei nuovi miti che conserviamo, ha la stessa funzione imitativa che hanno insegnato le vecchie religioni, solo che oggi al posto di avere innumerevoli mignoli di quel sacro mito, tanti al punto di popolare un intero paese di soli mignoli, oggi abbiamo città intere di miti interi, così possiamo scegliere in base al momento, una sorta di riedizione moderna dei molti miti greci
non poteva essere differentemente dato che siamo abitati dal pensiero greco che era piuttosto religioso
 
     
algheazzurre.s
algheazzurre.s il 01/05/09 alle 08:30 via WEB
Buon giorno, eccomi qui (ancora poco purtroppo), ero interessata a leggere quello che avresti scritto, ormai conosci la mia affamata curiosità :-), mentre ti leggevo, la mia mente ha cercato di liberarsi di una parte di regole, di credo, di umanismo, ed ha cominciato a farm riflettere su come io avessi pensato se l'evoluzione del pensiero della razza umana, non fosse stato tale, proprio partendo dalla legge della giungla..... e mi sono chiesta: "se l'uomo avesse adottato la legge degli animali, e cioè la legge per la sopravvivenza, prendendo solo quello che gli serviva per sopravvivere, come sarebbe oggi?" - se il pensiero avesse poi eleborato: "prendere solo quello che ti serve, cosa aremmo oggi?", però un dubbio..... l'amore che sentiamo è acquisito o è insito in noi? E che parte avrebbe avuto l'amore e il piacere di godere di tutto ciò che la natura ci ha dato, se l'avessimo tratta con rispetto e con amore, senza lasciare che il pensiero più gretto e materiale avesse il sopravvento? Non nascondo che anch'io credo che esista qualcosa di soprannaturale che ci ha reso diversi da tutte le crature del mondo e che ci sia uno scopo in tutto questo oltre la procreazione fine di se stessa, ma se lo scopo è essere arrivati dove siamo, non mi piace molto, forse siamo solo all'inizio de nostro cammino e dovremmo commettere molti altri errori per imparare e trovare finalmente la giusta meta. Scusam..... forse è la febbre che mi fa delirare :-))))) Buona giornata :-)
 
dianavera
dianavera il 27/04/09 alle 21:11 via WEB
Molto ho veduto, ma ancor piu' ho riflettuto: il mondo si svela sempre più, e anche quello che sapevo da tempo, soltanto adesso diviene realmente mio. Quale creatura è l'uomo! Impara presto a sapere, ma tardi a mettere in pratica. (J.W.Goethe, Viaggio in Italia)
 
 
phiIalethes
phiIalethes il 28/04/09 alle 16:00 via WEB
chi meglio di Schopenhauer potrebbe rispondere a Goethe; disvelando l'inganno della natura di Goethe, ma non solo, inganno che come per tutto ciò che riguarda l'essere, risiede proprio nell'essere, nella ragione dell'essere, da non confondere con l'intelletto come faceva Kant
l'inganno della ragione è quella d'indurci a pensarci autori della natura, mentre siamo dei minuscoli attori che girovagano a caso nell'immenso palcoscenico della natura
 
chiave_divolta
chiave_divolta il 27/04/09 alle 21:28 via WEB
??????.......
 
 
phiIalethes
phiIalethes il 28/04/09 alle 16:01 via WEB
adoro i quesiti (?) ancorpiù se associati all'esclamazione (!) di stupore ?!?!?!?!
 
chiave_divolta
chiave_divolta il 28/04/09 alle 16:39 via WEB
^___^.!!!!...oppure intendi cosi?????:::))))
 
 
phiIalethes
phiIalethes il 29/04/09 alle 00:06 via WEB
^___^
 
margodgl
margodgl il 29/04/09 alle 14:09 via WEB
-__°
 
 
phiIalethes
phiIalethes il 29/04/09 alle 18:21 via WEB
^__*
 
Katartica_3000
Katartica_3000 il 29/04/09 alle 18:42 via WEB
^_^..sorrido...ormai credo solo in ciò in cui ho voglia di credere....umanità compresa!Buon pomeriggio a te..filosofo!;-))
 
donnadaipassiperduti
donnadaipassiperduti il 02/05/09 alle 20:31 via WEB
realtà,sogno,fede,pensiero religioso,sociale,mi sono persa molto..semplificando credo che l'uomo,essere pensante usa la ragione.La razionalità spesso inquina il nostro modo di vivere e non ci fa cogliere la nostra vera essenza.Con la ragione, molto spesso non si raggiunge l'auspicata felicità perchè vengono repressi i nostri innati desideri.Essendo l'uomo un essere sociale,spesso si conforma alle regole e non segue le direttive dei suoi desideri.Tra il sogno e la realtà,spesso si intromette il pensiero religioso,che per molti diventa il surrogato migliore per lenire le proprie infelicità,quasi un donare la sofferenza per ottenere una gioia futura.L'uomo si è sempre rifugiato nelle religioni,per bisogno interiore,per sconfiggere la propra limitatezza, per elevarsi in un regno superiore.La religione è un dogma,si accetta o si rifiuta,meglio però della religione economica (alias potere economico) che mercifica l'uomo e non lo vede nella sua interezza di corpo e spirito,ma solo come oggetto di scambio.Nella vita si sogna per dimenticare la realtà,che a sua volta si copre di ricordi,si cerca la spiritualità nelle religioni,vivendo nel materialismo..Un bel po' di confusione,direi..Direi che l'uomo,semplicemente ha in sè semi che nasconde.Se ci fermassimo,se allontanassimo il pensiero che spesso inquina,così come la ragione,e ascoltassimo i segni che il nostro sè ci invia nel silenzio e nella riflessione,troveremmo le risposte che cerchiamo.Quelle risposte religiose,umanistiche,filosofiche,esistenziali,sociali,che più sono in armonia con il nostro essere.Qui,forse sta il segreto del tanto interrogarsi,il segreto della ricerca dell'equilibrio e della stabilità,pur nel continuo divenire ed arricchimento degli avvenimenti..
 
animalibera_60
animalibera_60 il 27/03/10 alle 13:18 via WEB
Filosofia,psicologia,metafisica,morale,io......concludo..di ave fatto una scelta su uno dei tre.....un saluto Caassandra.
 
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