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Borsa: pioggia di vendite sulle banche. Tassi Btp salgono al 6%
(ASCA) - Roma, 11 giu - Una seduta iniziata bene e finita
malissimo a Piazza Affari, con una flessione dell'indice Ftse
Mib pari a -2,79%.
L'irrazionale esuberanza per il piano di salvataggio delle
banche spagnole, tutto ''made in Eurozona'', e' durata poco
per due motivi.
Il primo tutto inerente al progetto di salvataggio: appare
ragionevolmente certo intorno ai 100 miliardi, ma non si
capisce da dove arriveranno. Se il denaro giungesse dal fondo
temporaneo Salva-Stati aumenterebbe il debito pubblico sia
della Spagna, il beneficiario, e sia, pro-quota, quello dei
paesi contributori. Se il denaro arrivasse dal fondo
permanente Salva-Stati, operativo dal prossimo luglio, allora
crescerebbe solo il debito pubblico della Spagna, mentre
l'Esm sarebbe creditore privilegiato nei confronti di Madrid
rispetto a tutti gli altri obbligazionisti. Uno scenario che
renderebbe ancor meno appetibile per gli investitori privati
comprare ''carta della Spagna'', che verrebbe penalizzata in
caso di default o ristrutturazione del debito pubblico di
Madrid.
Il secondo fattore di incertezza resta il destino della
Grecia in attesa delle elezioni politiche di domenica
prossima.
Cosi' i rendimenti dei titoli decennali spagnoli sono
saliti al 6,42% e, per trascinamento, quelli dei Btp hanno
toccato il 6%, con lo spread sul Bund risalito oltre quota
360 punti.
Sul listino milanese ne hanno fatto le spese i titoli
delle banche a causa della loro esposizione ai titoli di
Stato. E' cosi' arrivata una ondata di vendite con ribassi
piuttosto significativi: Unicredit -8,81%, Banco Popolare
-5,92%, Intesa SanPaolo -5,92%, Mediobanca -5,62%, Mps
-3,92%.
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