Creato da jared.fitch il 28/07/2009
se non puoi mangiare la malinconia, almeno guardala
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Le zampine di Gregorio ronzavano quasi,
quando si avviò a mangiare.
Le sue ferite dovevano del resto esser già rimarginate poiché non sentiva più nessun impedimento;
n'era anzi stupito, e si ricordò che un mese prima si era fatto col coltello un piccolo taglio al dito, e che ancora due giorni innanzi la ferita gli doleva abbastanza.
Sarei dunque ora meno sensibile? pensò, e già stava succhiando ingordamente il formaggio, verso il quale s'era sentito attrarre con violenza più che verso tutti gli altri cibi.
A rapide boccate e con lacrime di soddisfazione divorò i legumi e la salsa;
i cibi freschi invece non gli piacevano: non poteva neppure sopportarne l'odore e anzi trascinava un po' lontano quelli che preferiva.
(Franz Kafka)
Man soll sich nicht dicke tun mit seinem Schicksal.
Ich bin Gegner des Fatums.
Ich bin kein Grieche, ich bin Berliner.
(Alfred Döblin)
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Post n°19 pubblicato il 11 Dicembre 2009 da jared.fitch
La sua presenza portava alla commozione, il suo aggancio al trasporto, e tanti restavano nel luogo anche quando il fervore si era sopito e la passione smorzata. Lui si allungava contro le ombre e strascicava il passo lontano. Si era rimpicciolito e appariva evanescente, la sua figura collassata e doveva stringersi a un qualche cuscino per non essere sbattuta a destra e a sinistra. I fantasmi lo popolavano e Lui ricambiava con un digrignare di denti e uno sbattere di imposte, non si faceva tanto facilmente disconnettere dalle visioni anche se passava buona parte del sonno ad occhi aperti, intento ad architettare genie nuove, apparentemente incoerenti, posseduto dal Mondo Nuovo e dalle speranze che sarebbero sopravissute anche alla sua eventuale dipartita, era un appassionato, un brivido. Passava con una semplicità irrisoria dal Pozzo al Cielo e non conosceva paesaggi intermedi. Tutti lo temevano e lo amavano perché era un entusiasmo essenziale, un uomo che credeva fermamente ai propri deliri. Quando il mattino tornava ad affacciarsi sulle Isole Dense sentiva le gambe farsi a cavalletta e la parola prorompergli dai polmoni insieme al respiro, allora rinveniva a scatenare le pulsioni degli altri attraverso la propria decolorazione comportamentale, viveva, essenzialmente, per quello che riusciva a trasmettere. Doveva combattere altri Demoni, comunque. |
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