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Post N° 5


A CHE SERVE L'ARTE PROVOCATORIADEL XXI SECOLO, SE APPARE I. N. C. O. M.P. R. E. N. S. I. B. I. L. E.ALLA MASSA?
"Nell’ attività artistica v'è un fine diverso da essa stessa,è preferibile chi sbaglia volontariamente,al virtuoso." (Aristotele)Nello  sbaglio esiste il messaggio sociale,a volte troppo criptico,destinato a pubblico elitario.L’artista quindi si dissocia e contesta.Una sorta di malato mentaleche fissa il muro cercando di vedere un tramonto.L’arte concettuale per aver senso d’esistere deve D. A. R. E. .Deve rientrare nella sua funzione sociale.Deve servire a denunciare e a sensibilizzare la coscienza .L’arte deve stupire, per rivalutare il nostro quotidiano!Per imprimere nella mente importanti nozioni,ma, aldilà di questo, c’è proprio qualcosa che deve scattare dentro,quando ci troviamo di fronte a lei.Per questo motivo il linguaggio non deve essere sibillino,deve giungere a chiunque, non all’elitè!L’elitè non cambia la storia, la folla invece si!Lasciamoci condurre, chiedendo spiegazioni!L’opera d’arte intesa come spazio mentale in cui riflettersi,e’ il cardine di un processodi esplorazione e  riprogettazionedella propria  e  della sociale identità.