pianetaMARTE

Post N° 8


Valutare discernere e sceglieree’ un’urgenza di questo tempo.Impegnarsi significa rendere più grandeil nostro deserto,e dilatare la nostra solitudine.Credo che la società abbia il timoredi sentirsi incapace di inventare e programmare l’avvenire.Istituzioni e classi politiche vogliono metodi e regole di confronto, invece di progettareciò che la società vuole, cosa sceglie, quale futuro prevede di realizzare.Il sintomo di questo bisogno di creare metodi e regole, è la giustizia, come metro di giudizio e di cammino:la giustizia punisce, condanna, discrimina,essa regola solo i conti con il passato.I nostri occhi sono rimasti troppo tempo, e a lungo,rivolti all’indietro, e il cuore non ha avuto la libertà coraggiosadi rivendicare la nobiltà di uno sguardo che ha urgenza di guardare verso cio’ che deve venire e accadere.Chiedo alla coscienza del paese di liberarel’immaginazione del futuro, di saper gridare che il tempo delle doglie e’ ormai giunto.Non voglio guardare avanti.Il futuro mi impegna a vivere ogni rischio.Al bando l’oppressione del modellopolitico e culturale di riferimento!L’unico modo per  uscire dall’oppressione del  potere,social/politico/legislativo e’ l’arte, la musica, la letteraturaL’arte e la letteratura hanno la capacità di ESPRIMEREil reale, non di RAPPRESENTARLO!L’arte PROPONE non IMPONE, per questo essa non dominail gusto ma vive al di là di piacere e sapere.L’arte è vita nova, non soffochiamola in grammatiche mute.
Andros