pianetaMARTE

Post N° 13


"La storia futura non produrrą pił rovine. Non ne ha il tempo" (Marc Augé, "Le temps en ruines")
La poesia opera delle diagnosi compiendo confronti.Ne trae conseguenze di giudizio,componendo metafore espressive efficaci, quando vi riesce,capaci di incidere il corso degli eventi."The Ground Zero" come "il muro Occidentale o del pianto",come viene chiamato a Gerusalemmeil muro residuo del tempio di Salomone.Il muro e' un luogo di transito,dove gli Israeliti sostengono che "Dio" ascolti.Laicamente intendendo e' il luogo del valore.Vi cresce anche una pianta,segno di vita, interrotta ma viva:nei ricordi, nelle pietre mute e deflorate,nelle vite spezzate ma pulsanti di innocenza.Un muro fatto di identita' incenerite ed ammassate,in una costruzione invisibile che si regge in piedi da sola.Un luogo di consapevolezza,dove la "terra", nonostante cemento e anniancora vomita sangue.