pianetaMARTE

Post N° 15


   
Quasi impossibile per il cinema contemporaneo,fuggire al destino che lo vuole fatto di scarti:se lo scarto è ciò che resta,di un prodotto dopo il consumo, in un universo dove tuttoè già stato consumato gli unici materiali ancora disponibili sono inevitabilmente da reperirsi  nelle discariche della visione.Così ad esempio Oliver Stone fa del suo _Natural born killers_ un gran frullato visual concettuale, in cui non solo,vengono mostrati i materiali dichiaratamente degradati,ma tutti i codici e gli alfabeti visivi vengono riciclati in un collage rapidissimo e frenetico che fa dell'immondizia visualeun delirio lisergico, rendendo la testa dello spettatore similead un punching ball dopo un allenamento intensivo di box.Così in modo analogo John Carpenter, David Lynch, Pedro Almodòvar,e Richard Stanley, trafficano con scorie e detriti, con avanzi e relitti umani, creando "incubi" pop attraversol'esasperazione allucinata dell'iconografia del cinema perbene.