pianetaMARTE

TERRONI? Sì,(PERò)SIAMO CALABRESI. Un "però" sottinteso che molti non capiscono. O potrebbero non capire. MALAVITOSI? Quelle ingenue camicie bianche con l'apparecchio ai denti dice il contrario. Perché l'ostinazione de "gli ultimi (presa di coscienza stoica di essere ultimi) saranno i primi" è cinismo. Un'autoironia che ci aiuta, noi calabresi. Mi commuovo a vedere le immagini alternative della campagna nel link sull'organizzazione giovanile antindrangheta Ammazzatecitutti. Fa spavento un'azienda dal così alto fatturato come la mafia. Ben vengano queste dissacrazioni, anche se non a tutte i calabresi piacerà. Ma chi se ne frega! E sai perché? Perché devono imparare ad essere meno provinciali, meno suscettibili. Non importa che paghino Toscani e non un artista del luogo, l'importante è far parlare. Mi basta. E sai anche perché? Perché le mazzette che prendono i politici (qui non posso menzionare fatti inerenti e situazioni per evitare danni giudiziari) di qualunque colore politico sono molto più alte. Concorrono con le mazzette della mafia.

ok...far parlare e' perfetto, sono d'accordo con te! I mezzi PERO'dovrebbero essere piu' efficaci chiari e trasparenti e soPprattutto si dovrebbero attuare campagne antipizzo. Questo e' un inizio...si spera NON SI FERMI QUI! Non avrebbe senso solo un briciolo di clamore! PROTESTA A 360°, con azioni politiche-artistiche-sociali decisive!

Mi provochi? Le campagne antipizzo non servono a un cazzo! Ai commercianti piace pagare il pizzo, lo preferiscono. Li vedo, li vivo. Hanno bisogno della maschia forza del più forte, l'assicurazione contro il teppistello. Questa assicurazione che lo Stato non dà, la offre la Mafia. E questo fascino del potere, conquista. Lo Stato dovrebbe rispondere con la guerra a questo altro Stato che gravita all'interno. Se non lo fa, è perché ne è connivente. Non servono altre campagne! Educazione? I più educati a scuola, mi ricordo, erano i figli dei mafiosi. I più rispettosi. E non spacciavano nemmeno. Perché a scuola si imparano le buone maniere.Mi ricordo, sì, io mi ricordo. E potrei parlare.

Non entro nel particolare Mafia e Pizzo, non lo conosco a sufficienza, per poter contestare o esporre argomentazioni efficaci,lascio a dire a te che sei del posto... Credo che un punto di riferuimento sia l'UNIONE, la SENSIBILIZZAZIONE senza quella non si conclude una mazza!! "Tanti possono fare molto". Con arte e non solo.

NON DIMENTICATE, L'ARGOMENTO DEL MIO BLOG E' L'ARTE COME MEZZO DI CONTESTAZIONE E DENUNCIA, non mi permetto far considerazioni su contesti politico sociali che non conosco appieno, direi cazzate e preferisco evitare...;0)

Trovo le foto della camagna troppo complesse per un pubblico medio basso, che poi e' il popolo. Quindi poco efficaci, e agli occhi deoi piu' offensive.

Non mi sento offeso.Anzi, autoironia. E' un'utopia credere che poi il popolo debba sempre essere quello di tanti anni fa? Un popolo ancora insensibile? Beh, ti chiederai, che le massaie e i pantofolai esisteranno sempre. Quindi i pigri di pensiero. Ma qui si tratta di camicie bianche adolescenziali e pulite in contrasto con il sangue della cronaca come immagine purtroppo più conosciuta Poco efficaci saranno certe omelie solite che non valgono una guerra santa.

Conta l'impegno, la consapevolezza di volersi 'determinare e collocare' in uno spazio di valori totali e non ai margini del proprio tempo. Essere dentro i propri limiti di espressione, come contenuto nelle dimensioni di una vicenda comune che potrebbe concludersi senza l'apporto di qualche traccia esteriore capace di durare.
Si può vivere nella unitarietà di un contesto a vari livelli di ricezione e di reazione (e quindi di stimoli culturali) e ritenere allo stesso modo che altrove, storicamente superata l'ideologia del rifiuto.
Francamente O. Toscani mi sta sul cazzo pure a me, anche se all'Universita in sociologia della comunicazione ha fornito spunti per seminari, ricordo. Il problema della connivenza della mafia è : quanto in noi c'è di mafioso;<bquanto la giustizia sia percepita come tale> dalla mancanza di emissioni di fatture fiscali, la convinzione che evadere se si può sia un bene , a certi comportamenti illegali dalla stessa parte delle forze dell'ordine.
Una pretesa di rispetto delle leggi impossibile,(pensiamo alle leggi contro il proibizionismo) un controllo a spot, random, la finanza stessa: sotto a chi tocca e siccome servono soldi, a chi capita randellate di multe.
La mancanza di autorevolezza, di una vera ideologia chiara, o se vogliamo una morale. Stare dalla parte del giusto quando non si capisce cosa cazzo sia questo "giusto" diventa quasi impossibile, oltre che difficile.
L'impegno civile nell'arte è sempre esistito, ma non basta dichiararsi contro, azioni positive scomode, dopo la denuncia, la prassi e il superamento della solitudine, fondamentale per l'uomo del Sud

Quanto di mafioso c'è in noi, ripartiamo da qui. Si ritorna alla teoria di uno Stato connivente. Che non vuole sterminare altri Stati.

Si, mi trovo d'accordo sul superamento della solitudine. Anche se insisto sul dire che l'arte contemporanea deve essere piu' presente, per dare un aiuto a sfondare i muri dell'omertà e dell'ipocrisia. Lanciare messaggi chiari, scendere dal piedistallo ed entrare nella folla, camkminando e vivendo la gente che subisce questa piaga...solo cosi' puo' imparare a parlare, a lanciare uno SLOGAN di aiuto, CHIARO E DECISIVO!

Sono alla metà della visione del video. E ancora ho visto i solito coretti da stadio giovanilisti e non ho visto una azione provocatoria. Tipo: andare in una chiesa e distruggere il tempio dei farisei come faceva Cristo nel momento in cui il prete sta officiando funerali ai mafiosi e dirgli che ci sono altri preti che iniziano invece l'omelia, quando officiano alle vittime della mafia, dicendo "io non conosco Dio,anzi, non so più da che parte sta". Lesson dissacratoria n°1.

No proprio non ci siamo! Non volevo che il mio post diventasse diatriba politico-sociale di chi sa e chi non sa...RIPETO! NON DIMENTICATE, L'ARGOMENTO DEL MIO BLOG E' L'ARTE COME MEZZO DI CONTESTAZIONE E DENUNCIA. Il soggetto del post e' stato dimenticato o assecondato, ed era quello che mi premeva. Secondo me Filottete 4 camicie bianche e una scritta si incidono ben poco nella morale sociale! Lo spunto e' buono, il risultato scarso e poco immediato! QUESTO IL MIO MODESTO PARERE!

In sicilia non é successa una cosa tanto diversa. Solo che a curare la campagna anti-mafia non era Toscani, piuttosto il presidente della Regione Sicilia stessa. Ora, al di là delle scelte artistiche che un artista, o presunto tale, che si occupa di pubblicità voglia seguire. Mi piacerebbe porre l'attenzione sulle parole con cui si presume di combattere il cancro di questo paese. "La mafia é una montagna di merda" o "La mafia fa schifo", sono slogan che non contengono alcun messaggio. E' un modo superfiaciale di accostarsi ad un cancro così grande. Sono frasi che, volendo farsi portatrici di una sensibilità universale, per giungere a tutti, diventano un'offesa per l'intelligenza umana. A mio avviso, al di là dell'artisticità che produce la forma che,a sua volta, fornisce l'attrattiva, é giusto curare un contenuto, chiaro, possibilmente. Se poi l'arte incontra il contenuto, fondendosi, ben venga. Se poi questa fusione proviene da chi conosce veramente questo cancro, meglio. Non sono i grandi nomi a produrre necessariamente le grandi opere. Specialmente se questo é il risultato.

Apprezzo molto il tuo commento, a tratti si discosta dalle mie idee, ma e' ben argomentato e comprende l'argomento di cui mi premeva discutere "arte come mezzo". Grazie.

Perdonami, non volevo discostarmi tanto.Se è di mezzi d'arte che voglio parlare, si tratta proprio di performance tipiche del teatro dell'Oppresso, quella descritta nel messaggio in cui faccio riferimento ad una incursione nel tempio dei farisei. Non volevo dare una lezione di chi sa e chi non sa. Solo aiutare con altri mezzi artistici la battaglia per quel dato scopo. Mi piace per esempio, nel link, la scritta sul muro "abbasso la mafia", come muro omertoso da abbattere. Le camicie bianche dei ragazzi di Toscani per me rappresentano un muro più pulito, orgoglioso. Ma come mezzo artistico, anche utile per la durezza altra a cui rimanda agli occhi. Scusa ancora se mi sono espresso male o infervorito e distaccatomi a volte dal tuo tema.

...Scusarti di che...e' cio che pensi, hai detto la tua, e' la tua terra e ti sta a cuore, ed e' giusto che sia!...Volevo solo fare un appunto, tu sai interpretare e vedi in quel muro omerta' da abbbattere e nelle camicie bianche un muro più pulito, orgoglioso. Ma c'è chi, e corrisponde al 60% della popolazione in quelle fotografie non sa andare oltre, sa leggere solo il significato apparente, cioe' una scritta offensiva, ragazzi che sorridono,muri imbrattati di colore, o giornali che riportano fatti di cronaca....Quello che dico e rimarco Filottete e' che in Calabria come nella maggioranza dei paesi e paesini d'italia, c'è gente intellettualmente ingenua, che purtroppo per casistiche, problemi o chissà altro vede solo quello che guarda e legge. Questo intendo, quando continuo a ribadire che l'arte deve essere meno aulica, sopprattutto in occasioni come queste che aprono un dialogo!

io sono calabrese e sono pienamente d'accordo con te.....ciao.......