Questo blog è nato con la volontà di conoscere e far conoscere alle altre provincie i vari problemi con cui l'edicolante si trova a convivere per colpa della distribuzione di Vicenza.
Spero proprio che con questo blog si riesca a trovare utili notizie e alcune soluzioni per riottenere giustizia.
Non immaginavo di trovare colleghi superficiali e indifferenti su come la nostra Distribuzione ci tratta.
E' inconcepibile dover subire alcune situazioni intraprese dalla Distribuzione, anche dal fatto che si sentono potenti per la loro monopolizzazione.
Ma non concepisco sopratutto cosa servono i sindacati (che sono pagati, non si sa per cosa, visto che alla fine il risultato delle soluzioni sono a favore dei padroni).
E non concepisco nemmeno perché tra noi colleghi non ci sia dialogo, non ci sia la volontà di ricercare assieme un modo per aver giustizia.
Io non voglio essere indifferente, ad una collega che mi dice "questo è il sistema e non si può far niente i sindacati hanno già fatto molto".
Anche se gli metti davanti tutte le prove, niente gli fa cambiare idea (ed è per questo che ho inserito il video "La lezione di Roger"- non è giusto farsi condizionare quando le convinzioni altrui tendono a limitare noi stessi).
Sono del tutto sicuro che se ci ritroviamo tanti assieme, se abbiamo la volontà di essere veramente dei leader (come nel video "Le qualità fondamentali" dove viene messo in risalto consapevolezza di se, fiducia in se stessi) riusciremo a ottenere giustizia nei riguardi della Distribuzione, e anche dei sindacati.
Un aforisma : "Nulla è impossibile per colui che osa" al massimo non siamo codardi.
Ma adesso veniamo alla descrizione dei problemi che io ritengo provinciali e non nazionali come la liberalizzazione, le poche riviste date e gli abbonamenti dell'editore.
1- Qui a Vicenza e provincia, probabilmente anche la provincia di Treviso (visto che sono gli stessi padroni), siamo stati obbligati (grazie anche ai sindacati) a dare un acconto (più o meno un estratto conto) per coprire la settimana del RID.
Ogni mercoledì dalla banca viene prelevato l'estratto conto precedente, e così per coprirsi questi 7 giorni hanno richiesto questo acconto.
Se non erro il contratto nazionale dice che l'edicolante paga la fornitura dopo 7 giorni; una proposta dei sindacati SINAGI datata 22 maggio 2012, (http://www.sinaginazionale.it/upload//1337679863_Circ85-2012b.pdf) chiede di portare a 30 giorni il pagamento dell'estratto conto. Allora non comprendo, perchè qui da ottobre 2010 abbiamo dovuto pagare in aggiunta un acconto infruttifero.
Io per colpa loro, tra acconti, perdite clienti, più riviste invendibili che non quelle vendibili, sono costretto a continuare a chiedere prestiti.
2- Altro problema è quello del modo di pagamento dell'estratto conto, qui prediligono il RID (visto che si ritrovano l'acconto infruttifero e che non pagano la spese bancarie del RID inserite nel nostro estratto conto) o con l'assegno.
Io ora pago 62,40€ all'anno per spese RID, e appena mi stabilirò un pò in banca chiederò di usare il bonifico, ma con il loro monopolio è improbabile che l'accettino.
3- Il sistema per la richiesta di rifornimento mancanze e comunicazioni è un altro nocciolo qui a Vicenza; siamo costretti ad usare foglietti attaccati alle bolle, telefono e fax, mentre si potrebbe usare email senza spese ulteriori.
Poi il sistema qui tra distribuzione e edicola non è informatizzato; c'è un programma chiamato Ediweb (1€ al giorno) per avere la bolla in email, le foto delle riviste (a volte anche sbagliate), e una statistica delle riviste ricevute e niente più. Io la maggior parte del tempo lo consumo per inserire a mano i dati delle nuove riviste nonostante che abbia già un programma migliore (Inforiv).
4- Al venerdì e al sabato, ci vengono sempre dati, qualche corriere della sera e gazzette dello sport in più rispetto agli inserti.
Il problema sta che nelle rese ci vengono spesso addebitati anche gli inserti che non abbiamo, e diventiamo matti per recuperare l'errore, senza tener conto delle spese del fax ai sindacati.
I sindacati dicono che sono gli editori ad aumentare il rifornimento dei quotidiani,ma non ci credo, penso più ad un sistema per recuperare qualcosa in più da sbadati edicolanti.
A questo punto cerco risposte reali dagli edicolanti di tutta Italia per avere delle prove e iniziare verso gli edicolanti vicentini un convincimento di lottare verso chi fa ingiustizia.