Creato da: piccola_sarta_cinese il 17/08/2005
la notte di luna non accendere la torcia, se l'accendi la luna si addolorerà.
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Con i tacchi o senza?
Post n°27 pubblicato il 22 Agosto 2005 da piccola_sarta_cinese
Ore 16:30. “DRIIN DRIIN”, squilla il telefono: “Pronto?” “Amooore, sono io, ti volevo dire una cosa”. Un entusiasmo travolgente traspare da queste parole. “Siiii?” “Ho organizzato una seratina davvero niente male…, vedrai, vedrai… Passo a prenderti alle sette e mezza. Mi raccomando, fatti trovare pronta!” “Dimmi almeno dove andremo!?” “Sorpreeeesa.” Ore 16:32. Sarà meglio che inizi a prepararmi, sembra si prospetti una serata interessante. Devo farmi bella. Faccio mentalmente la lista delle cose da fare.
“Mamma vado in bagno, se squilla il telefono fatti lasciare detto chi è, e dì che richiamerò più tardi.” Ore 16:34. Entro in bagno. Ore 18:17. Esco dal bagno. Adesso devo pensare all’abbigliamento. Stavo pensando che forse non sarebbe una cattiva idea se mi mettessi quell’abitino sottoveste di seta nera, è così carino, e poi… se non lo metto stasera, chissà quando mi ricapiterà l’occasione. E le scarpe? Beh, l’abito è molto corto serve un tacco alto, che slanci la figura. Decisamente i sandali di swarovski, elegantissimi, tacco 10cm; forse un po’scomodi, ma per una manciata di ore posso stringere i denti. Sarà meglio che prima di vestirmi pensi al trucco. Trucco, trucco, trucco… c’è, ma non si vede, è il più difficile da creare, niente fretta, mano ferma e concentrazione. Ecco fatto. Che ci voleva?! Ho fatto davvero presto. Non rimane che vestirmi e sono pronta. Che ora si è fatta? Le DICIANNOOOOVE? Già? Non puoi distrarti un momento che un’ora è già passata! Eppure avevo fatto così alla svelta… Mi dirigo verso la mia camera, estraggo l’abito dall’armadio e le scarpe dalla loro scatola; scelgo l’intimo, lo indosso, indosso il vestito, indosso le scarpe, prendo la giacca e mi dirigo verso il salotto. Aspetta! Un ultimo sguardo allo specchio… Ecco, adesso sono pronta. “Dliiin, Dlooon”. Il campanello. Mi affaccio alla finestra: “Arrivo, amore.” Che strano, non è ancora andato a casa, è uscito dal lavoro ed è direttamente passato a prendermi. Deve ancora prepararsi. Ed io che ero stata così puntuale… “Come dici? Non ho sentito, puoi ripetere?” è un po’ lontano, sicuramente ho capito male, “battuta di pesca in padule? Noi e un sacco di altra gente? È meglio che prenda un repellente per le zanzare?!?” Barcollo (è colpa dei tacchi alti). “Sì, sì, tutto bene. Che bello! Un’idea fantastica! Scendo tra un momento, forse è meglio che cambi le scarpe.”
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