La Fenice del Cielo

La calma e la pazienza sono le virtù dei forti.

L'impulsività e l'impazienza... NON SONO VIRTU'. Sono difetti! Difetti che ti procurano solo guai. Ah, gran bella cosa essere dotati di calma e sangue freddo… Non che non si possano apprendere ma… quanta fatica e quanti pasticci nel frattempo…

Come vorrei avere veramente le ali e poter spiccare il volo, librarmi nell’etere, sentirmi libera, svincolata da tutto e da tutti…

Gran bella cosa la libertà, l'indipendenza... nessuno che sta sempre lì a osservarti, che ti chiede il perchè e il per come di quello che fai, che ti segue, ti controlla...

Ca***, non è possibile! Non puoi fare niente che ti senti sempre osservato... Attento a quello, occhio a quell’altro… E CHE PALLE! Mi sono rotta, me ne frego! Me ne voglio fregare… no, non è possibile! Ti costringono a fregartene! Devi sempre rendere conto a qualcuno… perché eri lì? Cos’hai fatto? Dove sei stato? Chi hai visto? Con chi hai parlato? Ti abbiamo visto, eh!

BASTAAA! Non ne posso più, mi sento vincolata, impedita nei movimenti… Fra un po’ manderò tutti al diavolo e ben che finita!

Hanno visto ciò che non dovevano vedere? Amen. Faranno domande? Amen. Non sono tenuta a rispondere. Mi guarderanno con sospetto? Amen! Non sono fatti loro. Non devo rendere conto a loro. Non voglio rendere conto a loro. NON VOGLIO RENDERE CONTO A NESSUNO!

In realtà credo di essere arrabbiata più con me stessa che con loro. Sono io che ho sbagliato. Sono io che non ho ancora imparato a tenere a freno la mia impulsività, il mio istinto; sono io che non ho ancora imparato a far prevalere la razionalità quando è opportuno farla prevalere.

Il fatto poi che ci sia sempre qualcuno lì pronto a chiedere il perché e il per come di ciò che faccio non appena faccio qualcosa di ‘strano’ o che comunque desta interesse o curiosità è senza dubbio una cosa che mi irrita profondamente.

Ma lo sfogo di oggi è soprattutto uno sfogo rivolto contro me stessa.

Ho agito come una perfetta impulsiva, senza riflettere abbastanza, ma soprattutto senza dare ascolto alla mia testa, che mi aveva suggerito di non rischiare… Brava cretina. Ecco cosa sono stata. Una perfetta imbecille. E gli insulti in questo senso non si sprecano.

Vabbè, ormai è fatta. Spero solo di aver dato nell’occhio meno di quanto ho temuto… e temo… Se così non fosse… CHI SE NE FREGA! E cercherò di convincermi che è veramente così.

RdG