Creato da: piccola_sarta_cinese il 17/08/2005
la notte di luna non accendere la torcia, se l'accendi la luna si addolorerà.

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« Le porte della volieraIL SANTO DEL GIORNO »

4 GIORNI

Post n°98 pubblicato il 14 Ottobre 2005 da piccola_sarta_cinese
Foto di piccola_sarta_cinese

Era da circa un mese che lo incontravo ogni mattina, a lezione. La nostra amicizia si era fatta via via più intima. Dalle prime chiacchierate riguardo allo studio eravamo arrivati a parlare dei nostri reciproci problemi sentimentali.
“Sto con un ragazzo, si chiama Luca, mi ha fatto tante di quelle corna…”
“Perché non lo lasci?”
“Non è facile, dopo quattro anni. E poi sono molto attaccata alla sua famiglia.”
“Non stai mica con sua madre, sai? Per me non ce la fai e basta.”
“Forse, siamo praticamente cresciuti insieme, non sono mai stata senza di lui, la cosa mi spaventa un po’.”
“La lezione è finita, io vado a prendere il treno.”
“Anch’io, andiamo insieme?”
“Andiamo.”
“Tu cosa mi dici di te? Ce l’hai la ragazza?”
“C’è una con cui sono stato per due anni, ora non stiamo insieme, ma continuiamo a vederci. Oh no! Il mio treno è stato soppresso, il prossimo partirà tra due ore.”
“Bah, se vuoi ti faccio compagnia, posso restare, oggi non ho niente da fare.”
“Bene, facciamo una passeggiata?”
Camminammo come due turisti che visitano la città per la prima volta. Rapiti da quei luoghi magici, eppure così familiari. Dopo un’ora ci sedemmo su una panchina, proprio davanti alla statua di Leon Battista, dall’altro lato della piazza centinaia di persone attendevano pazienti il loro turno d’ingresso al museo.
“Da grande vorrei fare lo scrittore.”
“Sul serio? Io non so cosa voglio fare da grande. Ogni giorno vorrei intraprendere un mestiere diverso. Non ho le idee molto chiare...”
“Si è fatto tardi, è meglio andare altrimenti stasera non torniamo a casa.”
“Già, è tardissimo, corriamo.”
“Io mi fermo qui, questo è il mio binario.”
“Ok, allora a domani.”
“Sì a domani.”
Durante il viaggio lui fu il mio unico pensiero. Arrivata a casa non feci altro che pensarlo. Non mangiai per l’emozione ed andai subito a letto. Come sempre riuscii ad addormentarmi in breve tempo dimenticandomi di tutto. (Stratagemma a cui ricorro ancora oggi quando voglio che la notte passi in fretta.)
La mattina arrivò prima di quanto avessi sperato. Mi preparai velocemente, ma senza trascurare nessun dettaglio e mi avviai verso la stazione.

(continua...)

 

 
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