VIVERE PER ESISTERE!Cerca sempre di lasciare la tua impronta, in ogni giorno della tua esistenza,in ogni persona che incontri,in ogni posto dove andrai...vivere significa esistere,esserci, lottare per le proprie idee e soprattutto per la propria libertà! Non so ancora come gestirò questo mio blog...ma spero inanzitutto di rispettare sempre il resto del mondo,con le sue idee e le sue diversità e poi boh ..forse lasciare un'impronta ogni giorno,magari con il vostro aiuto,con le vostre idee ed esperienze! |
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Post n°14 pubblicato il 19 Gennaio 2012 da piccolodelfino.78
MINORI IN CHAT
Nel periodo estivo ma non solo, per molti ragazzi si crea il problema di come passare il tempo: si accende il pc, è facile, è come aprire un frigorifero, ma hanno 11/13/15 anni, a questa età li muove la curiosità verso mondi nuovi, verso il sesso, si tuffano nel mondo della chat, ingenuamente e spinti dal desiderio di conoscenza, sicuri di saper badare a se stessi, sicuri di essere in grado di schivare ogni insidia.
Eppure chi di noi, pur essendo maggiorenne, non si è lasciato affascinare da questo mondo bellissimo della chat, e almeno inizialmente con grande ingenuità si è fidato di chiunque, ma avevamo alle spalle un’esperienza di vita, che questi giovani non hanno, possono essere facilmente influenzati, con lusinghe, con proposte.
La chat è un mondo in piccolo, un concentrato di bene e di male, e nonostante siano state create delle stanza apposite in Digiland come spazio giovani, proprio per permettere a questi ragazzi di avere amicizie virtuali e non con dei coetanei, la curiosità li spinge verso altre stanze, stanze piccanti o stanze a tema particolare, assolutamente inadatte a minorenni, la cui mente potrebbe essere facilmente manipolata, inutile far finta che non esistono pedofili, persone che cercano sesso di gruppo, persone dedite a pratiche di sesso violento, che troverebbero terreno fertile, e non solo, potrebbero incontrare sedicenti personaggi che potrebbero tentare di estorcergli soldi, o informazioni personali, numeri di telefono.
I moderatori, per loro responsabilità morale, cercano di vigilare su questi ragazzi, spiegando i vari pericoli in cui possono incorrere, a volte giungendo ad escluderli da alcune stanze, vigilando sul loro comportamento in pubblico, ma è troppo poco, non si può sapere cosa accade nei privati, non si può garantire un controllo 24 ore su 24, e sappiamo bene che vietare qualcosa porta specialmente i ragazzi ad insistere, ad intestardirsi nel loro intento.
Ho parlato di responsabilità morale, perché la responsabilità e la tutela dei minori spetta al genitore, il suo ruolo anche in questo è importantissimo, sta a loro invece che vietare spiegare le insidie, spiegare che il sesso è una delle cose belle della vita, ma non è questo il luogo dove iniziare a fare certe esperienze, vigilare durante il periodo che sono in chat, anche come momento di condivisione, una cosa da fare insieme, consigliandoli e indirizzandoli nelle stanze a loro adatte, spiegando di non fornire dati personali, di non accettare incontri, in questo modo il gusto del proibito perderà la sua importanza e rendersi conto effettivamente di quanto tempo dedicano a questo passatempo.
Non possiamo pretendere che la baby sitter del 2000 sia il computer, come prima lo era la tv, figli comunque parcheggiati davanti a un monitor, non si possono derogare ad altri le nostre responsabilità di genitori, e sperare che qualcuno mosso dalla propria coscienza, li tuteli come può, spesso ci viene da chiederci, quando un ragazzino di 13 anni sta in chat alle 11 di sera, i suoi genitori dove sono? E a vederli scrivere annunci disinvolti di ricerca di sesso, (forse un gioco) fa stringere il cuore e salire la rabbia, dettata dall’impotenza di non poter fare di più.
I genitori possono fare molto, possono fare in modo che questo passatempo non si trasformi in un esperienza negativa,in un qualcosa che potrebbe precludere la serenità futura, che un gioco virtuale si trasformi in una triste realtà, inutile demonizzare il mezzo e dare ad esso la colpa…questa è chat….il resto è vita.
E ora ragazzi ci rivolgiamo direttamente a voi, non serve a niente chattare di nascosto, mentire sulla propria età, truccare i profili, cercate di fidarvi di chi vi sta intorno, dei moderatori di Digiland, dei vostri genitori, segnalate situazioni incresciose che possono capitarvi, o che state vivendo, mentire su questo è mentire a se stessi, dimostrate di essere grandi e responsabili, questo ci dite in chat, bene vi stiamo dando fiducia, entrate nelle stanze a voi dedicate, parlate con ragazzi della vostra età, non date a nessuno il vostro recapito o il vostro nome, non incontrate sconosciuti. Un piccolo consiglio da 2 vecchi babbioni moderatori, se cercate l’amore o di far battere forte il vostro cuore, di provare cosa è questo benedetto sesso di cui tutti parlano, spengete il pc e scendete al muretto sotto casa, al giardinetto del quartiere, e offrite un gelato a quella ragazzina che vi guarda da un po’, anche lei ha spento il pc e sta aspettando di guardavi negli occhi, darvi una carezza vera, un bacio vero, la chat può attendere il paradiso no…anche se il titolo del film diceva il contrario…ma la vita non è film o forse si, ce lo racconterete tra qualche anno. |
Post n°13 pubblicato il 19 Gennaio 2012 da piccolodelfino.78
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Post n°12 pubblicato il 16 Gennaio 2012 da piccolodelfino.78
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Post n°11 pubblicato il 28 Novembre 2008 da piccolodelfino.78
Una Storia Insindacabile … ……...La riunione sindacale può attendere… Vincenzo… Deve tornare a Casa. Da Monza con la mia auto, mi sono recato alla Metropolitana di Sesto San Giovanni per poi così raggiungere più comodamente Milano, per una riunione sindacale che si teneva al Provveditorato Regionale alle ore 14,30 il venerdì 06 dicembre 2000 per l’ormai noto progetto e utilizzazione del Fondo per l’efficienza dei servizi istituzionali. Salito sul treno intorno alle 13,15 sale subito dopo un anziano Signore, vestito a modo con una valigetta 24 ore di colore marrone vissuta dal tempo dello stesso Signore. Mentre il treno procedeva nella sua corsa, questo anziano Signore che si era seduto accanto a me, chiedeva ai passeggeri informazioni in merito alla destinazione che doveva raggiungere: “Scusate…. per favore dovrei andare a San Donato Milanese….. è giusto il treno ?! Gli risposero che questo era il treno della Linea Rossa ed era nella direzione giusta, ma avrebbe dovuto scendere alla fermata “Duomo” per poi cambiare con la Linea Gialla che portava a San Donato M. E chiese ancora…. : Scusate …..per favore…. quante fermate mancano ? Gli risposero i passeggeri: “15 !” Caspita… sono tante rispose…. Come faccio…?!?! L’anziano Signore, tenendo stretta la Sua 24 ore sopra le sue gambe, in modo quasi preoccupato si rivolge a me che gli sedevo accanto e mi chiede la stessa cosa che aveva chiesto prima agli altri passeggeri aggiungendo: “Sapete Signore….. devo tornare a casa …..” Dissi tra me…. Qualcosa non quadra…. Così chiesi all’anziano Signore se doveva recarsi a casa di qualche parente; Lui, in lacrime come un bambino smarrito, mi rispose con la voce singhiozzante: “No signore, devo tornare a casa mia….. da mia moglie !!!!” Così capii che questo Signore, dopo varie domande, era in evidente stato confusionale. Chiesi all’anziano Signore se poteva darmi il suo numero di telefono per poter avvisare la moglie; senza esitazione mi diede subito il numero, poi gli chiesi il Suo nome e Lui rispose: “Vincenzo”. Gli chiesi ancora …. E Sua moglie ? Singhiozzando nuovamente …. “Michelina”. Va bene Signor Vincenzo…. Rassicurandolo, dissi all’anziano Signore: stia tranquillo Signor Vincenzo vedrà che in qualche modo risolviamo il problema. Nel frattempo, il Signor Vincenzo mentre racconta i Suoi ricordi, saltando da un argomento all’altro, mi dice del Suo stato di salute: “Sa…. Io ho avuto due ictus, non vedo neanche tanto bene perché questo ictus mi ha bloccato parzialmente il lato destro….” In effetti avevo notato che il Signor Vincenzo trascinava la gamba destra in modo faticoso. Mancavano ormai due fermate al “Duomo” ma qualcosa mi diceva che non potevo lasciarlo andare da solo; così scesi insieme a Lui e dissi al Signor Vincenzo che dovevamo raggiungere l’uscita perché il mio cellulare era senza linea. Arrivati alla guardiola dell’ingresso metrò, mi qualificai e chiesi all’addetto del controllo che mi serviva un supporto dalla Polizia di Stato del posto. Il ferroviere senza esitare chiama telefonicamente e mi indica come raggiungere. Lì sul posto il Sovrintendente di Polizia si mette subito a disposizione e dopo diversi tentativi, riuscimmo a rintracciare la Sua Michelina… così Vincenzo la chiamava. Poi parlai anch’io con la Signora Michela e visto che sarebbe stato più veloce raggiungerLa noi con il metrò, col Sovrintendente, senza tante formalità decidemmo in tal senso, con la promessa che appena consegnato Vincenzo alla Signora Michela avrei fatto una telefonata dal posto di Polizia di Rogoredo FF.SS. – Così, appena usciti dalla galleria di Rogoredo, intravidi subito una donna intirizzita dalla corrente fredda di quel corridoio ed appena vicini, visto il Suo Vincenzo, subito ci venne incontro, abbraccio Vincenzo con molto affetto e subito gli diede la sua pillola di “Gardenale” e dicendogli: “lo sai che non devi uscire di casa senza di me…” ad evidenziare prima lo stato di salute di Vincenzo ma soprattutto, tutte quelle attenzioni che Michela aveva su di Lui e che Vincenzo mi aveva raccontato di Lei. Così, chiesi alla Signora Michela se cortesemente mi accompagnasse al posto di Polizia per poter confermare telefonicamente al Sovrintendente M. del Metrò “Duomo” che Vincenzo era ormai al sicuro. Così ho ripreso il tragitto di ritorno. Arrivai al Provveditorato Regionale intorno alle ore 16.00 e la riunione pressoché era conclusa e dopo essermi scusato del ritardo e spiegato l’imprevisto, ho ascoltato il parere di tutti, Quel Rappresentante Sindacale (Omissis) ha dato anche il suo contributo firmando il verbale, visto che l’obbiettivo era stato raggiunto con l’approvazione di tutti. Restò scritto in quell’articolo: - “Ringrazio la Polizia di Duomo Metrò e della Stazione Rogoredo FF.SS. per il supporto logistico e la collaborazione datami”. - “La riunione poteva attendere….. Vincenzo no…. Doveva tornare a casa.” - Buon Natale da tutti noi Signor Vincenzo.. A presto Delfy |
Post n°10 pubblicato il 21 Novembre 2008 da piccolodelfino.78
Ma ciao a tutti!!!! A presto Delfi! |
Inviato da: abracadabradgl16
il 21/02/2013 alle 16:24
Inviato da: DgVoice
il 12/11/2012 alle 09:09
Inviato da: ASSENZIO_E_MANDARINO
il 21/06/2012 alle 07:38
Inviato da: pcapotosto
il 20/05/2012 alle 15:20
Inviato da: Sarettabig
il 11/04/2012 alle 16:52