Creato da: pitere il 24/11/2004
i mali del mondo

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

Ultime visite al Blog

the_oracle73pitereapungi1950_2spagetiLicya55nicole.clowndaunfioreillustratorsagredo58sols.kjaerMAN_FLYmareblu.sgmisteropaganovi_diun_uomo_della_folla
 

Ultimi commenti

 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

 
« Messaggio #8Messaggio #10 »

Post N° 9

Post n°9 pubblicato il 13 Dicembre 2004 da pitere

L'ex ministro dell'Ambiente, ora direttore dell'Issi
critica i dati ufficiali e la politica del governo
Ronchi: "Violato Kyoto
gas serra triplicati"
"Emissioni aumentate nonostante la stagnazione del Pil"

Edo Ronchi ROMA - L'Italia emette una quantità maggiore di gas serra rispetto a quella indicata sui dati ufficiali. A denunciare la discrepanza tra la realtà e le cifre fornite dalle autorità è l'ex ministro dell'ambiente Edo Ronchi, ora presidente dell'Istituto sviluppo sostenibile Italia (Issi). L'istituto ha elaborato un rapporto sull'applicazione del protocollo di Kyoto nel nostro paese, nel quale è dimostrato che L'Italia si era impegnata nel 1998 a diminuire le sue emissioni di gas serra del 6,5 per cento rispetto ai livelli del 1990, ma oggi è costretta a impegnarsi a un taglio di circa il 19 per cento.

Il nostro paese, insomma, deve eliminare non solo la cifra fissa nell'accordo internazionale, ma un 12 per cento in più, perché dal 1990 al 2003 non si è provveduto a ridurre le emissioni, ma anzi queste sono aumentate. Solo l'anno scorso, nel 2002, risultava nelle classifiche ufficiali che le nostre emissioni erano cresciute del 9 per cento. Nel 2003 il grande balzo: più 2,8 per cento di gas serra rispetto al periodo precedente, sfuggiti ai camini delle nostre industrie, dagli scappamenti delle nostre auto, dai riscaldamenti casalinghi.

La distanza del nostro paese dall'obiettivo di Kyoto è quindi triplicata rispetto all'impegno iniziale, e questo, sottolinea Ronchi illustrando il rapporto sullo stato dei fatti, "in presenza di un aumento del Pil del solo 0,26 per cento tra il 2002 e il 2003". "Le emissioni- spiega l'ex ministro - continuano ad aumentare anche in una fase di stagnazione economica".

Alla sostanziale stasi del prodotto interno lordo, non ha corrisposto neanche un arresto della domanda energetica. "Dal 2002 al 2003 si registra un aumento del 3,3 per cento- chiarisce l'ex ministro- e sono aumentati gas, carbone e import elettrico". A crescere, per il futuro, sarà il peso del carbone: nel piano nazionale delle assegnazioni di emissioni inquinanti all'industria, elaborato dall'Italia in attuazione della direttiva europa "emission trading", secondo Ronchi sono state fatte delle scelte opinabili.

Nel piano di assegnazione delle emissioni elaborato dai ministeri, secondo Ronchi, si è sostituito l'olio combustibile con il carbone. "Fanno tutti finta di dimenticarsene - affonda l'ex ministro - ma solo per quanto riguarda i gas serra, anche ipotizzando le migliori tecnologie, le emissioni di anidride carbonica dal carbone sono il doppio di quelle prodotte con il metano. Per non parlare poi del biossido di azoto, delle polveri sottili, del mercurio, che vengono introdotti in atmosfera in misura molto maggiore nel caso del carbone".

"Il governo italiano è fuori da Kyoto" condanna il presidente dell'Issi. Ronchi elenca la politica di aumento dei consumi energetici anche in fase di stagnazione economica; l'assenza di misure nazionali attuative del protocollo; il piano nazionale delle assegnazioni incompatibile con l'accordo internazionale (più 69 milioni di tonnellate di anidride carbonica rispetto al protocollo di Kyoto nel settore regolato); e infine l'aumento dell'uso del carbone e i programmi per le nuove centrali in varie località, come elementi principe della cattiva volontà di attuazione del protocollo da parte del governo.

L'ultima stoccata di Ronchi riguarda i guai che da tale politica verranno al sistema economico italiano nel complesso. "Non si coglie il protocollo di Kyoto come occasione di innovazione, efficienza energetica e rilancio della qualità dello sviluppo" stigmatizza in conclusione il presidente dell'Issi.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963