PETROLIANA

Il lavoro che non nobilita

"Bisognerebbe avere tutti la voglia di reagire, di avere molta fiducia, di impegnarsi e magari lavorare anche di più riguardo a questa influenza americana e questo virus che viene dall'America [...] Tutti i paesi sono in questa situazione e posso dire che essendo stato per due giorni ad ascoltare i miei colleghi d'Europa, l'Italia è quella che ha fatto prima e di più". Queste sono le parole del nostro premier stamane, mentre saliva sul primo treno Frecciarossa della tratta Milano-Roma.

Lavorare di più? Il tasso di disoccupazione registrato in Italia è allarmante: siamo passati dal 6,1% del 2007 al 6,7% del 2008 (vi invito a leggere qui per capire meglio). Gli analisti credono che nel 2009 si raggiungerà l'8%. A questi dati, vanno aggiunte tutte le persone che fisicamente sono costrette a stare a casa per la cassa integrazione. Alcuni dati percentuali rispetto al 2008 (fonte: CGIL): +851,48% le persone in cassa nel settore dei trasporti e delle comunicazioni; +782,97% nel metalmeccanico; +768,61% nel metallurgico; +592,38% nel chimico. Cifre in chiaro: nei primi due mesi del 2009 (Gennaio-Febbraio), i lavoratori in cassa erano più di 560mila. Ancora un dato: le ore maturate di cassa integrazione nei primi due mesi del 2009 corrispondono ad un terzo di quelle maturate nell'intero 2008.

Ebbene, basterebbero questi dati per capire la situazione italiana, ma vi voglio dare di più. Un'indagine fatta da CGIL-SUNIA dice che, negli ultimi cinque anni, circa 120mila famiglie sono state sfrattate dalla loro abitazione. Nel 2008 gli affitti sono aumentati del 16% e 150mila famiglie sono a rischio sfratto nei prossimi tre anni. A fronte di tutto questo, sono 600mila le famiglie che hanno fatto richiesta ai Comuni di case popolari.

E con queste persone che faticano a pagare l'affitto, che rischiano lo sfratto per morosità e sono in cassa integrazione (o precari, o disoccupati), il Governo ha pensato bene di proporre il "Piano Casa" per chi, la casa, la possiede già.

Sondaggi. La Repubblica.it ha reso noti dei dati inerenti al Governo. La fiducia nel PDL è stabile al 48%, mentre è in crescita la Lega (massimo storico: 33%) ed il PD (29%). Cala, invece, di tre punti percentuali (dal 55% al 52%) la fiducia nel premier, mentre gli scontenti del Governo superano il 50%.