Creato da pietroxac il 03/02/2006
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RICCHEZZA VIRTUALE o POVERTA' REALE  ?

Post n°5 pubblicato il 06 Febbraio 2006 da pietroxac
Foto di pietroxac

L'argomento è di quelli tosti, da far discutere, da far riflettere.

La base di partenza è il recente studio presentato dall'EURISPES, il Rapporto Italia 2006, che analizza la situazione attuale del paese nei vari settori e che disegna una situazione di declino.

La fotografia che esce dallo studio non è certo entusiasmante.

L'Italia non è un paese in declino, ma già "declinato", indica il rapporto, che sottolinea la mancanza di competitività, il calo di produttività del lavoro, lo scarso aumento del Pil, l'erosione del potere d'acquisto delle famiglie, l'aumento delle famiglie povere.

"Per oltre il 58% degli italiani i soldi a propria disposizione non bastano ad arrivare a fine mese", dice Eurispes, segnalando i tagli delle famiglie alle spese per il tempo libero, i viaggi, i regali e i pasti fuori casa.

Ne esce un paese diviso tra "nuovi ricchi" e perdenti. "I primi si devono cercare soprattutto nei settori finanziario, assicurativo, immobiliare e dei servizi alle imprese", oltre a commercianti, immobiliaristi, diverse fasce di professionisti

Rispetto a un anno fa, l'opinione pubblica esprime secondo Eurispes "sempre maggiore preoccupazione rispetto ai temi dell'economia, dell'occupazione e del carovita".
Il 41,5% degli italiani ritiene che nel corso del 2005 la situazione del Paese è nettamente peggiorata", indica il rapporto, "mentre quanti osservano che è
lievemente peggiorata rappresentano il 30,7%".

Sicuramente anche noi abbiamo percepito una tale situazione di "incertezza" e di progressivo impoverimento.

Il crescente numero di offerte di prestiti e di finanziamenti , a breve, medio o lungo termine, la dice lunga su un'apparente ricchezza che cela una strisciante povertà.

Mi riferisco, in particolare, al crescente numero di persone che, attratti dal messaggio pubblicitario del comprare a tutti i costi, vengono risucchiati da un sistema di "rateizzazioni" pret-a-porter, cioè, alla portata di tutti e per tutte le tasche.

Non è difficile immaginare un futuro di gente, inconsapevolmente  indebitata e sommersa da una miriade di rate e bollettini,  che tenterà faticosamente di restare a galla per non affogare, e di tantissimi altri che, pur non cadendo al richiamo delle sirene pubblicitarie, stenta ad arrivare a fine mese.

Il sentirsi dire continuamente dal nostro caro premier, Silvio Berlusconi, che la nostra è solo una sensazione e non la realtà, credetemi non solo non corrisponde alla realtà, ma denota una tendenza allo "sfottò" di chi , come Lui, questi problemi non li ha.

 
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