Mad world

Il venerdi


Il venerdì è il giorno della Milonga...ed io odio il venerdì...io mi sento + da mercoledì... ..non ho mai capito il perchè.ma qui il venerdì significa Milonga...e cosi eccoci in fila come se fossimo dei deportatitutti in fila seri in silenzio e con una certa ansia...tutte le volte è cosi .... che cosa ci sarà lì dentro?arriviamo tutti uomini e donne alla biglietteria.questa volta il posto è bellissimo; dalla porta si intravedono le candelela sala è calda e accogliente, i tavoli sono uno accanto all'altro e al centro c'è il nostro spazio...solo nostro.soltanto che questa volta sul palco ci sono dei musicisti veri e non la solita musica in diffusione.ma non so se esserne felice...la fila è immensa, gli uomini sembrano tutti gli stessi, pantoloni neri e giacca, c'è chi tiene tra le mani il solito sacchettino nero di stoffa dove sono custodite con cura le scarpee c'è chi le tratta come se fossero delle reliquie e sorrido.Le donne,invece, sono tutte molto eleganti, provocanti quasi superbe nei loro abiti scollati, le gambe in mostra e trucco un po troppo accentuato.l'attesa finalmente è terminata, entriamo e l'atmosfera è magicai musicisti sono lì, suonano solo per noi e l'emozione aumenta.... e non solo quella ...d'improvviso sento una fitta al cuore, si scappa da ciò che ci fa soffrire e poi quando meno te l'aspetti ecco che le feritesi riaprono...le senti ancora bruciare....dalla tastiera dei bassi della fisarmonica i contrabbassi prendono un motivo che si trasforma in un tango moderno...li guardo come incantata e la mente mi tradisce...ma questa sera è venerdì...è serata di milonga allontano dalla mente i ricordi con rabbia e determinazione....allontano musicisti, fisarmonica,chitarra pianoforte e voce...allontano tutto... farfalle nello stomaco questa sensazione mi pervade, chi mi conosce percepisce il mio stato d'animo e mi invita a ballareaccetto e provo a dimenticare; chiudo gli occhi e mi lascio andare a quell'abbraccio sicuro e familiare....e penso che la milonga significa: Sconosciuto!...ogni venerdì ci buttiamo nel vuoto e giochiamo sempre un pezzo di noi ed io amo lo sconosciuto, mi invita a ballare e non voglio nemmeno vederechi è o sapere quanti anni ha, il suo nome....voglio solo sentire che sta al gioco......e l'abbraccio è lento, poggio la mia mano con cura e sensualità dietro la sua nuca, annusso il suo odore, la musica è lontana, la fisarmonica è decisae noi iniziamo a dondolare, danziamo sulle note di un Pugliese straordinario....ed è la musica stasera la protagonista, vibra dentro ogni mio passo...e il tango evidenzia il corpo, i vestiti spariscono è il corpo che esprime quello che senti e che provi......ed io mi faccio guidare dallo sconosciuto..ed è un tango tormentato proprio come me stasera..il suo abbraccio è deciso e gli adorni sono a tempo di musicae la Yumba è complice di questo venerdì.......di questo tango ..e del passato!l'abbraccio si scioglie, non un sorriso solo "Il tango è un pensiero triste che si suona".