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Noi oggi sprofondiamo nei nostri materassi morbidi e dormiamo in lenzuola fini e delicate e con coperte o piumini che andrebbero bene a ripararci dal freddo nella Siberia a tranta gradi sotto zero. Io da ragazzo abitavo a casa della nonna in campagna ed il materasso era ben diverso da quello attuale! Si componeva di un sacco (grande quanto il letto) fatto di fibre di canapa (non confondiamola con quella indiana!) che si coltivava normalmente in quel periodo. L'interno era riempito di foglie secche di mais raccolte alla fine dell'estate e fatte seccare al sole. Poichè al mattino il peso del corpo le aveva schiacciate e quindi necessitavano di essere sollevate per agevolare il sonno la notte successiva erano stati lasciati due fori laterali dove si infilavano le mani per sollevarle. Ogni anno si rinnovavano le foglie, ogni mese si faceva il bucato dentro i tini riempiti di acqua e cenere di legna dove si infilavano le lenzuola di canapa. Per chi non ha provato i tessuti di canapa sul corpo giuro che erano delle vere grattugie e se ti azzardavi a dormire nudo ti raschiavano la pelle. Diciamo che non c'era bisogno della pietra pomice !!!!!!!!!!!!!! |
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