Creato da besson.maria il 23/07/2008
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« Sport, handicap e…un piz...Comunicare la politica »

Il valore dei giochi

Post n°7 pubblicato il 23 Luglio 2008 da besson.maria

L'08/08/08, alle 8 di sera allo stadio Nido d'Uccello di Pechino, verrà dato inizio all'imponente cerimonia prevista per l'apertura dei Giochi della XXIX Olimpiade. Un numero, l'8, che avrebbe dovuto portare fortuna perchè considerato dai cinesi portatore di benessere e prosperità. Una data scelta da un paese dove, non il rispetto dell'uomo ma superstizioni e cabale da millenni indirizzano le scelte dei cittadini e dei governi. Un Governo, quello di Pechino, che negli ultimi anni non ha modificato il suo atteggiamento insensibile alla richiesta internazionale di maggiori tutele ed attenzioni verso i diritti e la dignità umana. Un territorio dove i giochi che rappresentano l'unione dei popoli, la lealtà e la dignità umana fanno fatica ad essere inseriti. In questo contesto Oscar Pistorius, atleta sudafricano disabile, amputato ad entrambe le gambe, ha rappresentato l’esempio più vicino e più rappresentativo dello spirito dei giochi. I suoi tempi su 100, 200 e 400 metri, e i suoi trionfi alle paraolimpiadi di Atene 2004 ottenuto grazie all’utilizzo di due protesi in carbonio hanno sbalordito la Federazione internazionale di Atletica che però ne aveva bloccato la partecipazione alle Olimpiadi sulla base di uno studio affidato a una commissione medica indipendente che concludeva che le sue protesi avrebbero offerto dei vantaggi meccanici. Dopo un lungo contenzioso sportivo il TAS (Tribunale arbitrale dello sport) in maggio 2008 emette la sentenza di riammissione ai Giochi. Secondo il Tribunale al momento non esistono elementi scientifici sufficienti per dimostrare che Pistorius tragga vantaggio dall’uso delle protesi. La “vittoria” di Pistorius che dimostra di poter competere al pari di qualsiasi altro atleta normodotato è stata la vera “svolta” di queste Olimpiadi non ancora iniziate. Un uomo disabile, più sfortunato di quelli abili, con la dedizione e la forza del suo carattere riesce a raggiungere i massimi livelli di uno sport dove fino ad ora nessuno senza gambe avrebbe mai potuto partecipare. A causa forse del poco tempo a disposizione Pistorius probabilmente non riuscirà ad effettuare una preparazione mirata. Oggi resta ancora lontano dal limite necessario per scendere in pista a Pechino, di sicuro però la sua storia e la sua energia permetterà in futuro a Lui e ad altri atleti disabili di non essere discriminati in Olimpiadi di serie B.Questa "avventura" è stata comunque una straordinaria esperienza di rappresentazione del valore umano che dovrebbe fungere da esempio ad uno stato dove anche la semplice nascita di un sesso diverso da quello aspettato, dove l’appartenenza ad un pensiero ed una religione può essere un problema per il riconoscimento dei diritti fondamentali dell'uomo. Il momento come quello dei giochi olimpici deve essere infatti il il mezzo per far in modo che la Cina possa fare qualche passo avanti sul tema dei diritti umani e civili. Forse sarebbe stato più opportuno attendere ancora qualche anno prima di scegliere la Cina come stato organizzatore dei giochi. Questa attesa avrebbe dato la possibilità al Paese e al Governo di raggiungere i livelli di democrazia e rispetto necessari per ospitare i Giochi Oimpici. In passato i Giochi glorificavano i campioni esaltandone eroismo, forza, bellezza e perfezione fisica. Gli autori del passato davano alle Olimpiadi il potere di interrompere le guerre e garantire l'immunità a chi vi prendesse parte, anche solo come spettatore, speriamo che anche nel mondo moderno questo possa essere possibile.

Massimiliano Fanni Canelles

 
 
 
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