di tutto e del tutto

#63


 gli infiniti gesti della quotidianità, quelle piccole cose che siamo portati a fare, apparentemente senza causa, di che cosa sono fatti? se potessero avere una certa materia, con che cosa sarebbero costituiti? la maggior parte delle azioni è impregnata del passato, anche se il passato così come lo intendiamo non esiste, ma per semplificare usiamo questo concetto. ancor prima di aprire gli occhi quello che nella mia testa vedo è un viso, familiare, amato e nascosto a tutti. l incenso che accendo, la crema per i capelli, una risata che faccio, una battuta che spesso tengo per me soltanto. io sono costituita da infinite piccole cose, sono impastata di questo e ogni mia impronta è una firma distintiva. che cos'è cambiato agli occhi del mondo? nulla, nessuna percezione di quello che ho dentro. il mondo non si è mai accorto di niente in tutti questi anni eppure quante cose possono stare nelle profondità di un cuore? e la mia pelle, col passare del tempo, com è diventata? è possibile essere sempre se stessi e tuttavia cambiare? poche cose sono mutate, ma di sicuro qualcosa che è accresciuto è la consapevolezza e la comprensione. ho riunificato parti di me che non si rivolgevano la parola, fuse insieme in un unica forma. ho compreso che davvero io sono te e tu sei me, non solo io e te, ma io e tutto il resto della realtà, che il tempo e lo spazio non sono nulla. e che niente, ma proprio niente, muore davvero in questa parte di universo.