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Ripristinare GRUB2 su Ubuntu con un Live CD dopo l’installazione di Windows

Post n°23 pubblicato il 13 Febbraio 2010 da pmenegaz71


Un mese fa ho cambiato l’harddisk del mio portatile (SATA 250GB 7200rpm). Ritrovandomi senza dvd di ripristino di Windows Vista e senza partizione di ripristino, facendo l’installazione sul disco nuovo ho messo direttamente Ubuntu e basta. Per lavoro ora ho bisogno di Windows in quando il software che uso gira solo sul sistema operativo Microsoft, quindi ho partizionato il disco e ho installato Windows 7 per provarlo. Devo dire – oggettivamente – che è una scheggia, davvero veloce anche con millemila applicazioni aperte, ma questo discorso non c’entra con quello che voglio trattare in questo post.

Dopo l’installazione di Windows mi sono ritrovato senza GRUB2, il bootloader di default di Ubuntu “Karmic Koala” 9.10 e quindi non riuscivo più ad accedere al mio sistema preferito. Sulla Rete ci sono molte guide riguardo GRUB, ma pochissime trattano GRUB2. Come ripristinarlo?

ATTENZIONE! Nei passi seguenti si lavorerà come root sul nostro sistema, quindi prudenza.

Recupera un Live CD. Io ho usato quello di Ubuntu “Jaunty Jackalope” 9.04 64bit.
Una volta avviato apri un terminale. Per comodità diventa superuser, e d’ora in poi attenzione.
Devi identificare su quale partizione hai la directory /boot di Linux. Nel mio caso è /dev/sda3. Per vedere le partizioni usa

sudo fdisk -l /dev/sda

Ora monta la partizione, monta la directory /dev in modo da farla vedere al tuo sistema e accedi:

mount /dev/sda3 /mnt
mount -o bind /dev /mnt/dev
chroot /mnt

Ora aggiorna ricreo il file grub.cfg di GRUB2 e lo installo di nuovo nel MBR:

update-grub
grub-install /dev/sda

Teoricamente a questo punto avrà installato nuovamente GRUB2 dopo aver trovato i kernel installati e anche la partizione con Windows. Smonta la partizione e chiudi il terminale:

exit
umount /mnt/dev
umount /mnt
exit
exit

Ora riavvia. Potrebbe presentarsi il caso in cui la partizione con Windows non venga rilevata e che sia quindi impossibile avviarla. Per aggirare questo fastidio entriamo nel nostro sistema Ubuntu abituale, installiamo il pacchetto os-prober, usiamolo e ripetiamo le operazioni di prima. Via di terminale:

sudo apt-get install os-prober
sudo os-prober
sudo update-grub

Ora dovresti aver visto che anche la partizione con Windows è stata individuata. Riavvia il sistema e prova.

Se riscontri imprecisioni nella guida o vuoi confermare che tutto funziona lascia pure un commento.

EDIT 26.10.2009: Trovi altri metodi qui (guida trovato attraverso un poco educato commento di un utente a questo articolo).
EDIT 09.11.2009: Grazie a ste che nei commenti ha trovato l’imprecisione su grub-install, ora corretta.

SHARETHIS.addEntry({ title: "Ripristinare GRUB2 su Ubuntu con un Live CD dopo l&#8217;installazione di Windows", url: "http://www.oskarnrk.net/2009/10/ripristinare-grub2-su-ubuntu-con-un-live-cd-dopo-linstallazione-di-windows/" });

 
 
 

La velocità della connessione internet - test.

Post n°22 pubblicato il 05 Febbraio 2010 da pmenegaz71

speedtestSpesso si parla di linea internet lenta, con problemi e quant’altro, ecco quindi qualche nozione di base sulle linee internet, la loro velocità e i motivi per cui a volte non la troviamo veloce come si pensava che fosse.

Si tratta ovviamente di una spiegazione molto semplificata, per fare una panoramica sulla questione capibile anche da chi non è esperto.

Le velocità massime: fondamentalmente sono le velocità di punta che il vostro operatore dichiara per il proprio servizio e riguardano il download e l’upload. spesso è abbastanza raro che la linea arrivi sempre a queste velocità, poichè sono appunto quelle massime raggiungibili, ma nessun operatore internet (quantomeno se si parla dei normali contratti ADSL “home” e parlando di operatori italiani) vi da una banda garantita, quindi realisticamente, se avete un contratto da 7 mega, potreste navigare a velocità reali di 6, come 3 (indownload), a seconda di quali e quante variabili possano influire sulla vostra connessione.

Velocità reali: come si diceva sopra, ci sono diverse variabili che influiscono sulla resa della vostra connessione, di cui la principale è la linea telefonica. infatti, solitamente più la vostra abitazione è distante dalla centrale, più il segnale potrebbe calare d’intensità. Allo stesso modo, la qualità del segnale potrebbe diminuire se dovesse passare attraverso linee vecchie (sia quelle del vostro palazzo, sia quelle in strada). Ci sono poi altre cause, sempre “tecniche” che al pari di quelle elencate, possono influire. In sostanza, ogni ostacolo o “collo di bottiglia” che la vostra connessione incontra, vi fa allontanare (in negativo) da quelle che potrebbero essere le velocità massime della linea. Per ora si è parlato solo di linea fissa, per quanto riguarda le connessioni in stile UMTS o simili (ovvero tutte quelle che non si basano su linea di telefonia fissa) la velocità è spesso determinata dalla qualità del segnale che ricevete in quel momento (come con i cellulari in pratica)

Le linee in italia: noi abbiamo una situazione un pò anomala rispetto al resto d’europa. parlando delle linee telefoniche (quindi escludiamo fibre e connessioni senza filo) in tutta italia le linee sono tutte di proprietà Telecom (a parte in alcune zone dove qualche operatore ha iniziato ad avere linee proprie, ma si tratta di casi isolati per ora). Questo porta a due situazioni principali:
1) Ogni altro operatore, lavora su linee Telecom a noleggio, quindi questo azzera (o quasi) possibili differenze di qualità del segnale da un’operatore all’altro, perchè anche cambiando, la linea (fisica) sempre quella rimane, con tutti i suoi limiti.
2) Il fatto che per quanta concorrenza ci sia, a Telecom vengono sempre soldi in tasca, fa sì che non venga “spronata” ad adeguare le linee a come dovrebbero essere. Basta vedere la differenza di costi/servizi/qualità tra Telecom Italia e Telecom nel resto d’europa (dove c’è reale concorrenza)

Altre cause di scarsa velocità: a quanto scritto prima, bisogna aggiungere le cause “locali” di connessione lenta. In primis, un’eventuale condivisione di connessione, infatti se abbiamo più pc collegati a internet in contemporanea, la connessione viene divisa in base alle esigenze di ogni singolo pc. Altra causa sono i software, infatti tutti i vari programmi di p2p, chat e quant’altro, rubano banda, diminuendo quindi quella disponibile ad esempio per caricare un film in streaming. ad esempio, msn usa la connessione, ma permette sempre di caricare agevolmente un film, al contrario emule o simili, ne portano via una bella fetta, con ovvie conseguenze. altro esempio: in casi di connessione “diffusa” nell’ambiente domestico tramite rete wi-fi, una bassa percentuale del segnale wi-fi potrebbe fare da collo di bottiglia per il traffico internet. Questi sono solo alcuni esempi, per far capire che a prescindere dalla linea telefonica, anche sul proprio pc ci possono essere cose che influiscono sulla navigazione in internet.

Come verificare la propria velocità di connessione: in giro per la rete, si trovano diversi “speed test” più o meno affidabili, che vi danno un resoconto della vostra velocità in download e upload. Ne andremo a vedere uno in particolare, ma prima è meglio specificare come questi test funzionano e quali sono le condizioni ideali per eseguirli.
Funzionamento: il test si basa su diversi server sparsi per il mondo (anche in italia). noi dobbiamo semplicemente scegliere quello più vicino (di solito indicato in automatico in giallo dal est) e il test farà una verifica dell’ip, una del ping e due trasferimenti di file, uno in download e uno in upload, quindi si evince che il test si basa sulla velocità di trasmissione dati raggiunta tra il nostro pc e il server, quindi non è un test “fisico” sulla linea di casa, per questo è soggetto a variazioni ed è da considerare puramente indicativo.

Quando e come eseguire il test: prima di tutto, la condizione migliore è quella del pc appena acceso, infatti così il pc ha più risorse libere e meglio riesce a gestire l’operazione senza sfalsare il risultato. Poi ogni eventuale programma “rubaconnessione” dovrebbe essere chiuso, quindi niente download, p2p e quant’altro, altrimenti si avrà un risultato molto scarso e non veritiero. se si condivide la connessione, ogni altro pc dovrà essere spento, altrimenti, come detto prima, il risultato non sarà veritiero, essendoci altri pc che usano internet e tolgono velocità. Come ultime note, è sempre bene provare il test in diversi orari, dato che il server può essere sovracarico e quindi il risultato ne risentirebbe parecchio, infine, trattandosi di un trasferimento di file, impostazioni di sicurezza troppo restrittive, potrebbero limitare il risultato.

Ora, il link del test: http://www.speedtest.net/it/

Una volta visti i risultati, per avere un’idea (sempre indicativa, si ricorda) delle prestazioni della vostra connessione, dovrete confrontarli con quelli massimi indicati dal vostro operatore internet.

Ad esempio io ho una normale Alice 7 mega, di cui il provider dichiara una velocità di navigazione (download) fino 7 Mega e una velocità di upload (invio file) fino a 384 Kbps. i miei risultati sono questi:

Giusto per specificare che ci sono molte variabili che influiscono, altre volte in cui avevo eseguito il test avevo ottenuto un download intorno ai 6000, quindi più basso come valore, ma comunque sempre buono per una linea da 7 mega.

divertitevi a provare…

Nota: chiunque volesse riutilizzare questa e altre guide può farlo liberamente, ma è pregato di citare la fonte e magari mettere un link al blog, giusto per ricompensare le ore passate al pc per scriverle (sono esonerati da questo discoro i siti per cui le ho scritte mesi fa, sempre tramite questo nick).

by Rodder on mar.27, 2009, under InformaticaInternet

 
 
 

Adattare Grub 2 - Il modo semplice

Post n°19 pubblicato il 22 Gennaio 2010 da pmenegaz71

Se state usando Linux, ci sono buone probabilità che la vostra distribuzione scelta usi Grub come bootloader predefinito. Grub ha servito bene per molti anni, ma comincia a mostrare i suoi anni. Come con tutti i software, non ci vuole molto prima che l'ultima-e-migliore diventi vecchia-e-decrepita. Le dotazioni si sono accumulate in Grub, senza stare troppo a pensare di sviluppare il programma di base. Alla fine ciò ha portato ad un mosaico disordinato che nessuno si preoccupava di mantenere. A questo punto è nato Grub2. E 'una completa riscrittura da zero, con una struttura completamente ridisegnata. Questo nuovo Grub ci offre potenti funzionalità come istruzioni condizionali (if / then, etc), aggiornamenti intelligenti e alcune migliorie notevoli alla grafica.

Ottenere Grub2

Attualmente, se si desidera utilizzare Grub2, la cosa migliore è quello di usare Ubuntu 9.10 (Karmic Koala). Se volete solo giocarci un po' e vedere che cosa può fare, senza rischiare il vostro sistema, io suggerirei di eseguirlo all'interno di una macchina virtuale, come descritto qui, ma naturalmente con Ubuntu 9.10.

menu.lst/grub.cfg

Se avete usato il Grub originale (ora chiamato legacy Grub), senza dubbio sapete tutto su menu.lst. Questo è il file in cui viene racchiuso praticamente tutto ciò che riguarda Grub. In Grub2, l'equivalente più vicino è grub.cfg, che si trova anch'esso in /boot/grub. Una delle differenze più importanti, tuttavia, è che non si dovrebbe modificare direttamente il file grub.cfg. Alcuni di voi potrebbero pensare "Ah! Ma è un avvertimento per n00bs!".
Bene, la ragione di questa regola non è perché gli sviluppatori non credono che voi siate abbastanza geek, ma perché il file viene generato automaticamente da Grub2 e sarà sovrascritto senza preavviso a causa di cose come gli aggiornamenti del kernel.

Ogni volta che il comando update-grub viene eseguito, Grub2 leggerà i suoi vari file di configurazione e userà il loro contenuto per generaregrub.cfg. Questi file verranno trattati singolarmente più avanti.

/etc/default/grub

Molte delle opzioni di Grub che erano utilizzate in menu.lst, ora sono qui. Ciò comprende cose come se visualizzare o meno il menù di Grub, e per quanto tempo deve aspettare prima del timeout. In questo screenshot c'è la configurazione di default in Ubuntu 9.10, ed è impostato per nascondere il menù di Grub, disattivare la "modalità di recupero" dalle opzioni, e istruire il kernel per includere una schermata iniziale.


In questo modo, per forzare Grub 2 a mostrare il menu di avvio, basta solo tenere premuto il tasto Shift mentre Grub è in avvio.

/etc/grub.d/

Qui è dove le cose cominciano a differire veramente rispetto a legacy Grub. Mentre voi avreste inserito tutte le opzioni di avvio nel filemenu.lst, Grub 2 ha un approccio molto diverso. La directory/etc/grub.d/ contiene singoli file, ognuno dei quali rappresenta una opzione per il menu di avvio. La seguente immagine mostra i file contenuti nella directory predefinita di installazione.

Mentre è certamente molto diversa da quella di legacy Grub, si può notare qualcosa di familiare in questa cartella. E'configurata in modo molto simile al sistema standard di avvio di Linux, SysV Init. Ognuno dei file mostrati è uno script di shell che viene eseguito in ordine. L'ordine è determinato dai numeri all'inizio di ogni file, quindi lo script in00_header verrà sempre eseguito prima, per esempio, di05_debian_theme.

/etc/grub.d/40_custom

Con tutta probabilità qui c'è il file che state cercando, se avete necessità di modificare il menu di avvio. Qui è possibile aggiungere voci personalizzate al menu. Poiché questo è l'ultimo dei file numerati nella directory grub.d (come spiegato nella sezione precedente), tutte le voci che inserirete in questo file apparirànno alla fine del menu di avvio. Per impostazione predefinita, il file 40_custom è per lo più vuoto. In questo esempio, ho aggiunto una nuova voce di menu.

Splash Images

Potete facilmente scaricare il Grub splash Pack 2 in Ubuntu con questo comando da Terminale:
sudo apt-get install grub2-splashimages 
Quando è completato, tutte le immagini saranno memorizzate come file TGA in /usr/share/images/grub/.

Il file che specifica quale immagine splash sia da utilizzare per l'avvio,05_debian_theme, è il file che abbiamo visto in precedenza.
Quindi per impostare la nostra nuova splash, dovremo aprire/etc/grub.d/05_debian_theme come root, in qualsiasi editor di testo di vostro gradimento. Trovate una linea simile a quella evidenziata nell'esempio qui sotto.

E cambiate il nome del file con qualsiasi immagine splash preferiate. Assicuratevi che il percorso punti alla directory/usr/share/images/grub/.
Alcune vecchie versioni sono di default in /usr/share/images/desktop-base/ e non è quello che vogliamo.

Applicare le modifiche

Come si è ricordato all'inizio di questa guida, il file grub.cfg viene generato automaticamente da altri file di configurazione che abbiamo analizzato.
Quando si sono apportate delle modifiche a questi file, dovrete dire a Grub di leggerli e produrre un nuovo file di configurazione. Per fare ciò, basta eseguire il seguente comando come root:
update-grub
Una volta completato, riavviate il computer (o macchina virtuale) per vederne i risultati. Non dimenticate di tenere premuto Shift durante il boot, se il vostro menu è ancora impostato su 'Nascosto'.

 
 
 

Ubuntu Karmic: Impostare un unica immagine di sfondo per Gdm, Xsplash e Desktop

Post n°18 pubblicato il 21 Gennaio 2010 da pmenegaz71

Le nuove modifiche introdotte con Karmic Koala stanno dando i propri frutti, grazie all’introduzione dei nuovi Gdm e Xsplash è possibile impostare lo stesso sfondo per la fase di caricamento del sistema e per la maschera di login. Tutto sincronizzato allo sfondo del nostro desktop. Tutta la procedura è stata resa semplicissima grazie allo script wallpaper daemon di Meerkat postato su Gnome-look.

 

Installazione

Wallpaper daemon richiede come dipendenza imagemagick che possiamo installare tramite synaptic o eseguendo il seguente comando da terminale:

sudo apt-get install imagemagick

Ora scaricate il file wallpaper_daemon, estraete dall’archivio tar il file wallpaper_daemon.py e posizionatelo ad esempio nella Home directory.

Rendiamo eseguibile il file wallpaper_daemon.py facendo su di esso, tasto destro → proprietà → permessi e mettere la spunta su “Consentire l’esecuzione del file come programma”.

Ora da terminale lanciamo il file wallpaper_daemon.py nel seguente modo:

/home/wallpaper_daemon.py --install

Il comando effettuerà un backup del vostro Xsplash e lancerà il processo.

Per verificare che tutto sia andato bene cambiate lo sfondo del vostro desktop e lanciate il seguente comando:

sudo xsplash

Premere il tasto ESC per uscire dalla schermata xsplash.

Ora per sincronizzare lo sfondo del desktop allo sfondo di xsplash e gdm non ci resta che lanciare lo script ad ogni avvio del sistema, in modo da intercettare ogni cambio di sfondo del desktop. Andate su Sistema → preferenza → Applicazioni d’avvio e aggiungete una nuovo voce:

Nome:  Sfondo Xspalsh Gdm Desktop
Comando: /home/wallpaper_daemon.py

Disinstallazione

Per disinstallare wallpaper_daemon, recarsi da terminale in /usr/share/images/xsplash/ dove è stato generato il file backup.xxxxx del vostro xsplash. Le xxxxx indicano la data del backup. Per ripristinare il backup eseguite il comando avendo cura di sostituire le xxxxx:

sudo tar -C / -xf /usr/share/images/xsplash/backup.xxxxx

Rimuovete da applicazioni d’avvio Wallpaer Daemon.

Note

Le mie considerazioni su questo script sono ottime, l’effetto generato è molto bello e piacevole, se utilizzate programmi per cambiare sfondo del desktop in automatico, come Wally o quelli descritti qui, non ci sono problemi. Se invece utilizzate lo sfondo della terra in tempo reale bisogna aggiungere la seguente riga di codice allo script changer.sh, subito prima del break e avendo cura di sostituire PERCORSO+FILE con il percorso completo e il nome del file scaricato dallo script:

gconftool-2 -s /desktop/gnome/background/picture_filename "PERCORSO+FILE" -t string

Se non viene impostato il corretto sfondo alla maschera di login, è necessario reinstallare gdm da synaptic.

Link diretto alla pagina di Meerkat su Gnome-look.

 
 
 

Rimborso licenza Windows - procedura legale per non pagare Windows

Post n°17 pubblicato il 11 Gennaio 2010 da pmenegaz71

Richiedi il rimborso della licenza di  Windows!

rimborso licenza windows

rimborso licenza windows

Quello di oggi è un articolo che spero possa interessare parecchie persone. Nonostante io personalmente non ami in modo particolare il sistema operativo di casa Microsoft, voglio precisare che questo post non è un tentativo di boicottaggio verso il povero Bill Gates (baciamo le mani don Bill!)… ma soltanto un modo per far conoscere a tanti utenti un loro sacrosanto diritto, del quale qualcuno si “dimentica” di informarci in modo appropriato.

Quando compriamo un pc, nella maggior parte dei casi (il 99%?),  ci viene fornito con un sistema operativo già installato e pronto all’uso dopo pochi clic; indovinate quale s.o.? Che domande, quello famosissimo con tante finestrelle e messaggi di errore che ogni tanto ci ricordano che la vita non è tutta facile! Bene, niente di male, pena che scocciatura se dopo aver passato giorni per negozietti e centri commerciali, dopo la fla nel traffico, quella alla cassa, dopo aver parlato 2 ore con un commesso per scegliere il mio nuovo pc, dovessi arrivare a casa e perdere altro tempo per installare tutto quanto! Giustissimo..

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Ma se io questo Windows non lo volessi? Se possedessi già una versione precedente, acquistata regolarmente, a cui sono affezionato e da cui non voglio separarmi? Se utilizzassi un sistema operativo Open Source (Linux, BeOS…) ? Perchè spendere soldi inutilmente per un prodotto che non utilizzerò?

Benissimo, basta comprarlo senza sistema operativo! Facile a dirsi, peccato che trovare un negozio che vende pc “vergini” non sia proprio una passeggiata.

Esiste allora un altra soluzione: chiediamo il rimborso!

Non sarà una passeggiata, ti avverto, l’ignoranza di tanti addeddi nel settore è un bello scoglio superare, ma vuoi mettere la soddisfazione di veder finalmente riconosciuti i tuoi diritti?!

Uno dei primi ad ottenere il rimborso dalla Acer (il produttore del PC) della licenza Windows in Italia, fu Paolo Attivissimo, l’autore del famoso blog omonimo, nel lontano agosto del 1999. Ti rimando dunque al suo sito da cui ti guiderà passo passo in tutta la procedura, con tanto di domande e risposte pronte in cui potrebbe capitarti di imbatterti lungo il tragitto!

Qui inoltre, è possibile trovare un modello tipo della richiesta da inviare al produttore del pc.

Richiedi il rimborso della licenza di  Windows!

 
 
 
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