Attualmente, se si desidera utilizzare Grub2, la cosa migliore è quello di usare Ubuntu 9.10 (Karmic Koala). Se volete solo giocarci un po' e vedere che cosa può fare, senza rischiare il vostro sistema, io suggerirei di eseguirlo all'interno di una macchina virtuale, come descritto qui, ma naturalmente con Ubuntu 9.10.
menu.lst/grub.cfgSe avete usato il Grub originale (ora chiamato legacy Grub), senza dubbio sapete tutto su menu.lst. Questo è il file in cui viene racchiuso praticamente tutto ciò che riguarda Grub. In Grub2, l'equivalente più vicino è grub.cfg, che si trova anch'esso in /boot/grub. Una delle differenze più importanti, tuttavia, è che non si dovrebbe modificare direttamente il file grub.cfg. Alcuni di voi potrebbero pensare "Ah! Ma è un avvertimento per n00bs!".
Bene, la ragione di questa regola non è perché gli sviluppatori non credono che voi siate abbastanza geek, ma perché il file viene generato automaticamente da Grub2 e sarà sovrascritto senza preavviso a causa di cose come gli aggiornamenti del kernel.
Ogni volta che il comando update-grub viene eseguito, Grub2 leggerà i suoi vari file di configurazione e userà il loro contenuto per generaregrub.cfg. Questi file verranno trattati singolarmente più avanti.
/etc/default/grubMolte delle opzioni di Grub che erano utilizzate in menu.lst, ora sono qui. Ciò comprende cose come se visualizzare o meno il menù di Grub, e per quanto tempo deve aspettare prima del timeout. In questo screenshot c'è la configurazione di default in Ubuntu 9.10, ed è impostato per nascondere il menù di Grub, disattivare la "modalità di recupero" dalle opzioni, e istruire il kernel per includere una schermata iniziale.
In questo modo, per forzare Grub 2 a mostrare il menu di avvio, basta solo tenere premuto il tasto Shift mentre Grub è in avvio.
/etc/grub.d/Qui è dove le cose cominciano a differire veramente rispetto a legacy Grub. Mentre voi avreste inserito tutte le opzioni di avvio nel filemenu.lst, Grub 2 ha un approccio molto diverso. La directory/etc/grub.d/ contiene singoli file, ognuno dei quali rappresenta una opzione per il menu di avvio. La seguente immagine mostra i file contenuti nella directory predefinita di installazione.
Mentre è certamente molto diversa da quella di legacy Grub, si può notare qualcosa di familiare in questa cartella. E'configurata in modo molto simile al sistema standard di avvio di Linux, SysV Init. Ognuno dei file mostrati è uno script di shell che viene eseguito in ordine. L'ordine è determinato dai numeri all'inizio di ogni file, quindi lo script in00_header verrà sempre eseguito prima, per esempio, di05_debian_theme.
/etc/grub.d/40_customCon tutta probabilità qui c'è il file che state cercando, se avete necessità di modificare il menu di avvio. Qui è possibile aggiungere voci personalizzate al menu. Poiché questo è l'ultimo dei file numerati nella directory grub.d (come spiegato nella sezione precedente), tutte le voci che inserirete in questo file apparirànno alla fine del menu di avvio. Per impostazione predefinita, il file 40_custom è per lo più vuoto. In questo esempio, ho aggiunto una nuova voce di menu.
Splash ImagesPotete facilmente scaricare il Grub splash Pack 2 in Ubuntu con questo comando da Terminale:sudo apt-get install grub2-splashimages
Quando è completato, tutte le immagini saranno memorizzate come file TGA in /usr/share/images/grub/.
Il file che specifica quale immagine splash sia da utilizzare per l'avvio,05_debian_theme, è il file che abbiamo visto in precedenza.
Quindi per impostare la nostra nuova splash, dovremo aprire/etc/grub.d/05_debian_theme come root, in qualsiasi editor di testo di vostro gradimento. Trovate una linea simile a quella evidenziata nell'esempio qui sotto.
E cambiate il nome del file con qualsiasi immagine splash preferiate. Assicuratevi che il percorso punti alla directory/usr/share/images/grub/.
Alcune vecchie versioni sono di default in /usr/share/images/desktop-base/ e non è quello che vogliamo.
Come si è ricordato all'inizio di questa guida, il file grub.cfg viene generato automaticamente da altri file di configurazione che abbiamo analizzato.
Quando si sono apportate delle modifiche a questi file, dovrete dire a Grub di leggerli e produrre un nuovo file di configurazione. Per fare ciò, basta eseguire il seguente comando come root:update-grub
Una volta completato, riavviate il computer (o macchina virtuale) per vederne i risultati. Non dimenticate di tenere premuto Shift durante il boot, se il vostro menu è ancora impostato su 'Nascosto'.
Inviato da: pmenegaz71
il 12/02/2010 alle 08:38
Inviato da: pmenegaz71
il 11/02/2010 alle 21:02
Inviato da: gberetta_g
il 28/01/2010 alle 19:24