pensieri svogliati

Post N° 175


Questa sera non ho voglia di stare ad ascoltare i soliti discorsi sul nostro Paese allo scatafascio da una vita, e mi chiudo qui per un po’, con la musica di Grignani in sottofondo. In effetti non so per quanto ancora potrò godere della pace di questi giorni: fra due settimane la scuola ricomincerà, ultimo anno. Qualcuno dice che si incomincia a vedere la fine di cinque lunghi anni di fatica, ma io sono sempre bastian contrario (come dice il mio amatissimo nonnino) e mi dispiace proprio. Mi dispiace perché poi, sempre di più, mi avventurerò nella vita vera, quella faticosa e sempre stanca e, come dicevo qualche post fa, spero non mediocre. Lo so che sta a me fare in modo che non lo sia, ma io ho sempre paura di non fare abbastanza. Ultimamente sono precipitata nella confusione più nera, rispetto all’università e alla mia vita spirituale: le idee che avevo prima non mi sembrano poi così convincenti, eccetto per la decisione di tentare Scienze Infermieristiche. Il resto, proprio non so: ho in mente Lingue Orientali e Scienze Politiche, ma credo che sceglierò la prima, sperando in un avvenire più certo. Leggevo prima, cambiando argomento, l’ultimo post di Alex e devo dargli ragione riguardo i ragazzi di oggi: sinceramente preferirei una gioventù semplice, non occupata a scrivere messaggi a metà mondo e a cercare in tutti i modi possibili e immaginabili di divertirsi. La stragrande maggioranza dei miei compagni di classe frequenta discoteche tutti i sabati sera, e si può considerare un miracolo il fatto che non prendano pasticche. Io, dal canto mio, ho finalmente trovato un gruppetto vicino casa più tranquillo: usciamo anche noi, ma con serenità, non con la necessità assoluta di bere. Questo credo l’abbiamo ampiamente dimostrato ad Assisi: cantare, la chitarra a tracolla, per le vie ridendo e scherzando è stata una delle cose più belle che abbia mai fatto. Mi è piaciuta, di quella settimana, soprattutto quando, in piazza s. Francesco, a piedi nudi e con un sorriso morbido e genuino sulle labbra, abbiamo cantato e ballato con ragazzi che provenivano da tutta Italia. Un’esperienza unica e indimenticabile..! Io testimonio così la mia avventura: quando avrò dei figli, racconterò loro tutte queste cose, magari senza rimpiangere gli sballi e gli eccessi di un periodo che certo ci tenta a fare questo. Al momento, nonostante le difficoltà, sono felice, felice da morire.Un grande bacio e l’augurio di una notte serenakikka90_littlegirlps. lo so che vi ho detto che ascoltavo Grignani, però c'è una canzone di Vasco Rossi molto conosciuta che ha un video meraviglioso, http://www.youtube.com/watch?v=Z-y9ekinKGo (Gli spari sopra, del 1993)