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Telefoni cellulari e circolazione stradale
Rieccomi sull'argomento traffico. Sembra una maledizione, non resco a parlare d'altro... Sarà perché per diversi giorni sono costretto ad usare l'auto, sarà perché abito a Roma... ma durante il tragitto osservo obbligatoriamente, oltre ovviamente il traffico ed i segnali stradali, anche il comportamento dei miei consimili guidatori, aiutato in questo dai miei passeggeri. Lo trovo spesso istruttivo ed illuminante, almeno per ciò che concerne la psicologia umana.
Una mia personale statistica riguarda il numero di guidatori che usano il telefono cellulare durante la guida sia urbana sia autostradale. A Roma l'autostrada più comunemente utilizzata è il GRA, ovvero -per chi non avesse letto i post precedenti- un'autostrada urbana a tre corsie congestionata di traffico in cui si riescono a trovare, a volte contemporaneamente, auto a tutte le velocità immaginabili, da 10 a ben oltre i 130Km/h.
Ebbene: nelle quatto mattine in cui ho percorso ogni volta circa 15Km del GRA, da lunedì a stamattina, il numero di autisti con il cellulare all'orecchio durante la guida è stato pari al 25% circa del totale. In pratica, ogni quattro automobilisti in marcia ce n'era uno con il cellulare incollato all'orecchio in maniera ben visibile.
Le conseguenze? Sembra superfluo anche enumerarle: anche tralasciando la distrazione durante la guida, di per sé meritevole di sospensione della patente, si nota tutta una larga serie di comportamenti pericolosi per gli altri utenti della strada, dall'ondeggiare fra le varie corsie (perché si usa una sola mano per guidare e cambiare, lasciando il volante) all'intralciare il traffico viaggiando a velocità irrisoria (se non si vuole lasciare il volante non si può cambiare, e se si viaggiava in prima o seconda marcia si cambia solo a fine telefonata).
Casi particolarmente imbecilli -e lo dico con tutta tranquillità, se gli imbecilli si offendono è sufficiente che la smettano di comportarsi da imbecilli, non glielo ha mica ordinato il medico- sono quelli che, mentre guidano, devono azionare i vari menu, cercare i numeri in rubrica, scriversi delle note o fare altre simili stupidaggini che richiedono, oltre all'uso della mano e dell'attenzione, anche della vista. Quando ne vedo uno (statistica a lume di naso: un automobilista telefonista su 10 o 15) spero sinceramente che si appiccichi contro un muro, magari senza farsi troppo male, solo un pochino... e magari alla testa, tanto la usa solo per distanziare le orecchie.
Che dire di più sull'argomento? Poco, salvo ribadire che, se fossi stato un agente della polizia stradale, avrei potuto elevare anche solo stamattina parecchie decine di contravvenzioni, ripagando sicuramente lo stipendio mio, del collega fotografo che mi siede accanto -sì, perché non ci vorrebbe mica troppa scienza per fotografare i "telefonisti" togliendo loro l'alibi del "non è vero che telefonavo"- e dell'impiegato amministrativo che avrebbe materialmente compilato e spedito le multe.
Breve digressione politica (c'entra poco, lo so, ma è o non è il mio blog?): Per congegnare le leggi in modo tale da consentire alla P.S. di multare i trasgressori non credo servirebbero lunghe discussioni alla Camera, sarebbero sufficienti -se necessari, non sono un giurista- pochi ritocchi al Codice della Strada ed un pò di buona volontà dello Stato (quello con la S maiuscola, non quello di chi modifica le leggi perché altrimenti sarebbe condannato).
Forza, Italia! Il tempo lavora a tuo favore, prima o poi anche gli "impunibili" vengono livellati (nel senso di Totò).
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