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kirk
Post n°7 pubblicato il 23 Agosto 2008 da piedemigratore
Nella stanza di una gabbia per matti Ricordo le giornate passate altrove, l’infiniti pomeriggi a perdermi nei campi, la luminosità di una aurora senza paure. Oggi la giornata scarseggia di emozione,e Deride della smorfia di ogni respiro. Quando cammino per questo corridoio Sento l’alito pesante della brodaglia di mezzogiorno. E i rumori delle scarpe degli infermieri. Non c’è scampo per uno come me, senza famiglia In ogni modo qualcuno si fa avanti per prenderti la mano Per far sentire la sua pietà di due soldi. Cosa posso dirvi, la mia terra è una banale foto di calendario Appesa a un chiodo della cucina,il chiodo si è arrugginito Di tanto aspettare la mia partenza. Dove poteva andare uno come me senza istruzione, con un lavoro da pochi soldi,con un dente cariato, e le scarpe rotte da tanto camminare. Mi sono arruolato come volontario in una casa dei poveri, ho pulito i bagni della stazione di treno e alla fine ho cercato riparo in una discarica. Ho lavorato sodo, come un orfano che vuole avere un padre. Ho pianto sotto la piaggia,e ho abracciato a una vecchia coperta.Oggi tutto questo non significa niente vorrei soltanto dimenticare la mia testa malata. |
Inviato da: piedemigratore
il 21/09/2008 alle 08:31
Inviato da: dolceamore.maria
il 14/09/2008 alle 09:52