Creato da Pallavicini74 il 11/07/2014
blog di e su poetesse, poeti e poetastri

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

Ultime visite al Blog

virginia.mastellarichiara5406fraparmimc.settimiangelatalaminiFRANCESCAELORENZOrobydm00vanivbillibottonnicoletta.giupponivladimiro.rinalditecaldisterparellilab79psicologiaforense
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« ANNO NUOVO, BLOG NUOVO?SE TRE MILIONI... »

JESUISCHARLIE

Post n°82 pubblicato il 08 Gennaio 2015 da Pallavicini74
 
Foto di Pallavicini74

JESUISCHARLIE

 

Avrei potuto cercare una poesia, ma nessuna poesia è sufficiente a dire, raccontare. Diventa quasi inutile, oggi, banale. Mi sono venuti in mente La banalità del male, certe pagine di Steiner, tutto il neo-umanesimo di cui siamo capaci, a sentire Morin. Tutto vero. Oggi sembra tutto inutile, retorica nel senso più degradato e stercorario del termine. Perché non c'è protezione alcuna contro i mostri della democrazia, da qualunque latitudine essi giungano: per questo le confessioni - laiche o religiose - sono piene di martiri. Al netto delle disparate motivazioni economiche e ideologiche, serve davvero un gran sangue freddo per compiere certe stragi: probabilmente non è neppure sangue. Difficile stabilire a che genere di vivente appartenga chi decide scientemente di vendicare l'offesa arrecata da un pensiero, giusto o sbagliato. Eppure, il rischio più esiziale che corrono le persone di buona volontà sta tutto nel contagio: della paura e dello sbrigativo linciaggio del pensiero unico, identificabile nel ritorno all'"occhio per occhio". La democrazia e la libertà vogliono la diversità, anche quando a volte il prezzo è salatissimo. Certo, nel "mondo che vorrei" i tanti, tantissimi musulmani degni e portatori di pace dovrebbero fare il possibile e di più per isolare la radicalità che si annida - in questo tempo storico - più tra loro che altrove; probabilmente hanno paura. E questo è già un primo punto di contatto tra noi e loro: la paura è di chi ha sangue caldo nelle vene, sangue che scorre e porta emozioni senza distinzione di sorta tra le religioni. Abbiamo paura. Abbiamo anche la consapevolezza che non sarà facile; non c'è un nemico, una guerra da dichiarare: c'è una metastasi dell'umano, un'altra, l'ennesima forma di totalitarismo. Cosa avrà pensato tale Charbonnier (lo confesso, non amo i fumetti, le vignette ecc, sono un ignorante cronico, fa niente), sapendo di poter essere ovunque, sulla faccia della terra, il bersaglio di una vendetta? Il senso di claustrofobia insito in questo sistema di oppressione è davvero tremendo, non c'è posto in cui uno possa sentirsi veramente libero, è la Natura che perseguita l'islandese di leopardiana memoria, è il cupo rinchiudersi che porta diritto a Kafka. Il cortocircuito più clamoroso di chi abbraccia l'idolo integralista sta proprio nel togliere il minimo di dignità e valore all'esistenza di un corpo che respira, uccidendo per vendetta ideologica e senza pietà, desacralizzando l'essere umano: ovvero la stessa colpa, ciò di cui accusano - a partire dal crinale economicistico e dei costumi - il modo di vita occidentale... Se questo è un uomo...

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963