poetastrazioni

MARILINA CIACO / FELICE VINO


Pubblico e ricevo due poesie di giovani virgulti della scena bolognese: Marilina Ciaco, dottoressa triennale laureato all'Unibo, e Felice Vino, giovane regista lucano. A voiMARILINA CIACOIl silenzio Tornerà il silenzio,la bianca cornea in questi occhi sbarrati,la morte è biancala morte è un soffio.Guarda quante macerie abbiamo lasciatolungo i filari del pianto,delle promesse sbocciate nella nottee infrante al mattino,delle vuote recriminazioni di volti e distanze,di un amore lontanocome i sussurri della bellezza.Nulla avrà più rumore,nemmeno la disfatta.Non cercheremo più negli scaffali in disordineil debole filo per ricomporci le feritedopo le nostre sfolgoranti tempeste. La cenere coprirà i campicome un manto di feltro.E nascerò ancora, e morirò ancora,e nascerai ancora, e morirai ancorama non ce lo racconteremo.  FELICE VINO La notte dei giganti è frantumata La notte dei giganti è frantumatala terra dei defunti approda:“avvolgi cane, con la coda!strozza cane, con la coda!”.Trovammo un filo d’erba sulle rocce,ci azzannammo per la famedi quel sottile morso d’erba.Morimmo impastati alla terra,versammo il nostro sangue per la terra.Il cane che ci guardavadall’alto di una dunaringhiò compiaciuto.Si avvicinò con lenta andaturacon il passo di ciò che fa sparire,nell’attimo, la possibilità.Pregammo il nostro dio:“Avvolgi cane, con la coda!strozza cane, con la coda!”.Resistemmo alla nostra volontà,resistemmo.Dall’erba un soffiodall’acqua una gocciadalla terra un suono:“Avvolgi cane, con la coda!strozza cane, con la coda!”.Saziammo il nostro cane resuscitatore,nostro dio e angoscia,la nostra angoscia.