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CARDINI / UN MAESTRO INSOLITO


Miscellanea di saggi d'argomento storico e di diversa estrazione dedicati da alcuni allievi all' "insolito " maestro Franco Cardini. Vi troverete lavori su Bernardo di Chiaravalle e la Terrasanta, piuttosto che la vita del cronachista Villani o la storia della stamperia vaticana, e così via proseguendo, lavori quasi sempre assai godibili da leggere anche per quelli non proprio addentro alle cose storiche ( se ce l'ho fatta io...). Troverete anche una lunga intervista al maestro, una confessione che attraversa, dal suo punto di vista, tutti gli aspetti e le metodologie del mestiere di storico, riletti e rivisti dalla particolare specola di un'esistenza dedita alla ricerca sulle crociate, la cavalleria, l'Islam. La si pensi come si vuole sull' "insolito " maestro Cardini, trattasi di un bel documento adatto davvero a tutti, aperto a ogni tipo di esperienza, nonché emozione. Col passo riportato successivamente reco un esempio - con cui concordo e cui plaudo, da cultore dell'ermeneutica esistenziale - della scrittura cardiniana. Oggi va di moda andare contro il relativismo: invece io sono molto relativista, perché penso che il contrario del relativismo non sia l'assolutezza ma il soggettivismo. Chiamiamo relativismo ciò che consideriamo lontano dalle nostre idee e che non coincide con la realtà obiettiva ma piuttosto con il nostro modo di vedere. Essere relativista vuol dire tenere sempre aperta la porta alle possibilità e doversi continuamente rimettere in discussione pur mantenendo fermi alcuni valori di fondo. [...] Ma per l'altro confesso che l'utopia scientista di una storia obiettiva, puramente scientifica, che riproduca il passato come voleva Von Ranke, << proprio così com'esso è stato >>, non m'interessa molto e in fondo la trovo inutile. La storia non è magistra vitae, anche se noi la interroghiamo cercando in essa insegnamenti. In fondo la modernità è stata proprio questo: avendo negato un senso al cosmo e alla vita, i moderni si sono abbandonati alla ricerca di un "senso" e di una "ragione" nella storia. Poiché sono convinto che essa non ne abbia, sono senza dubbio antimoderno ma, in quanto storico, non posso considerare una vittoria l'accettazione che essa non ce l'abbia.  da Cardiniana, in Un maestro insolito. Scritti per Franco Cardini, Firenze, Vallecchi, 2010, i saggi, pp. 316 - 317.