A solo due anni dalla morte di Giovanni Paolo II, si chiude la fase diocesana per la sua beatificazione. Il dossier Wojtyla passerà poi al vaglio della Congregazione per le cause dei santi, a meno che Benedetto XVI non decida di proclamarlo subito santo. Grande l'attesa dei fedeli. Nel pomeriggio, in S. Pietro, Papa Ratzinger dedicherà al suo predecessore una messa di suffragio e un'omelia.
In Vaticano l'atmosfera di grande attesa è palpabile, e lo dimostrano anche i numerosi fedeli che hanno invaso Roma per celebrare il secondo anniversario della scomparsa di Karol Wojtyla e festeggiare l'inizio del processo di canonizzazione. Nella basilica di S: Giovanni in Laterano, dopo la prolusione del cardinale vicario Camillo Ruini, avverrà il passaggio di consegne del dossier Wojtyla. Tutte le carte saranno consegnate dal postulatore Slawomir Oder alla Congregazione per le cause dei Santi, a cui spetta la terza fase del processo, condotta in Vaticano, allo scopo di studiare il materiale raccolto.
Poi seguirà la messa di suffragio in S. Pietro celebrata da Benedetto XVI. Alla funzione dedicata al Papa polacco ci saranno anche la suora francese Marie Simon-Pierre, la testimone principale del presunto miracolo che potrebbe aprire le porte della beatificazione a Giovanni Paolo II, e il cardinale Stanislao Dziwisz, segretario personale di Wojtyla per 40 anni e principale sostenitore dell'appello "Santo subito".
La Chiesa romana prevede che per avviare una causa di canonizzazione debbano trascorrere cinque anni dalla morte ma, nel caso di Wojtyla, Benedetto XVI ha concesso una dispensa dopo aver sottoscritto una petizione presentata dai cardinali nel corso del Conclave durante il quale fu eletto. La Commissione storica che aveva il compito di studiare la causa di beatificazione ha lavorato per quasi due anni, soprattutto tra Roma e Cracovia, e ora è giunta alla stesura della relazione finale. Contemporaneamente e' stata portata a conclusione la procedura per l'accertamento del miracolo ricevuto da Marie Simon-Pierre, la suora francese della Congregazione delle Piccole Sorelle di 46 anni, la cui guarigione dal morbo del Parkinson e' attribuita all'intercessione di Wojtyla.
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