Creato da match_point.1 il 20/09/2010

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« ah... l'amore....A te, solo. Non... ... »

una riflessione....

Post n°10 pubblicato il 12 Dicembre 2010 da match_point.1

Io so bene che il seguente post potrà suscitare  “reazioni allergiche”, ma suggerisco, prima di leggere il testo, di fare attenzione all’autore della frase.

 “Una domanda alla quale non sono riuscito a rispondere, nonostante 30 anni di ricerche sull’animo femminile, è: “Cosa vuole una donna?”.

(Sigmund Freud)

 Si.. proprio lui: Sigmund Freud. Medico neurologo, psicanalista, psicologo,  fondatore della psicoanalisi. Le sue teorie scientifiche e filosofiche trovano tutt’oggi conferma nella moderna neurologia e psichiatria.

Non un cantante o un opinionista della tv.

 Sconcerta un po’, vero?

Chiunque vorrà dissentire (a ragion veduta e non per principio) potrà prendersela con Freud e sostenere che è stato lui un incapace, o che non abbia studiato abbastanza.

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Commenti al Post:
Alter_Ego_N
Alter_Ego_N il 12/12/10 alle 08:11 via WEB
Freud incapace?? mah!!!! Freud semplicemente figlio del suo tempo!!! Il mondo femminile nn è poi così differente da qllo maskile...e Freud sembra nn averlo capito. Smettiamola di ragionare dividendo il mondo in 2 universi. Se ai signori uomini riesce così difficile comprndere ciò ke una donna vuole ke smetta di domandarselo considerandola di un altro pianeta! Non è possibile skematizzare,presupponendo ke le donne vogliano tutte la stessa cosa: ciascuna donna -come ciascun uomo- ha desideri, pensieri differenti, singolari, strettamente legati alla propria personalità...Basta col relegarci in stupidi cliché...ciascuno è unico....e, in qlke modo, incomprensibile! Un saluto caro Match.... eNNe
 
taniablu7
taniablu7 il 12/12/10 alle 20:34 via WEB
Io credo che il presunto antifemminismo di Freud sia una costrizione impostagli dal suo tempo, e quindi concordo con l'autrice del precedente commento, ma solo entro certi limiti. Le donne che gli vivevano accanto erano affascinate da lui e dalla psicanalisi, tanto da essere definito dalla sua più intima amica, Lou Andreas Salome, "un dono entusiasmante"...!In tutti i suoi scritti, Freud si mostra ammirato dalle capacità delle donne e , nella vita, concede ampia possibilità di azione alle sue collaboratrici che studiano, pubblicano...si affermano... Le sue teorie?... Solo..."teorie", appunto !!!
 
match_point.1
match_point.1 il 13/12/10 alle 01:30 via WEB
Sono grato ad entrambe le gentili visitatrici per i loro commenti. Anche le opposizioni di pensiero sono utili in quanto impongono un confronto e quindi arricchimento e crescita. Si.. le mie amiche dicono cose esatte. Non vi è da togliere una sola virgola. Pero, a mio avviso, entrambe commettono un errore: danno per scontato un maschilismo (o antifemminismo) esasperato e pregnante che, seppure in passato è stato l’elemento dominante di ogni cultura –ed ancor oggi ne residuano tracce reistentissime-, non appare, nel pensiero di Freud riportato, l’elemento nodale della questione. Non in quello di Freud e men che meno nel mio. Freud non dice “che cosa vogliono le donne”. Quindi –e devo contraddire la cara amica eNNe- non schematizza, non generalizza e non suddivide. Freud dice “cosa vuole una donna” ed intende una persona di sesso femminile considerata nella sua unicità e nella sua individualità. Tuttavia eNNe ha ragione quando dice che ciascuno è unico e come tale potenzialmente incomprensibile. Ma concordare su questa precisazione non vuol dire dissentire da Freud quando lascia intendere che comprendere il pensiero femminile è molto più complesso e difficile che comprendere quello maschile. Devo, poi, contraddire anche Tania. Ella, infatti, brava e colta, basa la propria argomentazione –correttissima come costruzione- sul presupposto di una contraddizione in termini fra il citato pensiero di Freud e l’ammirazione che lo stesso provava per le donne che lo circondavano. Ma l’aforisma in questione non lascia intendere che Freud sottostimasse o disistimasse la competenza e le capacità delle donne. Dice tutt’altro. Io per primo sono affascinato dall’universo femminile ed entusiasmato delle loro capacità. Le donne non solo riescono in tutti i campi finora –ingiustamente- appannaggio esclusivo degli uomini, ma vi riescono meglio. In tutto quello che fanno creano valore aggiunto. Però nessuno di noi –ed includo anche Freud- può sottacere o smentire che proprio la peculiare ricchezza di pensieri, di personalità, di sensibilità, di emotività, di intuizione, di sfumature, renda l’animo femminile impenetrabile persino ad uno studioso. Sono tipicità che l'uomo -inteso come genere maschile- non riscontra in se stesso e trova incomprensibili perchè contrastanti con il proprio universo fatto di logica, rigidità, prevedibilità. È la mia personale interpretazione. Ma poi… non è proprio in questo il fascino femminile? Evviva le incomprensibili contraddizioni femminili…!!!!!!!
 
 
Alter_Ego_N
Alter_Ego_N il 13/12/10 alle 16:27 via WEB
Credi proprio ke le contraddizioni siano appannaggio femminile? Ritengo ke esse mettano ql pizzico di sale in + in un rapporto a due , ke rendono tanto interessante x un uomo stare con una o l'altra donna, qnto x una donna stare con uno o l'altrro uomo . Nn ti pare?
 
   
match_point.1
match_point.1 il 15/12/10 alle 18:55 via WEB
Hai ragione, Alter. Le contraddizioni sono della vita, della umanità, senza distinzioni di sesso. Ed è verissimo che si saprebbe assai di più della complessità della vita se ci fosse applicati a studiare con determinazione le sue contraddizioni, invece di perdere tanto tempo con le identità e le coerenze, le quali hanno il dovere di spiegarsi da sole. Penso che le si considerino –a torto- peculiarità femminile solo perché in fondo gli uomini ne rimangono affascinati ed il fatto di citarle altro non sia che un modo di esprimere apprezzamento per la ricchezza di pensiero allo stato spontaneo.
 
   
match_point.1
match_point.1 il 16/12/10 alle 02:55 via WEB
Si, cara Alter, brava. Dici cose verissime, ancora una volta concordo pienamente. Con questo scambio di opinioni abbiamo dimostrato tutti una sola cosa: siamo tutti affascinati dalla dialettica intesa nella sua accezione più pura: arte del dialogo, metodo di conoscenza fondato sulla discussione. Le diverse sfumature di cui ognuno è portatore singolo sono solo espressione di quella individualità che contribuisce ad arricchire il patrimonio comune della conoscenza. Un caro saluto…
 
match_point.1
match_point.1 il 13/12/10 alle 01:39 via WEB
Infine devo fare un piccolo appunto alle mie due amiche: non avete colto, nel pensiero di Freud, un gran complimento a voi donne. Pensate che lui, Freud, vi avrebbe dedicato 30 anni di studio se non lo avesse ritenuto assolutamente interessante?
 
 
ULTIMAFILA52
ULTIMAFILA52 il 13/12/10 alle 16:44 via WEB
...per le reazione allergiche esistono gli antistaminici!! Uomo e donna sono due mondi diversi...capire una donna? Non è per voi uomini...dopo 30 anni Freud non ha saputo rispondere quindi lasciamolo nel suo tempo.Non dobbiamo porci la domanda capire una donna? o capire un uomo?non ne verremo mai a capo!!Siamo individui e come tali ci muoviamo,non viviamo in funzione di... se solo capissimo questo...le domande non sarebbero importanti...in un rapporto tra uomo e donna la cosa + vera sarebbe accettarsi per quel che si è...e tutto diventerebbe leggero e semplice.... ultima
 
   
Alter_Ego_N
Alter_Ego_N il 13/12/10 alle 16:55 via WEB
stessa scuola di pensiero, eh ultima?
 
     
ULTIMAFILA52
ULTIMAFILA52 il 13/12/10 alle 17:10 via WEB
...credo di sì...e se non fosse la stessa,direi che siamo lì...un abbraccio. ultima
 
match_point.1
match_point.1 il 15/12/10 alle 17:25 via WEB
Ottimo consiglio quello degli antistaminici. Ma... chi dovrebbe assumerli? Entro nel merito. Su quale credo fosse il pensiero di Freud, in argomento, ho già detto e qui ne faccio rimando. Credo vi sia stato travisamento anche da parte di Ultimafila. Ella sostiene, fra l’altro, che nei rapporti uomo-donna la cosa più vera sia accettarsi per quel che si è. Qui non posso che concordare. Anzi, posso dire di più. Victor Hugo scriveva “La suprema felicità della vita è essere amati per quello che si è o, meglio, essere amati a dispetto di quello che si è”. Come dargli torto? Però anche Ultimafila commette un grave errore –a mio parere-: sostiene che capire una donna non è cosa per gli uomini (una incapacità genetica?), che è inutile cercare di capire una donna o un uomo (Freud… 30 anni per uno studio inutile….), che basterebbe prendere coscienza delle diversità connesse alle individualità ed ogni domanda spontaneamente cesserebbe di aver luogo e titolo. A parte il fatto che Freud volesse dire tutt’altra cosa, ma …davvero Ultimafila crede che sia tutto così semplice? Io penso, invece, che tentare di capire la persona che in un determinato periodo interseca la propria orbita con la nostra sia una necessità ed un dovere. Solo se riusciamo a capirla profondamente saremo in grado di anticipare i suoi desideri e prevenirle dispiaceri; in breve, contribuire a garantire una durevole coesione e stabilità. La sintonia perfetta è un risultato, un traguardo, il punto di arrivo. La stabilità di un rapporto interpersonale dipende essenzialmente dalla capacità e dalla voglia di comprendere atti, fatti e persone, di porsi continuamente in discussione per tentare di migliorarsi e questo presuppone porsi interrogativi. Com’è possibile tutto ciò se si abiurano domande e riflessioni? Infine, “last but not least” (per ultimo, ma non ultimo in ordine di importanza), tutte le mie gentili amiche hanno ritenuto la necessità di relegare Freud nel proprio tempo, come se citarlo oggi fosse anacronistico unicamente in funzione di una attuale mutata concezione meno maschilista rispetto al passato. Che i tempi siano cambiati è innegabile. Ma sarebbe un errore ricorrere alla logica aristotelica del sillogismo, sostenendo: “Freud = 1856 = tempo di mentalità maschilista non più attuale”. Infatti, già 130 anni prima Kant diceva che.. “ tutto ciò che viene scritto dagli uomini sulle donne deve essere ritenuto sospetto in quanto essi sono ad un tempo giudici e parti in causa”. Impensabile un maschilismo con un andamento altalenante nel tempo e riportabile in un sistema di assi cartesiani. Questo dimostra senza ombra di dubbio una cosa: che un pensiero abbia validità circoscritta al tempo storico in cui si è formato… non può essere un assioma. Si può dissentire da un pensiero –argomentando opportunamente nel merito-, ma contraddirlo per principio etichettandolo come figlio del suo tempo è pregiudiziale. Non vi pare?
 
 
ULTIMAFILA52
ULTIMAFILA52 il 15/12/10 alle 23:34 via WEB
Ciao Ale...non riuscirei a scrivere così tanto neanche sotto minaccia... :-))Ripeto,la mia frase accettarsi per quel che si è...racchiude tutto.E non èper niente facile metterlo in pratica. E un cercare di capire l'altra persona in un modo così intenso...che non è da tutti riuscirvi. Buona notte. Ultimafila
 
   
match_point.1
match_point.1 il 16/12/10 alle 02:48 via WEB
Cara Ultimafila… Ma allora possiamo dire che le nostre idee concordano perfettamente. Tu ora riassumi tutto il tuo precedente commento nella già sostenta necessità di accettarsi per quel che si è. Ed io, su quello, sono stato più che d’accordo, aggiungendovi anche qualcosa di mio a rafforzamento. Mi sembrava che nel tuo precedente commento vi fossero altre questioni nodali su cui io ho dissentito, ma non essendo state queste ultime qui da te riprese vuol dire che non erano rilevanti. Un sorriso…
 
taniablu7
taniablu7 il 15/12/10 alle 22:35 via WEB
Ciao Ale, Quando ho ribadito che Freud era quasi costretto ad adeguarsi alle sue teorie, perché "figlio del suo tempo" non intendevo dare una colpa , in assoluto, al suo tempo, ma anche ad un atteggiamento formale del padre della Psicanalisi, che ormai aveva espresso i suoi pensieri ma , nella realtà , ammirava e dava ampio spazio alle donne.Il fatto stesso di averne fatto "SOGGETTO di studio" la dice lunga sul fascino che il mondo femminile esercitava su di lui... Invidia di un qualcosa che ci manca?...Possiamo sostituire il termine "invidia" con...."desiderio" o...ancor di più con "Amore?".La legge del compenso é alla base di molte situazioni umane e...forse, alla base della vita....Ma solo se parliamo di un obiettivo unico: l'Amore. In caso contrario ci può essere anche tanta scientificità ...praticità...voglia di rivalsa...Ma anche tanta...aridità...!!!
 
match_point.1
match_point.1 il 16/12/10 alle 02:53 via WEB
Eh si, cara Tania… Ora lasci senza parole persino me. Hai colto l’essenza della questione. Uno studioso a cui non interessava configgere con la mentalità imperante dell’epoca laddove il proprio oggetto (pardon.. “SOGGETTO”, .. ho colto l’appunto) di studio non era quella mentalità bensì un universo dal quale egli era affascinato ed attratto e del quale cercava di comprendere gli incomprensibili misteri. Un po’ come la scienza astronomica di ogni tempo tenta di comprendere i misteri dell’universo, acquisendo ogni giorno nuove conoscenze ma nel contempo scoprendo che vi sono distanze che non colmerà mai. La mia opinione? La donna è il più affascinante mistero che Madre Natura natura abbia potuto regalare all’uomo. Si... un dono... In fondo quel desiderio di comprendere altro non è che desiderio di avvicinamento per tentare di razionalizzare, più che il pensiero femminile, l’ampio spettro di emozioni connesse alla presenza significativa di una donna. In primo luogo, l’Amore. Nessuno studioso mai ha saputo comprendere i misteri dell’Amore. Ogni studioso serio si riconosce ben lontano dall’aver compreso pienamente l’animo femminile. Forse Donna e Amore sono sinonimi? Credo di si…. Con tanta simpatia…
 
 
ULTIMAFILA52
ULTIMAFILA52 il 16/12/10 alle 10:55 via WEB
...siamo tutti AMORE,LUCE ed ENERGIA!!! Buona giornata a tutti. Ultima.
 
solemi2011
solemi2011 il 17/01/11 alle 12:47 via WEB
Cosa vuole una donna? Freud non è riuscito a dare una risposta benchè ci abbia studiate per 30 anni. La risposta? Neanche noi donne lo sappiamo!!!!
 
 
match_point.1
match_point.1 il 22/01/11 alle 01:56 via WEB
gentile amica "sole...", credo che tu sia molto vicina alla verità, più di quanto non lo sia qualunque studioso. anche noi qui presenti, che ci simo affannati a battere e controbattere, se solo avessimo fatto la riflessione che hai fatto tu...!!!!! si, vero, a volte non lo sa nemmeno la stessa donna. è questo che vi rende così meravigliosamente affascinanti, portatrici inconsapevoli di un mistero non oggettivamente svelabile. grazie per la visita e per il commento.
 
MaiAffranta
MaiAffranta il 17/02/11 alle 15:33 via WEB
che spreco di parole in tutti questi commenti. la verità è che una donna chiede solo di essere compresa, ascoltata un po di piu, e invece sembra che l'uomo si sforza solo di vedere le sue contraddizioni
 
 
match_point.1
match_point.1 il 08/03/11 alle 01:43 via WEB
gentile visitatrice, ti ringrazio per il tuo commento al quale, per cause non dipendenti dalla mia volontà, rispondo con ritardo. spero di essere perdonato. nel merito: tu dici: "...una donna chiede solo di essere compresa...". ma il punto è proprio questo. sembra (ed io riporto solo il pensiero di uno studioso) che non sia tanto semplice comprendere alcuni meccanismi mentali che, dettati dalla sensibilità ed impulsività tipiche feminili, talvolta sfuggono ai rigidi canoni di comprensibilità maschile. ma non vi è condanna in questo. al contrario, io per primo mi sono sempre dichiarato, qui come altrove, affascinato dall'universo femminile pur comprensivo delle sue meravigliose contraddiszioni. rileggi i miei post ed i miei commenti. troverai solo pensieri e parole di apprezzamento.
 
   
MaiAffranta
MaiAffranta il 20/03/11 alle 11:59 via WEB
buon giorno match...ho letto la tua risposta ed ho visitato meglio il tuo blog. apprezzo tutto questo interesse per l'universo del pensiero femminile anche se in reatà non è cosi facile comprenderci.Siamo cosi complicate e a volte i nostri pensieri sono tutto e il contrario di tutto a volte vorremmo essere capite, altre sappiamo che nessuno può capiurci e non ci dispiaciamo nemmeno, ci siamo abituate, è bello sapere che qualcuno si preoccupa di farlo. tornerò ancora a far visita al tuo blog, mi piace molto un sorriso francy
 
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