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Vivere l'omeopatia

Post n°5 pubblicato il 16 Giugno 2008 da farmakos
 
Foto di farmakos

L'omeopatia ogni giorno occupa una parte sempre più consistente della nostra vita ed offre spesso un'alternativa ai farmaci cosiddetti allopatici .

La medicina ufficiale considera la malattia come entità a sé stante che interessa un organo, un apparato o una funzione limitata nel tempo e nello spazio.

L'omeopatia considera invece il sintomo non come un messaggio da sopprimere, ma da interpretare tenendo conto sia della parte fisica sia di quella psicologica contemporaneamente (il corpo è sempre lo specchio della mente!).

Nella cura omeopatica ogni paziente è una individualità . Potremo così dire che in omeopatia esistono malati e non malattie.

Il motivo per cui molti pazienti decidono di rivolgersi al medico omeopata è sicuramente la ricerca di una cura priva di effetti collaterali e che tenga in considerazione non soltanto il sintomo ma la vita del paziente, le sue abitudini e il suo modo di essere allo scopo di riportare il corpo alla condizione di equilibrio da cui si è allontanato.

Chi si rivolge all'omeopatia?

  • le persone che soffrono di disturbi "cronici" che non riescono a risolvere con farmaci sintomatici, perchè essi arrecano sollievo al sintomo ma non eliminano il problema
  • le persone che hanno difficoltà a curarsi con i farmaci allopatici a causa di alcune importanti malattie o per i loro effetti collaterali (es: chi soffre di ulcera tende ad evitare i FANS per i loro effetti sull'acidità dello stomaco, chi soffre di rinite allergica spesso evita gli antistaminici perchè danno molta sonnolenza, e così via..)
  • le persone che sono allergiche a molti farmaci e desiderano evitare di correre il rischio (anche se non sempre è possibile..)
  • le donne in gravidanza e i bambini ( anche se in questi casi, è opportuno limitarsi a pochi prodotti collaudati ed è sempre consigliabile il consiglio del medico o del farmacista evitando il fai da te)
  • le persone con un quadro clinico complesso, con disturbi ricorrenti e diversi a carico di uno o più organi.
  • le persone che desiderano "prevenire" un certo disturbo che sanno essere piuttosto ricorrente.

E' bene ricordare che: in nessun caso un farmaco omeopatico può sostituire un farmaco salvavita. Malattie gravi e molto ricorrenti (cancro, diabete, epilessia, ipertensione, ecc..) devono essere curate con i farmaci, che restano l'unico e solo rimedio efficace. L'omeopatia spesso può essere un accompagnamento a tali cure.

I farmaci omeopatici non interferiscono con quelli allopatici, nello svolgimento di una cura.

Si possono osservare alcuni effetti collaterali blandi, frequente è un peggioramento dei sintomi all'inizio della cura omeopatica.

I rimedi omeopatici non sono "universali". L'omeopatia, come già detto, cura l'individuo e non la malattia, per questo non si trovano sulle confezioni le indicazioni sulla posologia ed è sconsigliabile seguire per la propria cura omeopatica, il consiglio di un amico.

In che forma si trovano i farmaci omeopatici? La forma più diffusa sono i granuli, piccole sfere di amido e zucchero imbevute di liquido opportunamente diluito. Tale liquido è composto da tintura madre all'opportuna diluizione se si tratta di rimedi vegetali, o si soluzioni se si tratta si minerali o sali.

 
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