Blog
Un blog creato da rutmaps il 24/07/2012

Rally

Rally

 
 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

FACEBOOK

 
 

 

« Tv/ascolti: Rai, ''Glo...Tesoro Usa in missione a... »

Il ricatto della terra ci salverà

Post n°3 pubblicato il 24 Luglio 2012 da rutmaps
 

Gulp: Entro il 2012 rischia il fallimento un'impresa su tre.

A questa conclusione arriva uno studio di Unimpresa che ha analizzato i dati sulle sofferenze bancarie.

L’Ansa riferisce: L'analisi focalizza la “probabilita' di ingresso in sofferenza entro l'arco di un anno''. Viene stimata attraverso una metodologia statistica che utilizza indicatori desunti dal bilancio dell'impresa e dalle segnalazioni delle banche alla Centrale dei rischi.

Santi numi, un processo di de-industrializzazione inaudito: 1/3 in meno di prodotti alimentari, lo stesso per abbigliamento, mobilit , comunicazione, informazione e chiss quant’altro ancora.

Gia, quant’altro ancora: meno produzione, meno occupazione, meno lavoro, meno acquisti e la crisi si avviter ancor di più.

Maledetti Produttori? Macchè, questi producono se vendono il gi prodotto, altrimenti chiudono! Allora, maledetti Consumatori? Macchè, questi possono acquistare se non dispongono di salari e stipendi insufficienti? Un bel casino, anzi due! Essipperchè, se questi sono i fatti poi ci sono le interpretazioni: al mercato verr a ridursi l’offerta di pane, pasta, acqua, vino, verdura, vestimenti, divertimenti e, per l’amor di Dio mi fermo qui.

Se mancano i denari per acquistare questo ed altro le Imprese smetteranno di produrle toccher stare su questa terra gnudi ed affamati? Niente affatto: non più prodotte quelle merci occorrer tornare a produrle; occorrer riacquisire quella perizia, gi data in comodato d’uso ai Produttori, poi: terra, terra! Gi , un pezzo di terra, zappata e coltivata dar uva, grano, cereali; vi pascola un mucca, qualche gallina becca, tre pecore ed un porco fanno quel che sanno.

, Mescitando ben bene il tutto avremo latte, vino, pane, frittate, carne, salumi, prosciutti; cuoio per fare scarpe, lana che filata diverr stoffa poi abito.

Giacchè ci abito e ci lavoro avrò meno bisogno di spostarmi tanto con la rete posso andare oltre pur restando lì.

Tutto questo lavoro Occupa, dall’alba al tramonto; Retribuisce pure: mangio, bevo, mi calzo, mi vesto. Sazio, scambio quel che più ho con quel che mi serve. Eggi , meno dipendente dal denaro.

Vita grama? Oddio, per alcuni buona a malapena per sopravvivere; per i secondi, l’eden cercato, ritrovato.

I primi non ci stanno, non si accontentano del meno, vogliono di più.

Vogliono un mercato finalmente liberato dai trucchi reflattivi .

Lo reclamano, anzi vanno dritti al sodo: se non vendete l’offerta, con quel che vi resta, potrete acquistare la domanda, l’unica merce scarsa al mercato. Far guadagnare noi per poter tornare a spendere e voi a vendere! Due opzioni, insomma, distinte e distanti da mettere sul tavolo e contrattare: dar retta ai quei di portatori di suggestioni neoromantiche o seguire i suggerimenti di quegli sfrontati pragmatisti? Gli Esercenti a quel tavolo dovranno ben scegliere per tornare ad esercitare l’Impresa.

A buon intenditor, poche parole.

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

p.paolo53caitanarlocviola.corderosonix71angy.sacommVampiriPASSIONCUDDLEarmando.baldinrutmaps
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963