(ASCA) - Bruxelles, 18 giu - Non si torna indietro e le
scadenze del programma per la Grecia non si cambiano. Su
questo la Commissione europea e' irremovibile. Dopo il
sospiro di sollievo tirato per l'esito delle elezioni greche
che hanno premiato formazioni non contrarie alle politiche di
austerita' richieste dalla Troika (Commissione Ue-Banca
centrale europea-Fondo monetario internazionale) per gli
aiuti economici al governo ellenico, a Bruxelles si mette
subito in chiaro che non saranno concessi sconti. Il che vuol
dire che non ci saranno cambiamenti nei termini del
protocollo d'intesa, soprattutto per quanto riguarda le
scadenze. E' la linea della Commissione europea, cosciente
dei ritardi accumulati dalla impasse politiche ma
intenzionata a non mostrare il fianco ai mercati.
La parola d'ordine adottata a Bruxelles e' infatti
''credibilita'''. Rinegoziazioni di qualunque natura del
programma per la Grecia verrebbero viste - questo e' cio' che
si teme - come motivo di diffidenza e scetticismo non solo
per la capacita' della Grecia di tenere fede agli impegni, ma
soprattutto motivo di messa in dubbio della credibilita' di
tutti quei soggetti sovranazionali e internazionali che
vogliono tirar fuori la Grecia da una crisi che appare
insormontabile.
Il giorno dopo le attese e da qualcuno temute elezioni
greche la strategia della Commissione non varia. Il programma
per la Grecia e' quello gia' scritto, e lo stesso programma
continuera' a far fede. Tenere in piedi Atene per tener viva
l'Ue: questa la missione - ritenuta difficile ma non
impossibile - dell'esecutivo comunitario dopo la vittoria di
Antonis Samaras, il leader del partito di destra Nea
Dimokratia chiamato ora a formare un nuovo governo. Proprio
con Samaras il presidente della Commissione Ue, Barroso, ha
gia' iniziato a tessere rapporti personali in una telefonata
avuta ieri sera. Una telefonata di rito, come tante fatte
quando leader politici vincono le elezioni. Ma non e' un
mistero che a Bruxelles aspettino con impazienza il nuovo
governo, chiamato a tener fede agli impegni presi. La Troika
e' infatti pronta per tornare ad Atene, e tutti, a Bruxelles,
vorrebbero fosse questione di giorni.