A te che avevi un gatto indifferente il giorno che son venuto a dirti domani non ritorno.
A te che immaginavi ad ogni mia parola la vita di mia moglie che forse è sola: e ti sforzavi di non ricordare quell'uomo che tornava soltanto per picchiare tua madre che aspettava, quando scappavi a letto dicendo a tua sorella: "Vedrai che passa tutto la vita è bella".
A te che gli anni e gli occhi si mentono ogni sera anche se negli specchi la vita è dura.
A te che mi hai ascoltato cercando di capire uno che parla al buio e non sa cosa dire.
A te che mi hai truccato il mazzo delle carte perchè vincessi ancora da qualche parte.
A te con i tuoi forse e la tua Valentina che in fondo è solo il nome di una bambina.
A te che non c'è un solo uomo a cui non hai creduto, amando il suo dolore anche se si era addormentato.
A te che nascondevi ridendo la paura che fosse solamente un'avventura.
A te che mi dicevi: "Sai chi ho scopato ieri?" per non farmi capire che ero nei tuoi pensieri.
A te che mi hai contato i passi sulle scale e viene sempre il giorno che non si sale.
A te nemmeno un sogno nemmeno un'emozione a te non ho lasciato che una brutta canzone.
Inviato da: antracite4
il 21/11/2018 alle 17:12
Inviato da: Francesco_Conte
il 12/01/2014 alle 09:31
Inviato da: gandalab
il 04/01/2014 alle 12:08
Inviato da: mi.chiamo.roby
il 04/01/2014 alle 01:21
Inviato da: naturaseitulamiadea
il 07/12/2013 alle 12:05