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Post n°1 pubblicato il 01 Gennaio 2007 da teco
Venerdì 29 ore 17,07 entro in posta centrale per un semplice pagamento F24, prendo il biglietto di prenotazione mi siedo e aspetto fiducioso il mio turno, A96 è il numero del biglietto corrisponde a servizi e pagamenti vari, guardo il tabellone è il turno del numero A83, la fiducia iniziale si incrina leggermente anche perchè scorgo un signore che sbraita con una addetta del servizio postale, il signore imbestialito se ne và imprecando contro le poste e la lettera A in particolare. Voglio consolarmi pensando che il tipo avesse avuto particolarmente fretta. in fondo io ho un appuntamento per le 18, sono tranquillo. Le Poste Italiane non contente di fare un servizio mediocre nel loro settore vogliono provare a far danni in altri campi, un esempio è la vendita di libri. Arraffo alcuni libri con lo stesso criterio che ha utilizzato chi ha scelto i titoli allestendo lo stand : a caso. Alcuni titoli sono gli stessi che si trovano anche nei supermercati con la differenza che qui il prezzo non è scontato ma è intero. Continuo a leggere e intanto con la coda dell'occhio scruto la situazione, decine di persone entrate dopo me che hanno avuto solo la fortuna di avere una raccomandata da spedire che se ne vanno soddisfatte, altre che se ne vanno appena preso il biglietto, altri che scalpitano e imprecano ma che sono evidentemente obbligati come me ad aspettare. Sono passati 40 minuti e siamo ad A84 , comincia ad insianuarsi un dubbio che voglio scacciare ma che e' sempre piu' forte: e se non bastasse un'ora per fare un semplice pagamento. La mia coscienza si rifiuta di considerare un'eventualità simile, le poste si sono modernizzate, tutto è computerizzato, siamo nel 2006 quasi 2007, il personale dopo alcuni anni sembra che cominci a capire qualcosa di quello che trova scritto sul proprio schermo, devo essere fiducioso. Per vedere di sollecitare la cosa chiedo comunque di una responsabile la quale sa già qual'è la lamentela prima ancora che io apra bocca e altrettanto velocemente arrivà la secca risposta così sintetizzata: il servizio è questo, i costi per i servizi sono bassissimi, tutto il personale sta lavorando, punto, al che obietto di non aver mai detto che il personale non lavorasse ma che se il servizio fosse organizzato meglio i tempi di attesa sarebbero più uniformi per tutti, alla fine viene data la colpa al sistema informatico che gestisce le priorità di servizio, evidentemente siamo difronte al primo caso di computer che si autoprogramma pensavo non ci fossimo ancora arrivati all'intelligenza artificiale. Stà di fatto che alle ore 18,10 riesco a terminare quello che mi ero proposto di fare, 63 minuti per fare un pagamento. Alla fine la cosa mi provoca un certo senso di colpa e penso ma sarà poi giusto che pretendiamo di spingere questa lumaca-postaetelegrafi oltre i propri limiti?
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