ORIZZONTE

Post N° 290

E’ diventata  ormai cronaca quotidiana la notizia di uno o più atti di violenza e di stupro nei confronti delle donne, una cronaca sempre uguale…..cambia il luogo e il sito del delitto, la nazionalità delle vittime, l’ora dell’accaduto  ma non cambia mai il reato e soprattutto non cambiano le misure per contrastarlo e quello che più disorienta  è l’assoluta indifferenza delle istituzioni nei confronti di uno dei reati più aberranti che si possa consumare nei confronti della dignità di una persona, di questa  donna lasciata sempre più sola e abbandonata a se stessa.

Siamo davvero drammaticamente sole di fronte a questo crimine.......  mi è capitato di trovarmi da sola sino alle 23 in  una stazione.....  Firenze Campo di Marte..... e ricordo benissimo come la paura che potesse accadermi qualcosa di simile si è insinuata lentamente dentro di me……sola insieme a pochi altri in attesa del tanto agognato treno, in una  saletta d’attesa semi-deserta seduta di fronte ad un cartello che informava  tragicamente  che alle 23, 30 la sala sarebbe stata chiusa e che i viaggiatori avrebbero dovuto attendere la propria vettura nei pressi dei  binari che nella notte erano pressoché deserti……..nessuna vigilanza ne da parte del personale ferroviario ne da parte delle forze dell’ordine, biglietteria e bar chiusi, qualche clochard che girovagava, il fumo di qualche sigaretta e il tempo inesorabilmente lento………mi chiedevo chi avrebbe potuto  aiutarmi e soprattutto a chi chiederlo questo aiuto che qualora fosse stato necessario sarebbe rimasto inascoltato, sordo e muto come quella consapevolezza che prendeva corpo…….. poco distante da me, vicino alla soglia  una giovanissima donna, una studentessa dalla faccia pulita e impaurita che tormentava i suoi lunghi capelli biondi e si guardava in giro trasalendo ad ogni piccolo movimento come un cerbiatto impaurito…..forse  aveva pensieri simili ai miei…….  mi  sono avvicinata a lei per non farla sentire sola ,per  provare a rassicurarla semplicemente con la mia presenza tentando di chiacchierare un po’ con lei come una madre ……. parlavo con questa ragazza e mi rendevo conto che entrambe non avremmo potuto contare su nessuno in quella notte fiorentina, semmai fosse accaduto qualcosa sarebbe stata soltanto una notizia in più e forse semplicemente lo spunto per un ulteriore inutile e sterile dibattito televisivo……ricordo che quando giunse il suo treno la seguii sollevata con lo sguardo mentre saliva per prendere posto in cabina e con il pensiero, mentre accennavo ancora un sorriso per rassicurarla, le augurai buona fortuna……. a lei e a me…….in quella notte mi sono sentita sola come non mai……sola io e Dio……

Mi chiedo che senso ha sentir parlare di quote rosa, di tutela della donna, dei suoi diritti se ancora oggi il rosa è sempre e solo un colore che può diventare nero, se di tutele ne ho poche in questo Stato dove nulla si fa per proteggermi effettivamente , se sul territorio nessuno difende il mio cammino, se in nessun tribunale si riesce  a condannare i violenti e  se in nessun carcere si riesce a far entrare gli aguzzini….. io non posso continuare a sperare che gli uomini cambino culturalmente e raggiungano un grado di maturità etica e morale tale da garantire e salvaguardare la mia sicurezza personale, io non posso continuare a sperare che mi vada bene anche la prossima volta, non posso continuare a sperare di non dovermi più avventurare da sola per una qualsiasi stazione ferrovia del mio paese, non posso più tollerare  le troppe garanzie nei confronti di chi delinque  e di chi continua a reiterare gli stessi delitti a discapito dei miei diritti sacrosanti e inviolabili, io non Voglio avere paura , paura   di vivere in uno Stato in cui gli uomini, quelli che stanno al potere, quelli che offrono un’opportunità di lavoro, quelli che incontro per la strada quotidianamente dimenticano e ignorano che  le donne che subiscono violenze sono le loro madri, le loro figlie, compagne o sorelle….. a cosa è servita la nostra emancipazione se sul piano della nostra dignità e del rispetto della nostra persona siamo rimaste abbandonate a noi stesse?? Perchè in questo Stato così garantista nei confronti di chi commette reati di ogni genere ci si è dimenticati che esistono differenze sostanziali tra un reato e un altro e che i diritti inviolabili della persona sanciti dalla nostra Costituzione vengono prima di tutti gli altri? La mia dignità chi l'ha cancellata??  Non sono una quota rosa,  sono PERSONA a prescindere dal mio sesso e questo Stato mi deve difendere con ogni mezzo.... la mia sicurezza e la mia incolumità pretendono garanzie e certezze più di quanto ne debba pretendere ed avere un BASTARDO!!!!

A quelle donne, a tutte quelle che si avvicendano in Parlamento, vorrei chiedere di essere più incisive, di collaborare ed entrare in sinergia per ottenere fattivamente garanzie ......mettete da parte i bei discorsi, i moralismi e ponete le condizioni affinchè per una volta la politica sia dalla parte nostra, fatelo senza mediazione, senza tentennamenti e con convinzione, per una volta mettete da parte parrucchieri, boutique e gioielli e invece di indignarvi se una trans varca la soglia del vostro wc gridate a voce alta tutta la nostra indignazione per questo Stato latitante, tirate fuori i denti e le unghia per difendere la nostra vita e la nostra sicurezza, se occorre disertate le aule del Parlamento, scioperate.....per favore e senza spegnere le luci AGITE,  fate qualcosa , qualunque cosa ma fatelo unite TUTTE, indistintamente e senza divisioni di credo politico, religioso e etico ...... qualunque cosa ma FATELA!!!!!!