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Post n°351 pubblicato il 05 Novembre 2010 da erising
Dopo avversari politici, giornalisti, magistrati…… dopo una carovana di persone tocca finalmente anche a lei, alla mafia unirsi alla innumerevole schiera di “nemici” del “nostro” premier….. sento dire siamo alla frutta…..secondo me siamo proprio al paradosso, all’incredibile, all’assurdo…. Ma perché ce l’hanno tutti con lui?? Com’è possibile che uno come lui, un imprenditore prestato alla politica per il bene del P(otere)- roprio P(personale)-aese che si prodiga costantemente per lo Stato lavorando senza sosta debba sopportare tante calunnie ed ingiustizie? Perché siamo così ingrati verso uno statista dalla statura morale ineccepibile, dall’ encomiabile profondo rispetto per la giustizia, per la legalità e soprattutto per la democrazia?? Quest’uomo , bisogna riconoscerlo, è geniale, è superbo, è unico e bontà sua si ritiene anche insostituibile…. in un sistema ben organizzato, corrotto e saturo di connivenze malavitose lui s’è voluto tirare fuori…. perché chiedere “cortesie” alla politica? perché affannarsi per districarsi nel ginepraio legislativo con il rischio di non riuscire a garantirsi il riconoscimento dei propri diritti? Un imprenditore di grosso calibro, come lui, trova una soluzione, la pianifica, la struttura e la mette in atto sfruttando tutti gli strumenti e le potenzialità a disposizione al fine di raggiungere l’obiettivo prefissato…. lui c’è riuscito quindi diamogliene atto e merito invece di demonizzarlo e perseguitarlo senza posa!!! Invece di usare i politici lui FA politica, invece di usare la legge lui FA la legge e soprattutto invece di corrompere un elettorato ignaro lui ELARGISCE con generosità a quanti hanno bisogno e necessità di sopravvivere e di esistere!!! Come si fa a non apprezzare e riconoscere i meriti e il valore di quest’uomo?uante domande Quante domande…… ma una su tutte…..come ha fatto a modificare le abitudini e gli usi di Cosa Nostra?.... niente più lupare, attentati, stragi…. niente sangue né dinamite…… basta semplicemente una F..ord-escort!!!!....in fondo è da sempre il desiderio di ogni uomo…….morire per una scopata… solo che questa volta non è lui a scegliere…. la spina la stacca la mafia per eutanasia!!!!.... è proprio vero ….. non ci rimane altro che proclamarlo santo e pure subito……. sbrighiamoci prima di doverlo sacrificare ed immolare alla Patria e doverlo anche definire VITTIMA di STATO!!!!!! |
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Permettimi ora di riportare qui un ampio stralcio di un editoriale di questi giorni di Eugenio Scalfari, che rappresenta perfettamente il mio pensiero e che avrei voluto tanto fosse stato il mio commento al tuo post:
Le recenti cronache dell'Italia berlusconiana che raccontano l'ennesimo scandalo ormai generalmente etichettato "bunga bunga" mi hanno lasciato al tempo stesso indifferente e stupefatto. L'indifferenza deriva dal fatto che conosco da trent'anni Silvio Berlusconi e sono da tempo arrivato alla conclusione che il nostro presidente del Consiglio rappresenta per molti aspetti il prototipo dei vizi italiani, latenti nel carattere nazionale insieme alle virtù che certamente non mancano. Siamo laboriosi, pazienti, adattabili, ospitali. Ma anche furbi, vittimisti, millantatori, anarcoidi, insofferenti di regole, commedianti. Egoismo e generosità si fronteggiano e così pure trasformismo e coerenza, disprezzo delle istituzioni e sentimenti di patriottismo. Berlusconi possiede l'indubbia e perversa capacità di aver evocato gli istinti peggiori del paese. I vizi latenti sono emersi in superficie ed hanno inquinato l'intera società nazionale ricacciando nel fondo la nostra parte migliore. ...... il berlusconismo è diventato sistema o regime che dir si voglia: un potere che aveva promesso di modernizzare il paese, sburocratizzarlo, far funzionare liberamente il mercato, diminuire equamente il peso fiscale, sbaraccare le confraternite e rifondare lo Stato. Ma non solo il programma rimase di fatto lettera morta, accadde di peggio. Accadde che il programma fu contraddetto. Il sistema-regime è stato tutto fuorché una modernizzazione liberale, tutto fuorché una visione coerente del bene comune. Per dieci anni l'istituzione "governo" ha perseguito il solo scopo di difendere la persona di Berlusconi dalle misure di giustizia per i molti reati commessi da lui e dalle sue aziende prima e durante il suo ingresso in politica. Nel frattempo l'istituzione "Parlamento" è stata asservita al potere esecutivo mentre il potere giudiziario è stato quotidianamente bombardato di insulti, pressioni e minacce che si sono anche abbattute sulla Corte costituzionale, sul Csm, sulle Autorità di garanzia e sul Capo dello Stato. Il "Capo" e i suoi vassalli hanno tentato e tentano di costruire una costituzione materiale incardinata sul presupposto che il Capo deriva la sua autorità dal voto del popolo ed è pertanto sovra-ordinato rispetto ad ogni potere di controllo e di garanzia. Questa situazione ha avuto il sostegno di quell'Italia che la diseducazione di massa aveva privato d'ogni discernimento critico e che vedeva nel Capo l'esempio da imitare e sostenere. Il cortocircuito che questa situazione ha determinato nel carattere di una certa Italia ha fatto sì che Berlusconi esibisca i propri vizi, la propria ricchezza, la sistematica violazione delle regole istituzionali e perfino del buongusto e della buona educazione come altrettanti pregi. Non passa giorno che non si vanti di quei comportamenti, di quella ricchezza, del numero delle sue ville, del suo amore per le donne giovani e belle, dei festini che organizza "per rilassarsi", degli insulti e delle minacce che lancia a chi non inalbera la sua bandiera. E non c'è giorno in cui quell'Italia da lui evocata e imposta non lo ricopra di applausi e non gli rinnovi la sua fiducia. La cosa sorprendente e stupefacente non è nella pervicacia con la quale Berlusconi resta aggrappato alla sua poltrona e neppure la solidarietà di tutto il gruppo dirigente del suo partito e della sua Corte, che fa quadrato attorno a lui ben sapendo che la sua uscita di scena sarebbe la rovina per tutti loro. La cosa sorprendente è che - sia pure con segnali di logoramento e di sfaldamento - ci sia ancora quella certa Italia il cui consenso nei suoi confronti resiste di fronte alla grottesca evidenza di quanto accade. Questo è l'aspetto sorprendente, anzi sconvolgente, che ci dà la misura del male che è stato iniettato e coltivato nelle vene della società e questo è il lascito, il solo lascito, di Silvio Berlusconi.
Ciao....CARLO!