Prestiti-online
prestiti e finanziamenti online, ma anche cessione del quinto
Incidenza delle spese di istruttoria su un prestito. Nella trattativa di richiesta di un prestito l'istruttoria rappresenta l'iter amministrativo, nel corso del quale l'istituto di credito oppure la finanziaria accumulano tutti i dati e compiono tutte le operazioni utili per analizzare la richiesta di finanziamento per giungere alla potenziale erogazione del prestito. La mutevolezza delle spese di istruttoria è rilevante da prestito a prestito e da banca a banca. Di norma gli operatori finanziari che propongono le migliori offerte di prestiti online e non non includono i medesimi costi oppure si delimitano ad una somma di circa 100 €., decisamente nulla rispetto all'ammontare dei costi che possono derivare dall'eventuale sottoscrizione di un'assicurazione per un prestito. Resta, tuttavia, il caso di osservare in modo oculato come tali spese di istruttoria sono richieste e precisate. Alcune società finanziarie richiedono difatti al cliente di sottoscrivere un mandato di finanziamento, ossia una sorte di autorizzazione alla stessa finanziaria per dare inizio alla ricerca di un prestito a beneficio e per conto del cliente e richiedono, a titolo di anticipo, le spese di istruttoria della pratica di finanziamento per poter espletare la medesima azione. Deve essere, dunque, accertato in via preventiva se il medesimo versamento sia poi contemplato alla stregua di una reale anticipazione delle spese complessive dovute oppure se invece non venga fatto risultare come spesa di consulenza. Per tale ipotesi, difatti, anche nel caso in cui l'accettazione del prestito non avesse buon esito, esso sarebbe valutato, tuttavia, come dovuto alla finanziaria per il lavoro operato (anche qualora non fosse stato eseguito) e non verrebbe dunque reso al cliente. Il problema potrebbe proporsi in particolare modo nelle ipotesi di offerte di prestiti rivolti a gruppi di clientela virtualmente più a rischio oppure non finanziabile, come ad esempio i protestati, i cattivi pagatori oppure chi è privo di una regolare busta paga, molte volte guidate da annunci e offerte pubblicitarie del tipo: "prestiti rapidi per i protestati", "prestiti rapidi per cattivi pagatori", "prestiti rapidi anche senza busta paga", il tutto anche senza documenti. |
In base ai dati diffusi dal Ministero del Tesoro e dalla Banca d'Italia, si ha modo di rilevare che i tassi medi, determinati come TAEG applicati nel nostro Paese nei vari trimestri dall'anno 2006 all'anno 2008 per prestiti personali maggiori a 5 mila euro proposti da istituti di credito e da finanziarie e per prestiti finalizzati, variato in questi ultimi anni tra il 10% e il 13%, in relazione dell'istituto che ha erogato il finanziamento. In sostanza , le banche hanno applicato tassi maggiormente moderati, attestandosi tra il 10% e l'11%. Le condizioni finanziarie più care risultano di norma essere relative ai prestiti erogati dalle società finanziarie, con tassi che vanno tra il 12% e il 13%. I tassi medi dei Taeg relativi alle migliori offerte di prestiti online negli stessi trimestri la media dei tassi mesi (TAEG) ha oscillato tra il 6% e il 7%, senza tenere conto dei casi in cui viene stipulata una polizza assicurativa per i finanziamenti. Facciamo un esempio: per un prestito veloce on line dimostrativo di 20.000 €. per acquistare un'autovettura da rimborsare in 48 mesi, vedremo che la differenza a confronto dei tassi medi di mercato è stata dunque del 4% o del 5% in meno, con vette di circa 7 punti. Tale differenza, su un prestito di 20.000 €., si sarebbe dunque semplificata in un risparmio tra i 1.900 €. e i 3.000 €. per un rimborso in 4 anni. In caso di rimborso in 10 anni il risparmio sarebbe stato naturalmente ancora superiore, ossia tra i 5.400 e i 9.000 €.. |
Il TAN rappresenta il tasso autentico, ovvero quello impiegato per determinare il calcolo del piano di ammortamento e dunque, dell'importo degli interessi e di ciascuna rata. Il Tan non prende in considerazione di altri potenziali costì e oneri connessi al finanziamento, dunque non è un elemento sufficiente per poter vagliare l'onerosità di un finanziamento e per raffrontare differenti offerte. Il TAEG prende, invece, in considerazione del TAN e delle varie spese accessorie obbligatorie connesse al prestito. Il TAEG espone dunque, in sostanza, il costo totale dell'operazione e semplifica la comparazione con le diverse offerte, ma non è comprensivo della polizza assicurativa del prestito. E' appena il caso di aver presente che l'indicazione del TAEG è prevista dalla legge per tutte le varie forme di prestito e che il raffronto perfetto va compiuto tra soluzioni di prestiti analoghe, ovvero dello stesso importo e di uguale durata. Occorre inoltre tenere conto che nel calcolo del TAEG non sono incluse le spese che si considerano opzionali, ovvero quelle spese che non sono richieste tassativamente dalla finanziaria al fine di poter elargire il finanziamento. Innanzitutto, dunque, non sono incluse nel TAEG le spese dei bolli e tasse, che sono tuttavia obbligatorie ma non sono pretese dalla banca o dalla finanziaria. |
Il costo totale dell'operazione di un prestito o finanziamento, che semplifica il raffronto con le varie offerte del mercato viene indicato attraverso un indice di riferimento, il TAEG. In alcuni casi però, i costi delle operazioni di un finanziamento, nonostante il Taeg risulti conveniente, possono lievitare per l'aggiunta di una polizza di assicurazione. Le polizze assicurative dei prestiti, che non sono ufficialmente previste, anche se nella prassi la loro stipulazione viene promossa dalle banche e dalle finanziarie a coloro che richiedono un prestito, con l'opportunità di poter in questo modo avere migliori condizioni di prestito in relazione al TAN oppure di avere un importo finanziabile superiore. Il costo delle medesime polizze assicurative viene annoverato nella somma di ciascuna rata e in alcuni casi viene incluso nell'importo del prestito, originando esso stesso degli interessi. Il costo delle polizze assicurative per la richiesta di un finanziamento potrebbero dunque essere anche particolarmente alto e farebbero aumentare in maniera considerevole il costo effettivo del prestito rispetto al TAEG stabilito. Altra ipotesi da vagliare in maniera oculata è quella dei così chiamati finanziamenti a tasso zero, nei quali il TAN per il colui che da richiesta del finanziamento non è previsto e gli interessi rimarranno a carico della banca e del commerciante. Bisogna, tuttavia, vagliare ogni volta anche il valore del TAEG. Il finanziamento potrebbe infatti prevedere vari tipi di spese e costi (istruzione e gestione pratica, incasso rata, assicurazioni, commissioni ecc.), che vanno comunque sostenuti dal cliente e che potrebbero quindi incrementare anche notevolmente il costo reale del finanziamento rispetto al tasso zero del Tan. Come già in precedenza evidenziato, i tassi che vengono applicati ai prestiti dalle diverse banche o finanziarie possono essere anche molto differenti, variando in sostanza il costo del valore dell'operazione. Fare appello al web per la ricerca, il raffronto e la richiesta di un finanziamento può promettere vantaggi in termini di risparmio tangibili e sostanziali. |
Inviato da: tuttoprestiti
il 18/04/2012 alle 12:12
Inviato da: chiaracarboni90
il 07/06/2011 alle 11:29
Inviato da: chiaracarboni90
il 07/06/2011 alle 10:33
Inviato da: chiaracarboni90
il 01/06/2011 alle 10:41
Inviato da: chiaracarboni90
il 01/06/2011 alle 10:39