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Creato da: prestitiefinanza il 26/04/2011
Prestiti e finanziamenti

 

 

Finanziamenti Personali

Post n°13 pubblicato il 26 Gennaio 2012 da prestitiefinanza

I finanziamenti personali vengono concessi da istituti di credito bancari o da società finanziarie a tutti coloro che abbiano un reddito dimostrabile (CUD, 730, UnicoPF). I finanziamenti personali sono annoverati tra i finanziamenti non finalizzati, cioè il finanziamento non è vincolato alla motivazione per la quale viene richiesto. I finanziamenti personali vengono erogati, generalmente con accredito diretto sul c/c, direttamente al richiedente e rimborsati attraverso un piano di ammortamento a rate costanti, calcolate con applicazione di un tasso fisso. Alternativa all’accredito sul c/c è l’emissione di una assegno circolare, pratica quest’ultima poco utilizzata per i finanziamenti personali.

Data l’assenza di garanzia al prestito, i finanziamenti personali sono vincolati ad un tetto massimo di erogazione pari a 30.000 euro.

Le persone fisiche che hanno accesso ai finanziamenti personali devono avere delle caratteristiche di base, in modo da garantire solvibilità. Quindi apparterranno alle seguenti categorie: lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi, pensionati, e, a seconda dello status di appartenenza e del reddito dimostrabile, le banche e le società finanziarie attribuiscono loro un range di affidabilità e dei limiti di erogazione.

Oltre al pagamento periodico delle rate, che può avvenire tramite l’utilizzo di bollettini di c/c postali oppure con addebito del r.i.d. sul c/c bancario e/o postale, il richiedente può optare al rimborso anticipato, anche se nella maggior parte dei casi, tale anticipazione è gravata di una penale che ammonta, generalmente, all’1% del capitale ancora da versare.

Tra i vari vantaggi, che le società finanziarie offrono, vi sono in particolar modo la possibilità, in caso di necessità e con preventiva autorizzazione, di saltare la rata fino a 3 o 5 volte nell’arco temporale di ammortamento del finanziamento, oppure di stabilire a priori la propria rata ideale, oppure, ancora, di optare di pagare delle mini rate nel primo periodo.

 
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Prestiti a cattivi pagatori

Post n°12 pubblicato il 15 Luglio 2011 da prestitiefinanza
 
Foto di prestitiefinanza


Un cattivo pagatore è una persona che non rispetta le scadenze di un debito e non paga le rate prefissate di un finanziamento. 

Dal momento in cui esso non attiene più al suo dovere, viene segnalato come cattivo pagatore e iscritto su una apposita lista, il CRIF, ovvero il Registro dei cattivi pagatori, consultabile da tutti gli Istituti di credito.

Da questo momento, non si viene più considerati come attendibili e il rischio di perdere tutti i diritti come clienti bancari è molto alto.

Nel caso in cui fossimo stati segnalati come cattivi pagatori, ci sono alcune soluzioni che possono permetterci di ottenere un prestito. Ecco quali sono:

Chiedere un prestito tramite la cessione del quinti dello stipendio (o della pensione); in questo caso, le nostre entrate mensili saranno la garanzia che permetterà all'Istituto di concederci il prestito. Per ottenere una cessione del quinto, sarà necessario avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato, una busta paga adeguata alla cifra richiesta o una pensione che ci permetta di far fronte al debito, che verrà poi ripagato automaticamente ogni mese, con la cessione di una quinta parte della nostra entrata mensile.

Chiedere un prestito tramite la cessione del quinto ma con la garanzia del datore di lavoro; in questo caso, potremmo avere un lavoro ma uno stipendio ancora non fisso o remunerato, per questo il nostro datore di lavoro potrebbe impegnarsi a garantire le rate del nostro prestito al posto nostro, almeno per i primi periodi. Il datore di lavoro sarà quindi il nostro garante.

Chiedere un prestito cambializzato; in questo caso, potremo accedere alla cifra richiesta tramite una garanzia lavorativa che ci permetta di pagare il debito attraverso le cambiali, che saranno addebitate sul nostro conto corrente.

Per conoscere la nostra posizione negli appositi registri, ci si può rivolgere alla Camera di commercio territoriale.

 
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Mutui online

Post n°11 pubblicato il 15 Luglio 2011 da prestitiefinanza
 
Foto di prestitiefinanza

Nella giungla quotidiana di proposte finanziarie, istituti di credito e relativi importi da pagare la soluzione della richiesta del mutuo on line è una tra le opzioni più utilizzate dalla popolazione italiana. Il mutuo on line è un finanziamento finalizzato all’acquisto di un’abitazione.


Sono in costante aumento i siti internet all’interno dei quali si tratta questo argomento che vuole essere sempre più competitivo rispetto alle banche “fisiche”il cui obiettivo è quello di sostituirsi ad esse in maniera totalizzante.
Il mercato dei mutui on line si compone di due filoni:


-i siti personali delle banche che offrono direttamente on line le proposte personalizzate


-i siti che offrono i prodotti delle varie banche


Sono il mezzo più utilizzato da chi deve effettuare un acquisto importante ( generalmente un immobile ) senza però avere il denaro a disposizione; il loro principale vantaggio è la velocità di comunicazione tramite la rete e quindi avere accesso ad un maggior numero di utenti, inoltre è possibile effettuare delle scelte personalizzate a seconda delle esigenze personali.


I tassi sono comunque fissi o variabili ed in base alla scelta andrà poi costruito il proprio percorso di finanziamento personale.


La scelta ben ponderata andrà a toccare diversi aspetti del mutuo come la durata, l’importo della rata, e non per ultimo, controllando l’andamento generale degli indici di interesse che sono in continuo cambiamento.


Diversamente da quanto accade per il mutuo tradizionale, il web si sostituisce allo sportello bancario e i tempi vengono dimezzati: non più file ed orari prestabiliti da rispettare, è possibile ottenere in pochi istanti il calcolo della rata ipotetica. Dal punto di vista economico, inoltre, vi è il vantaggio dell’abbattimento dei costi di gestione della pratica, spese minori per il personale, assenza di utenze, spese di istruttoria o di perizia.

Tantissimi i vantaggi offerti da poter valutare con calma seduti sulla poltrona di casa.

 
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Il prestito personale

Post n°10 pubblicato il 22 Giugno 2011 da prestitiefinanza
 
Foto di prestitiefinanza

Il prestito personale è una forma di finanziamento elargito dalle banche o dagli enti finanziari autorizzati, per delle cifre economiche medio basse con finalità personale che esclude qualsiasi attività imprenditoriale, e o l’acquisto di un bene immobile.

Questa forma di prestito riguarda la tipologia di credito al consumo secondo la quale, un soggetto può richiedere un prestito senza dover dare spiegazione all’ente finanziario, del motivo che l’ha spinto a richiedere il prestito. L’utente può così avvalersi della concessione del prestito per l’acquisto di beni e servizi personali, senza fornire le cause specifiche della richiesta, tuttavia la banca o la società finanziaria potrà richiederne il motivo in modalità non ufficiale ma ufficiosa al soggetto che invia la richiesta di questa forma di prestito personale.


Questo finanziamento non presentando la garanzia di un’eventuale ipoteca su un immobile, così come accade per i mutui inerenti all’acquisto della prima casa, richiede ed esige maggiori garanzie e certezze per la restituzione del prestito. La documentazione richiesta, infatti, sarà molto complessa e minuziosa. La busta paga fissa e quindi la presenza di un contratto a tempo determinato, è il primo requisito richiesto dalla banca per la concessione del prestito. Inoltre se la situazione reddituale non dovesse soddisfare le dovute esigenze dell’istituto finanziario, potrebbe anche essere richiesta la fidejussione di una terza persona come figura avvallante del prestito in oggetto. Quest’ulteriore garanzia dà alla banca la certezza del pagamento delle rate previste dal piano di ammortamento, nel caso in cui il titolare del prestito fosse inadempiente, o fosse impossibilitato a pagare il corrispettivo delle rate in oggetto al prestito personale.


Dopo la richiesta e l’accettazione del prestito personale, la banca presenta al debitore un piano di ammortamento per la restituzione del prestito con i dati concernenti il calcolo degli interessi sull’intera somma concernente la sottoscrizione del prestito eseguito dalla banca. Generalmente il soggetto debitore, si troverà a pagare delle rate mensili che sono state maggiorate dagli interessi calcolati per tutta la durata del prestito.


Le cifre richieste sono variabili, ed avere un importo massimo di circa 30.000 euro. Per cifre inferiori fino ai 5.000 euro, possono essere anche concesse delle carte di credito particolari chiamate “Revolving”, che funzionano con lo stesso principio delle classiche carte di credito, solo che danno la possibilità di acquistare beni e servizi per determinati importi che sono anticipati dalla banca, e restituiti a questa con la comodità di rate prestabilite, tramite addebito direttamente sul conto corrente del debitore.


I prestiti personali se la documentazione lo permette possono essere concessi in brevissimo tempo, si prevedono dalle 24 alle 48 ore. Esistono in internet tante agenzie e società finanziarie che permettono di ottenere dei prestiti personali adeguati a tutte le esigenze, ed è molto pratico e veloce ottenere dei preventivi, che poi potranno essere paragonati a quelli corrisposti dalla vostra banca o altro istituto di credito. In seguito potrete valutare voi la proposta più conveniente alle vostre necessità e possibilità.

 
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Mutuo prima casa

Post n°9 pubblicato il 22 Giugno 2011 da prestitiefinanza
 
Foto di prestitiefinanza

Il mutuo per la prima casa, è un problema molto comune che accomuna molte giovani coppie che hanno la necessità di comprare la loro prima casa, e che come spesso accade, mancano le risorse economiche necessarie. Le giovani coppie così sono costrette a presentarsi presso le banche ed ai vari istituti di credito, nella ricerca di una soluzione economica favorevole all’acquisto per la prima casa.


Il mutuo per la prima casa, consiste nella concessione di un prestito per una cifra economica importante, data dalla valutazione dell’immobile che s’intende acquistare, che generalmente equivale all’80% di quest’ultimo. La valutazione si specifica che è eseguita da un perito di fiducia dell’ente creditizio, e in base a questa, la banca deciderà la cifra massima da concedere per il mutuo. Successivamente si stabilisce un piano di ammortamento per la restituzione del prestito con l’applicazione dei tassi d’interesse, spesso agevolati proprio perché riguardanti l’acquisto della prima casa, che stabilirà la tempistica necessaria, e quindi il numero delle rate e degli anni necessari, per la restituzione dell’intera cifra richiesta per il mutuo compresi gli interessi maturati.


I tassi d’interesse per l’acquisto della prima casa, presentano un numero percentuale sicuramente favorevole rispetto alla normale richiesta di finanziamento. Esistono tuttavia due tipi di tassi d’interesse applicati, e sono uno a tasso variabile e l’altro a tasso fisso. La differenza tra le due clausole è molto importante e va studiata e ponderata molto seriamente da coloro che decidono di accendere il mutuo. Il tasso fisso, infatti, dà la garanzia di una rata costante negli anni. Il tasso variabile invece può presentare delle rate minori all’accensione del mutuo, e più alte nel futuro e o viceversa, questo particolare, però esclude la garanzia della quota fissa della rata. In base all’andamento di mercato ci si potrebbe trovare a corrispondere degli interessi e delle rate di mutuo troppo esose per le possibilità economiche di cui si dispone, per questo motivo s’invita l’utenza ad eseguire una stima attenta e dettagliata.


Il valore dell’immobile ha un’importanza fondamentale quando si richiede un mutuo, in conformità a questo infatti, è stabilita la cifra massima che la banca ha intenzione di elargire come oggetto di mutuo ai richiedenti di quest’ultimo. La cifra corrisposta della banca generalmente riguarda l’80% del valore della casa, ma esistono alcuni casi, in cui si può ottenere anche l’intera cifra necessaria per l’acquisto della casa.


Quando si richiede un mutuo convenzionato inpdap, l’immobile stesso con l’accensione dell’ipoteca sullo stesso, sono un ottimo monito per le banche a concedere il mutuo, ma al contempo sono necessari dei requisiti specifici di cui tener conto. Prima di tutto la certezza della corresponsione delle rate deve essere data dalla sicurezza di uno stipendio fisso, e quindi di un contratto a tempo indeterminato da parte del soggetto che richiede il mutuo.


La rata del piano di ammortamento non deve superare un certo limite del totale della busta paga o del reddito complessivo della coppia novizia che richiede il mutuo per la prima casa. Si parla di una percentuale non superiore al 60% del totale. Questo per concedere al richiedente il mutuo, la possibilità di pagare le rate, e al contempo il giusto sostentamento per vivere dignitosamente.

 
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