Creato da: davide1985555 il 15/11/2007
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Post N° 493

Post n°493 pubblicato il 13 Gennaio 2008 da davide1985555

MENO INFORTUNI SUL LAVORO PIU' MORTI BIANCHE

.

Dai dati del rapporto dell'Inail relativo al 2006 emergono cifre preoccupanti: si riduce il numero degli infortuni ma aumentano i morti sul lavoro

L'inail lancia l’allarme sugli infortuni sul lavoro chiedendo più sicurezza e prevenzione. L’istituto infatti pur evidenziando un ottimistico calo nel 2006 (-3,5%), scorge segnali preoccupanti nei primi dati relativi al 2007,con un aumento degli infortuni del 20% e un numero costante di casi mortali (6 nel 2007 contro i 9 del 2006).
"Dopo la tragedia della Thiessen Krupp — afferma Celeste Bigoni, presidente del Comitato consultivo — , la sicurezza sul lavoro è all’attenzione di tutti. E’ fondamentale investire sulla prevenzione e sull’informazione. Bisognerebbe fare delle azioni di promozione affinché venga pubblicizzata la sicurezza sul lavoro".

Nel presentare il bilancio annuale relativo al 2006, l’Inail evidenzia un calo degli infortuni (4.212 in tutto l’anno) ma un aumento delle morti, 9 contro 4 dell’anno precedente. Questo è un dato preoccupante se si pensa che in una piccola provincia come Rovigo mediamente i decessi sul lavoro non hanno mai superato i 5 casi all’anno. Bisogna comunque sottolineare che di questi 9 decessi, 4 sono avvenuti sulla strada, in itinere, cioè mentre il lavoratore si recava in azienda.

 

E’ il settore industriale a mietere la maggiori vittime con 3720 incidenti sul lavoro e ben 7 morti. Due decessi invece riguardano i dipendenti dello Stato.
Questo perchè negli ultimi anni c'è stato "un risveglio delle attività industriali — spiega Valeria Lotto, responsabile funzione lavoratore dell’Inail —, specialmente del settore manifatturiero e un relativo incremento degli occupati nella provincia".
I dati dell’istituto di previdenza si riferiscono agli infortuni denunciati con un astensione dal lavoro superiore ai tre giorni: sfuggono dal bilancio tutti i casi di lavoro nero o di extracomunitari che svolgono attività senza permesso di soggiorno.
L’unico settore in cui gli infortuni sono aumentati (+ 6,30%) è quello della produzione e fabbricazione di prodotti in metallo.

Anche nel settore delle costruzioni gli incidenti sono lievamente diminuiti, ma in questo caso ciò che allarma di più è l’incidenza con cui si verificano. Molto alta è infatti, in proporzione alla media regionale, la frequenza delle morti bianche.
Un dato confortante è invece quello relativo agli incidenti nei trasporti, che sono aumentati in regione ma dimunuiti nella provincia di Rovigo.
Non sono aumentati neanche gli incidenti tra extracomunitari, ma nel 2006 si è verificata un morte bianca, un cinese che ha perso la vita mentre stava lavorando. I dati dell’Inail rivelano inoltre che la maggior parte di immigrati che lavora nella nostra provincia è di origine marocchina.

Allarmante ma in tendenza con la situazione occupazionale nazionale è invece il considerevole aumento degli infortuni tra i lavoratori atipici e gli interinali (57 nel 2005 contro 82 nel 2006).
Un dato molto basso è sulle malattie professionali denunciate all’Inail, sopratutto per quanto riguarda le non tabellate, cioè quelle non classificate. Stiamo parlando, ad esempio, di tendiniti, tunnel carpale: tutte malattie che derivano dalla postura tenuta durante l’orario di lavoro. "Questi dati sono bassi — spiega Patrizia Clemente, direttore dell’istituto — perché non molti sanno che l’Inail indennizza anche questo tipo di malattia".

11\01\2008

Francesca Manicardi

FONTE : http://ilrestodelcarlino.quotidiano.net/rovigo/2008/01/11/58790-meno_infortuni_lavoro.shtml

 
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