Vi siete mai chiesti perché le statue maschili dell'antica Grecia, se da un lato hanno una bellezza perfetta, dall'altro rappresentano esemplari di maschi ipodotati, con un pene dalle dimensioni davvero scarse? Vuol dire che i guerrieri dell'epoca erano tutti maschi dalla scarsa virilità? Niente affatto. In realtà - si può leggere su Huffington Post - la spiegazione va ricercata nell'immagine simbolica dei giovani guerrieri. "I greci associavano il pene piccolo e non eretto alla moderazione, una delle virtù principali del loro ideale di mascolinità", spiega al sito Quartz il professore di antichità classiche Andrew Lear, docente ad Harvard, Columbia e New York University. Quartz cita un'altra esperta dell'antica Grecia che corrobora la teoria: "L'uomo ideale in Grecia era razionale, autorevole e intellettuale", ha scritto la storica Ellen Oredsson. "Poteva certamente fare molto sesso, ma questo non era colegato alla grandezza del suo pene. Le sue piccole dimensioni, invece, gli consentivano di rimanere freddo e razionale".
Inviato da: emilytorn82
il 28/12/2016 alle 20:24
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il 17/11/2016 alle 18:19
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