FREUDCONTROFREUD?

UNA STORIA ANCORA TUTTA DA SCRIVERE

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 12
 

CURATO AGITATO (4 RISATE)

>

Il nuovo curato della parrocchia era molto nervoso per la sua prima messa e quasi non riusciva a parlare. Domandò quindi all'arcivescovo come poteva fare per rilassarsi e questi gli suggerì di mettere alcune gocce di vodka nell'acqua della messa. Così fece. Si sentì così bene che avrebbe potuto fare la predica in mezzo ad una tempesta.Però quando tornò trovò la seguente lettera dell'arcivescovo:                                                                                                                                                        

"Caro Don Angelo, qualche appunto spicciolo: 1) Per la prossima volta, metta gocce di vodka nell'acqua e non gocce d'acqua nella vodka e non metta limone e zucchero sul bordo del calice. 2) La prossima volta sorseggi, invece di scolare. 3) La manica della tonaca non deve essere usata come tovagliolo. 4) L'altare non e' un mobile-bar e il messale non e' un sottobicchiere. 5) Ci sono 10 comandamenti e non 12.6. Ci sono 12 discepoli e non 10.7 e i vizi capitali non sono i peccati degli abitanti di Roma. 8) Non ci si riferisce alla croce come "quella grande T di legno". 9) Non ci si riferisce a Gesù Cristo e i suoi discepoli come "GC e la sua band". 10) Non ci si riferisce a Giuda come "quel figlio di puttana", e sua madre e suo padre non erano rispettivamente una zoccola e un ricchione. 11) Davide ha sconfitto Golia, non ha cercato di inchiappettarlo. 12) Non si riferisca a Giuda come al "fetentone". 13) Il Papa è sacro, non castrato, e non si usa chiamarlo “Il Padrino”. 14) Giuda ha venduto Gesù nel Sinedrio, non in un "localaccio malfamato" o nel bazar persiano. 15) E il prezzo erano 30 monete d'oro, non "30 sacchi".

 

>

16) Il  Padre, il Figlio e lo Spirito Santo non sono il Vecchio, Junior e il Fantasmino. 17) Quella "casetta" era il confessionale e non la toilette. La toilette dove ha orinato a metà messa in realtà era il confessionale... e non è bello bestemmiare perché non hanno messo lo sciacquone .18) L'iniziativa di chiamare il pubblico a battere le mani è stata lodevole, però ballare la macarena dopo aver fatto la selezione delle devote ed aver scelto la più giovane e poppona e poi, come se non bastasse, fare il trenino, mi sembra esagerato. 19) L'acqua santa serve per benedire e non per rinfrescarsi la nuca sudata. 20) Le Ostie vanno distribuite ai fedeli che si comunicano, non devono essere offerte come una specie di patatine e come antipastini e accompagnate dal vin santo. 21) Quello sulla croce, anche se con la barba assomiglia a Che Guevara, non era lui ma Nostro Signore Gesù Cristo. 22) Berlusconi è proprietario di Mediaset e del Governo italiano, ma non ancora il Boss della Chiesa Cattolica. 23) Cerchi di indossare le mutande e quando ha caldo eviti di rinfrescarsi tirando su la tonaca. 24) I peccatori quando muoiono vanno all'inferno, non “a farsi fottere”. 25) Ricordo ancora che la messa deve durare un'ora circa e non due tempi da 45 minuti e che quello che girava vestito di nero e' il sagrestano, non "quel cornuto dell'arbitro". 26) Quello che le stava seduto di fianco a lei ero io, il suo Arcivescovo, non "...una vecchia checca in gonna rossa" 27) La formula finale corretta e' "La Messa e' finita, andate in pace" e non "Va beh,basta che adesso ho mal di testa, andatevene tutti fuori dai coglioni".

Per il resto, mi pare andasse tutto bene.

L'Arcivescovo.

 

 

« DISPONIBILITA'DEDICATA AD UN'AMICA...... »

COMUNICAZIONE: UN MEZZO NON UN FINE

Post n°44 pubblicato il 02 Gennaio 2013 da carmarry

 

E’ una cosa che faccio raramente perché non m’interessa e non consumo bevande particolari:ero andato al bar. Avevo solo una gran voglia di caffè, più che altro per fumare con maggior gusto un’altra sigaretta mentre aspettavo il mio turno dall’elettrauto. C’erano solo 2 persone…meglio.Non avevo voglia di fare la fila anche lì. Mentre aspetto,inevitabilmente mi arrivano alcuni stralci del discorso dei 2 tizi…abbastanza giovani. Non è possibile! In un bar, davanti ad una fetta di dolce parlavano di “principi si comunicazione e di PNL (Programmazione NeuroLinguistica…ma ormai chi non lo sa!)” e sdottrinavano sull’argomento. Qualcuno,nelle richieste che mi arrivano quotidianamente (di affrontare questo o quell’argomento nei miei pallosissimi Post),mi ha proposto di fare un articolo nel merito ma io mi sono sempre rifiutato. Tanto…si vendono libri che ne parlano, ne parlano i politici che poi non la usano(si parlano addosso…figuriamoci!),se ne parla in TV e persino nei Bar…No! Vi prego. Lasciamo perdere. Voglio però esprimere un mio “sentimento” sull’argomento,lasciando ad esperti o prseudo-tali,l’incombenza di trasmetterne i principi,i concetti fondamentali e tutto il resto: imparatela pure, parlatene se vi fa piacere,confrontatevi…ma non fatene un argomento vitale! Importante lo è senz’altro,interessante indiscutibilmente, “abbastanza” utile ma non dimentichiamo una cosa fondamentale: i principi della comunicazione –PNL compresa- non sono un “fine” nella nostra vita,ma un “mezzo”,uno “strumento” da usare quando serve. Nulla e –ripeto- nulla di più! Che ci si trovi in un periodo favorevole o di crisi…stiamo parlando di un “mezzo”. Ma forse è proprio il fatto che il periodo che stiamo attraversando, di grande crisi,sta portando molti a concentrarsi su questo argomento con tanto accanimento. Evidentemente mancano “obiettivi” sui quali dirigersi. E allora ci si disperde su strumenti noti per raggiungere obiettivi ignoti. Come se un contadino col quale ci fermassimo a parlare,invece di parlarci di quanto grano riuscirà a raccogliere,vendere e con quanto ricavo,ci facesse una dotta dissertazione sulle qualità e le caratteristiche del suo trattore. Forse lo farebbe…ma solo se avesse così poco grano da raccogliere da vivere una crisi da mancanza di materia prima e allora riempie il vuoto del suo obiettivo discettando sul mezzo che usa per raccogliere quel grano che non c’è e questo forse lo fa sentire più al sicuro. Nella scrittura cinese la parola crisi è composta da due ideogrammi che significano pericolo e opportunità(non conosco il cinese. Questa l’ho imparata da un mio amico cinese). In momenti difficili come questo,vi sono tante persone che falliscono ma anche altre che riescono a stare dignitosamente a galla. Non parliamo di quelli che prosperano perché entriamo nel campo della speculazione e sono terreni dove io mi muovo con scarsa competenza e con comprensibile rabbia reattiva. Ma il mondo è andato sempre così! Torniamo a noi mortali “comuni” e sempliciotti. Ecco qui direi che,in fondo, non è solo o soprattutto l’evento esterno che influisce sul nostro stato ma il modo in cui noi reagiamo a questo evento. Il modo in cui il nostro cervello processa ciò che accade intorno a noi. I principali responsabili del nostro malessere, quindi, siamo noi. Il fatto che la nostra banca non ci faccia più credito…è colpa nostra. Perché abbiamo usato la banca? Chiediamocelo. L’altro giorno una mia cara amica mi diceva di aver dedicato buona parte della mattina e risolvere alcune questioni. Ha deciso di ridurre al minimo indispensabile le spese per potersi permettere ancora qualche piccolo,innocente e poco costoso svago. Così, mi diceva: sono andata a disdire il Telepass, ho chiuso il conto in banca….Orrore! Ma allora si può vivere anche senza un conto in banca?! Pare proprio di sì. Mi si perdoni l’apparente superficialità di queste affermazioni. Io non sto parlando di grandi o medie e nemmeno piccole imprese ma di banale gestione finanziaria quotidiana di un onesto lavoratore e della sua famiglia(anche se la sua famiglia è formata solo da lui…non importa!). I responsabili di molti dei nostri problemi(da notare…non ho detto…”tutti”) dunque siamo proprio noi! Raggiungere questa consapevolezza è un modo per amarsi di più, spendere di meno evitando il superfluo e riscoprire finalmente la gioia o semplicemente il piacere di stare con gli altri. Sì, perché l’uomo può esprimere sé stesso solo attraverso le sue relazioni, il confronto con gli altri ed il dialogo costruttivo. Questo non risolve i suoi problemi, sia chiaro,però…lo aiuta ad affrontarli sotto “diverse” ottiche e magari tra queste trova quella giusta. Una delle tante alle quali non avevamo nemmeno vagamente pensato. Faccio un esempio, vero: un vecchio amico mi parlava del suo tracollo finanziario con grande tristezza. Anzi…mi si lasci dire…nostalgia!: la banca mi ha chiuso le porte,la finanziaria mi ha detto che devo aspettare per un nuovo prestito, al lavoro mi dicono che finché non arrivano i dati(di non so cosa perché non ho ben chiaro il lavoro di “agente”),non possono pagarmi, gli amici stanno come me…come faccio adesso? Mi è venuto spontaneo dirgli:chiedi aiuto a tuo fratello! Mi ha quasi –e forse, almeno in parte, a ragione- insultato. Devo essere onesto:non vedevo questa persona da decenni per cui molte delle cose che sono avvenute nella sua vita non le conoscevo(e continuo a non conoscerle)ma di certo sapevo che ha un fratello(è stato mio compagno di classe alle elementari)ma non sapevo che avessero litigato di brutto a causa della sua fede politica quasi estremistica(così come forse è estremistica la fede religiosa del fratello che –giusto precisare- si è fatto prete…Difficilmente il DNA mente! Entrambi irosi!). Però…beh alla fine gli è andata bene. Reincontrandolo, fugacemente, mi ha detto che…”per caso”(voi ci credete? Io no!!) ha incontrato il fratello prete che ha notato che lui, il fratello comunista estremista, era molto malmesso ecc…. Insomma,morale della favola, non so come, in che misura e secondo quali vie…e non m’interessa saperlo…nel fratello ha trovato un inatteso aiuto. Cosa sono queste…le vie del Signore o della comunicazione? Propendo più per la seconda ipotesi(ma si può fare anche una miscellanea,volendo!). Ecco l’utilità di una cosa quando è utilizzata secondo la sua natura: uno strumento!...che mi serve per lavorare su un argomento al fine di raggiungere un obiettivo. Mi sembra tutto molto semplice,no?Non dimentichiamo che le persone si definiscono attraverso le loro relazioni, ognuno di noi è il figlio di…è  il padre…è il marito o la moglie di…lavora con…fa parte del tale club,gruppo o della tale associazione o comunità, comitiva, condominio o quartiere. L’universo umano è fatto di relazioni. Quindi per affrontare il cambiamento del mondo attuale abbiamo bisogno di grandi capacità relazionali. Cominciamo dal nostro…dal piccolo, perché proprio qui, in queste relazioni virtuose, va ricercata l’utilità e l’efficacia della Programmazione Neurolinguistica: nella comunicazione interpersonale, quindi, nelle relazioni fra gli uomini,nel quotidiano.I fondatori della PNL, John Grinder e Richard Bandler definirono così questa scienza: “Un modello di quel particolare mondo di magia ed illusione, costituito dal comportamento e dalla comunicazione umana. Lo studio delle componenti della percezione che rendono possibile la nostra esperienza. Con l’espressione Programmazione Neurolinguistica indichiamo quello che a nostro giudizio è il procedimento usato da tutti gli esseri umani per codificare, trasferire, guidare e modificare il comportamento”. Queste le parole dei padri fondatori. Ma in realtà, come dicevo, la PNL è spesso molto di più e altrettanto spesso,è qualcosa di diverso. E’ un’altra maniera di vivere e concepire il mondo e la realtà circostante: un modo per cambiare la propria vita aprendosi a nuove risorse e nuove opportunità, purché siano rispettati i principi fondamentali del nostro “desiderare”. Diversamente è una cosa poco utile e, in mani sbagliate, persino socialmente negativa.L’ascolto attivo, la flessibilità, la creatività, secondo questa scienza, sono i pilastri delle nostre buone relazioni (quindi non sto parlando di un uso commerciale o psicoterapeutico della PNL). Ma ora se parlassi di “ascolto attivo”, “flessibilità” ,“enneagramma” e “creatività”, starei facendo il Post sulla comunicazione. Abbiamo detto che per questo ci sono tanti libri, articoli, scuole, scuolette e guru…lasciamo a loro quest’incombenza. Io vorrei concentrarmi solo per qualche istante,su un altro punto relazionale poco “battuto” delle relazioni interpersonali: la disponibilità 

 

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

INFO


Un blog di: carmarry
Data di creazione: 21/07/2012
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

nodopurpureogin52virna.bpyssy66carmarryfarfallinaincantataing.zengarininiko420maria.leonardo0pirata33fedelsa1ernestoandolinaroyrvseneh
 

CHI PUŅ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

ANIMA MIA

 

 

 

 

 

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963